di Matteo Veneri – foto Getty Images
Il mese scorso vi avevamo raccontato ogni dettaglio (clicca qui per leggere) dell'aggressione di John Tomic a Thomas Drouet, sparring partner del figlio Bernard, astro nascente del tennis australiano. Eravamo a Madrid, e avevamo raccolto foto e testimonianze di quel gesto terribile, per cui papà Tomic dovrà presentarsi in tribunale in Spagna il prossimo autunno per essere processato.
L'Atp e l'Itf da allora hanno vietato ogni forma di accredito ai tornei per John Tomic, a cui comunque non è vietato comprare un biglietto e assistere alla partita del figlio dalle tribune come un normale spettatore. E così è successo a Londra in queste ore per il torneo del Queen's. A testimoniare il tutto ci sono le foto che vi mostriamo in questo articolo, con papà John ben visibile in seconda fila dietro Bernard con felpa blu, occhiali da sole e berrettino bianco. Non ha portato fortuna però al figlio Bernard, che è stato sconfitto all'esordio nel torneo inglese da Benjamin Becker per 6-4 6-7 7-6.
John Tomic ha negoziato fino all'ultimo con gli organizzatori del torneo per riuscire ad ottenere un accredito garantendo un comportamento impeccabile, ma nulla da fare. Gli inglesi gli hanno vietato l'accredito, così come avevano fatto per il Roland Garros nei giorni scorsi. Addirittura a Parigi il personale di sicurezza attorno ai campi girava con una foto di John, per individuarlo nel caso si fosse presentato in tribuna. Bernard diceva di non sapere se suo padre fosse riuscito a trovare i biglietti oppure no, fatto sta che il padre-padrone a Londra ce l'ha fatta, e si aggirava per uno dei circoli più prestigiosi dell'Inghilterra scortato da un manager dell'IMG, Fraser Wright. Interrogato dai cronisti sul luogo però ha preferito non rilasciare dichiarazioni, e durante il match non ha aperto bocca e non ha espresso alcuna forma di tifo verso il figlio, ma si è solamente mostrato molto teso durante i punti decisivi del match. Sarà di certo molto più nervoso il prossimo ottobre, quando dovrà spiegare i suoi comportamenti alla corte di Madrid, e lì rischia la galera.