La moglie di Nole svela in un’intervista il momento più difficile della carriera del numero 1 al mondo. “Dopo Miami ci disse di avvisare gli sponsor della sua decisione”

Novak Djokovic è l’attuale numero 1 al mondo, ha vinto l’unico Slam giocato in questo sciagurato 2020, è in lizza per battere diversi record e lottare per la palma di G.O.A.T con Federer e Nadal. Sembra pertanto impossibile immaginare il serbo più che mai vicino ad appendere la racchetta due stagioni fa. A svelare uno dei periodi più difficili della carriera di Nole è la moglie Jelena Ristic. “A Miami, nel 2018, incassò una terribile sconfitta da Paire e mi disse che aveva deciso di smettere – racconta a “In Depth with Graham Bensinger – ci riunì tutti e ci disse che era finita. Non potevo crederci ma lui diede il via libera per avvisare gli sponsor. ‘Voglio essere chiaro con loro, non so se sarà per sei mesi, un anno o per sempre – sosteneva – Se vorranno restare al mio fianco bene, altrimenti sarò felice lo stesso’. Poco dopo partimmo per una vacanza con la famiglia e io cercai in ogni modo di attirarlo verso il tennis“.

Jelena passò infatti diverso tempo con il figlio Stefan in campo. “Quando mi chiedeva una racchetta gli dicevo ‘no, ormai hai smesso. Non hai più niente a che fare col tennis’. Notava il nostro divertimento, anche Stefan a un certo punto iniziò a spronarlo. ‘Dai papà, ora tocca a te’. Era in abiti da turista, iniziò a servire qualche palla e cominciò a trovare buone sensazioni. Da quel momento, ogni giorno giocava con i bambini finché una mattina si presentò vestito in abiti da tennis. Disse di aver intenzione di chiamare Vajda per chiedergli di tornare ad essere suo coach. Per circa dieci giorni aveva avuto il pensiero di smettere, era un anno difficile dopo l’operazione al gomito e con i risultati che non arrivavano“. Il resto lo conosciamo tutti: Djokovic chiuse la stagione aggiudicandosi Wimbledon e Us Open e ritrovò gli stimoli giusti per tornare a lottare per un posto nella storia.