Escono fuori due sorprese nel torneo juniores dello US Open
Due nomi a sorpresa nel torneo junior degli Us Open. Tra i ragazzi ha vinto la testa di serie numero 12, lo spagnolo Jodar (18 anni il prossimo 17 settembre), numero 883 del ranking Atp, una finale raggiunta nell’Itf di Denia. E’ stato capace di superare, uno dopo l’altro, il vincitore di Parigi, lo statunitense Begun (6-2 6-4 nei quarti), quello di Melbourne, il giapponese Sakamoto (6-3 6-1 in semifinale) e ieri in finale il campione di Wimbledon, il norvegese testa di serie numero 1 Budkov Kjaer (2-6 6-2 7-6, 10-1 al super tie break). Jodar è di Madrid e si chiama Rafael, come il più grande campione della Spagna tennistica. «Ammiro Nadal, naturalmente – ha detto il vincitore di New York – ma il mio nome non c’entra nulla con lui. Nella mia famiglia ci chiamiamo tutti Rafael, mio padre, mio nonno, il bisnonno…». Destro, rovescio a due mani, a livello junior Jodar quest’anno ha vinto 22 match sui 25 giocati. Aveva intenzione di iscriversi da gennaio all’università della Virginia, ma dopo la vittoria di ieri ha dichiarato di volerci pensare un altro po’, facendo capire che l’idea di passare subito tra i professionisti lo alletta. Quattro gli azzurri in gara, hanno superato il primo turno Lorenzo Angelini – che si è arreso contro Budkov Kjaer solo 6-4 al terzo set – e Alessandro Battiston, subito fuori Andrea De Marchi e Jacopo Vasami, che arrivava dalle qualificazioni.
Tra le ragazze si è imposta l’inglese di 15 anni Mika Stojsavljevic (641 nel ranking Wta), la più giovane a vincere a Flushing Meadows dal 2006, dal trionfo di Anastasia Pavlyuchenkova, anche lei quindicenne. Mika non era compresa tra le teste di serie e a New York ha battuto prima la grande favorita, l’australiana Jones (7-6 6-4 negli ottavi) poi in semifinale (6-0 3-6 6-3) la lanciatissima statunitense Iva Jovic, capace di superare un turneo anche nel tabellone delle “grandi”, e ieri in finale la giapponese Sonobe (6-4 6-4). La ragazzona di Londra, già 1,80 di altezza, cita Maria Sharapova come il suo idolo, è ghiotta di cibo messicano e frequenta ancora, in presenza, la scuola, per la precisione la “Loughborough Amherst School”, dove tornerà sui banchi martedì. Odia la metamatica, intanto nei ritagli di tempo ha già vinto un torneo Itf, ad aprile a Nottingham, dove ha battuto Tamira Paszek, ex numero 26 del mondo.
Tre le azzurrine in gara: ha passato un turno Noemi Basiletti, eliminate subito invece Gaia Moduzzi, proveniente dalle qualificazioni, e Vittoria Paganetti.