Johanna Konta acciuffa le top-10 centrando la finale a Pechino. E’ la quarta britannica a riuscirci dopo Wade, Barker e Durie. In un National Stadium quasi deserto ha giocato un match generoso, approfittando dei 47 errori di Madison Keys. Per aggiudicarsi il titolo più importante della sua carriera dovrà battere Agnieszka Radwanska, vincitrice nel 2011.La Gran Bretagna torna ad avere una top-10. Non è Laura Robson e nemmeno Heather Watson: i sudditi di Sua Maestà gioiscono insieme a Johanna Konta, la ragazza nata in Australia, da genitori ungheresi, ma che si è trasferita a Eastbourne da ragazzina. Già lo scorso anno aveva mostrato segnali importanti, poi ha gettato la maschera all’Australian Open, dove ha centrato una clamorosa semifinale. Come se non bastasse, in estate ha conquistato il suo primo titolo WTA a Stanford. Adesso festeggia le top-10 grazie alla finale nel Premier Mandatory di Pechino, maturata grazie al successo contro Madison Keys in una partita emozionante, piena di alti e bassi, chiusa col punteggio di 7-6 4-6 6-4. Johanna ha esorcizzato l’incubo vissuto un paio di mesi fa, quando aveva già avuto la possibilità di entrare tra le top-10, ma si fece sorprendere da Kristina Kucova a Montreal. Stavolta ce l’ha fatta, non partirà battuta nella finale contro Agnieszka Radwanska e sogna un posto alle WTA Finals di Singapore. “Mi sto godendo il mio tempo qui in Cina. E’ la prima volta che vengo a Pechino e spero di giocarci ancora molte volte – ha detto la Konta – c’è una bella atmosfera, uno splendido stadio, è davvero un piacere giocare qui”. Diciamo che le vittorie le hanno fatto dimenticare gli elevati tassi di smog e un campo centrale semi-deserto in una semifinale giocata alle 14.30 locali.
La Konta è stata favorita dall’inevitabile stanchezza della Keys, reduce dal bel successo su Petra Kvitova. La stanchezza si è manifestata sotto forma di 47 errori gratuiti, anche se l’americana ha avuto una bella chance quando ha preso un break di vantaggio in avvio di terzo set. Ma la Konta, giocatrice molto intelligente, ha trovato l’immediato controbreak e poi ha infilato l’allungo nel decimo game. Ha commesso una grave ingenuità sul primo matchpoint, ma un dritto in rete della Keys le ha regalato un posto in finale. “Non credo che questa vittoria abbia particolari segreti – ha detto – Madison è una giocatrice di grande qualità, con colpi molto pesanti, sono sicura di aver pulito il fondo del campo! Ho provato a tenere in campo più palle possibili e sfruttare le mie chance”. Come detto, in finale troverà Agnieszka Radwanska (la polacca ha vinto l’unico precedente, due mesi fa a Cincinnati). Ma intanto ha già vinto, restituendo un top-10 alla Gran Bretagna anche tra le donne. Johanna è la 119esima giocatrice a centrare l’obiettivo da quando è il computer a stilare le classifiche WTA (3 novembre 1975). E’ la quarta giocatrice del suo paese a riuscirci dopo Virginia Wade, Sue Barker e Jo Durie, che ce l’aveva fatta nell’agosto 1984. Dopo 32 anni, è finito il digiuno. Ma Johanna non vuole fermarsi qui.
WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Semifinali
Johanna Konta (GBR) b. Madison Keys (USA) 7-6 4-6 6-4
Agnieszka Radwanska (POL) b. Elina Svitolina (UCR) 7-6 6-3
Konta b. Keys, la sintesi
Radwanska b. Svitolina, la sintesi
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