Non deve essere facile superare la soglia dell'obesità dopo essere stata un'atleta professionista, simbolo di salute e – nel caso di Jelena Dokic – anche di avvenenza. A quattro anni dall'ultima partita, a pochi mesi dall'uscita della sua (attesa) autobiografia, la serbo-australiana si è confessata e ha raccontato un calvario che l'aveva portata a pesare 120 chili, il doppio del suo peso forma. Parlando con il Daily Telegraph, la Dokic non si è nascosta e ha ammesso di essere ancora a metà del percorso. Negli ultimi dodici mesi è dimagrita di 30 kg, ma deve perderne altrettanti per ritrovare la forma desiderata. “È un percorso davvero impegnativo, sono arrivata a metà. Il mio obiettivo è perdere 30 kg nei prossimi sei mesi. Più che i numeri, tuttavia, conta la salute. Voglio sentirmi bene. Si tratta di mangiare bene, fare attività fisica quasi ogni giorno e cambiare il mio stile di vita sul lungo termine. Stando bene sia fisicamente che mentalmente, tornano fiducia e autostima”. Subito dopo il ritiro, la Dokic è stata vittima di ipertiroidismo. Oltre a un repentino aumento di peso ha causato stanchezza e affaticamento, cancellando sul nascere ogni sforzo per provare a rimanere in forma. “Almeno metà dell'ingrassamento era dovuto alla tiroide. Il problema è che non ho potuto fare niente per quasi dodici mesi”.
IL VALORE DELLA PAZIENZA
Con un vivo coraggio, la ex top-10 ha pubblicato su Instagram una foto che la ritrae quando aveva raggiunto il massimo del peso. Raggiunto il limite, si è impegnata duramente per riprendere il controllo di sé, un po' come era riuscito a Monica Seles dopo il ritiro. A suo dire, la battaglia è più mentale che fisica. Abituata a fare molta attività fisica, si è ritrovata senza poter fare nulla. “E questo rende molto difficile ogni programma di dimagrimento. Pensi di poter perdere 10-15 kg in un mese, ma non è così”. Le è capitato di fallire, ma ha conosciuto il valore della pazienza, di raggiungere un risultato a piccoli passi. “Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di mollare, ma ho avuto la forza di restare positiva. È fondamentale pensare ai propri obiettivi: possono esserci settimane in cui non succede niente, ma poi i progressi arrivano. Se il peso non si acquista in un mese, non basterà un mese per perderlo di nuovo. Restare fedeli a una dieta è la cosa più complicata in assoluto”. Il tennis svolge un ruolo importante nella sua rinascita. Oltre a correre e camminare, Jelena si allena un paio d'ore al giorno. Nella sua mente ha anche preso forma l'idea di un rientro nel circuito. L'età non sarebbe un problema (compirà 35 anni il 12 aprile, però è meno logora di tante colleghe), ma onestamente sembra solo una suggestione. Se è vero che Vera Zvonareva (un anno più giovane di lei) sta sorprendendo tutti, va detto che la Dokic non era un fulmine sul piano atletico. E arriva da una situazione molto difficile: “Non potevo fare quello che volevo. Non potevo correre, saltare, giocare a tennis, correre per le scale. Tutta colpa della tiroide. All'inizio mi sono limitata a camminare. Camminavo lentamente, sulle colline. È andata avanti così per un po' di tempo. Ho iniziato a correre soltanto dopo aver perso i primi 15 kg”.
BYE BYE ZUCCHERO
All'attività fisica, via via più intensa, ha accompagnato una dieta ferrea. Cancellate bevande e spuntini zuccherati, li ha sostituiti con tè verde con zenzero e tre litri d'acqua al giorno. “Come prima cosa ho eliminato bevande zuccherate, dolci e zucchero in generale. Più che sui carboidrati, mi sono concentrata sullo zucchero”. Come accade a ogni persona a dieta, ha iniziato a controllare le caratteristiche e la composizione di ogni prodotto. È diventata un'esperta di nutrizione, anche un po' esagerata. A un certo punto, ha iniziato a pesare il cibo per controllare le porzioni. I suoi pasti di base sono diventati pesci e verdure. Jelena ha anche monetizzato il suo impegno, firmando un accordo con Lady Shake, marca di prodotti dimagranti. “Venendo dallo sport, avevo una preparazione di base sugli integratori. Nei giorni delle partite assumevo proteine. Lady Shake è interessante perché è sostituisce i pasti: offre tutto quello di cui ho bisogno, ma senza assumere una quantità sproporzionata di calorie. Mi piace il concetto di assumere un pasto in forma liquida, inoltre è facile e veloce da preparare. Basta mescolarlo con alcune bacche e si crea un ottimo pasto. Ha un buon sapore e sazia”.
AUTOBIOGRAFIA IN ARRIVO
La Dokic è ancora legata al mondo del tennis. Durante l'ultimo Australian Open ha lavorato come commentatrice TV, poi – come detto – ha ripreso una racchetta in mano. “Non mi sto allenando per tornare nel tour, ma solo per divertirmi e restare in salute. D'altra parte, non ho toccato una racchetta per circa due anni. Tuttavia, mai dire mai”. Jelena è nota per il rapporto turbolento con papà Damir, di cui parlerà ampiamente nella sua autobiografia. La notizia è che, nonostante le violente sparate del padre (l'ultima? Aveva minacciato di far saltare in aria l'ambasciata australiana a Belgrado), i due hanno ricostruito un buon rapporto. La stessa Jelena ha ammesso che papà Damir aveva ragione su certe questioni tennistiche, "però ha sbagliato sulla mia vita privata”. Annunciata l'anno scorso, l'autobiografia della Dokic uscirà in novembre. “È stato bello scriverla e non vedo l'ora che venga pubblicata”. Dopo aver trascorso un periodo in Croazia, tornerà in Australia in questi giorni: lavorerà di nuovo in TV per i tornei australiani, effettuerà diverse presentazioni del libro e apparirà in alcune conferenze motivazionali. Avrà tante, tante cose da raccontare.