Grandi novità per il francese. Reduce dall'ottima finale a Vienna, ha ricevuto la notizia più bella: la compagna Noura è incinta e metterà al mondo il loro primogenito nella prima metà del 2017. “Abbiamo capito che nella vita ci sono tante cose belle oltre al tennis. E la felicità non arriva solamente con una vittoria sul campo”

“Il 2017 sarà una stagione diversa”. Parola di Jo Wilfried Tsonga, tra i protagonisti più attesi al Masters 1000 di Parigi Bercy. Vincitore nel 2008, il francese ha esordito con un buon successo contro Ramos Vinolas e negli ottavi sfiderà Kei Nishikori (Ore 19.30, diretta Sky Sport 2). I buoni propositi per l’anno venturo, tuttavia, non riguardano soltanto il tennis, ma la vita privata: la compagna Noura El Shwekh è incinta e metterà al mondo il loro primogenito nella prima parte del 2017. A dare la notizia è stato lo stesso Tsonga sulle pagine dell’Equipe, scatenando la curiosità di pubblico e fotografi. Dopo averlo accompagnato a Vienna, Noura era in tribuna anche a Bercy e molti hanno notato le forme un po’ arrotondate. “Dall’anno prossimo saremo una famiglia” ha detto Tsonga, consapevole che la programmazione agonistica per la prossima stagione sarà inevitabilmente condizionata dalla nascita del bambino, un po’ come è accaduto a Murray nella prima parte del 2016.

Insomma, difficilmente lo vedremo nel team di Coppa Davis che sfiderà il Giappone nel primo weekend di febbraio. Ormai 31enne, il numero 13 ATP ha mostrato una certa maturità. “Ci siamo resi conto che la vita è piena di cose belle, oltre al tennis. Una vittoria non è più in grado di mettere il resto in secondo piano. Voglio stare bene, ma a volte lo stare bene non passa necessariamente dal tennis”. Ottimo finalista a Vienna, il francese è arrivato a Bercy insieme a Murray, che dopo averlo battuto in finale gli ha offerto un passaggio sul suo jet privato. Magari durante il viaggio avranno parlato della paternità, di cosa cambia con un bambino a carico. A giudicare dai risultati del 2016, Jo farà bene a seguire i consigli dello scozzese. Soprattutto adesso che i problemi al ginocchio sembrano definitivamente superati. Costretto a ritirarsi durante un match sia al Roland Garros che allo Us Open, Tsonga non ha vinto neanche un titolo nel 2016: se non dovesse infilare l’exploit a Bercy, sarebbe la prima volta dal 2010.