Una prova autorevole da parte di Jasmine Paolini che diventa la quarta giocatrice italiana a conquistare una finale WTA 1000, una vittoria che vale anche un nuovo best ranking e la prima top 20 della sua carriera

Jasmine Paolini conquista la finale nel WTA 1000 di Dubai. Sconfitta Sorana Cirstea con il punteggio di 6-2, 7-6(6), vittoria che vale anche un nuovo best ranking alla posizione numero 16 della classifica mondiale. Appena la quarta giocatrice italiana a raggiungere una finale in un torneo della categoria, a quasi tre anni di distanza dal successo della Giorgi a Montreal. A fare la differenza anche una diversa condizione fisica, con la tennista italiana che ha potuto sfruttare il ritiro di Rybakina per riposare al contrario della sua avversaria che è rimasta in campo oltre due ore e mezza. Nella giornata di domani sfiderà per il titolo la vincitrice della seconda semifinale che vedrà protagoniste Iga Swiatek e Anna Kalinskaya

In controtendenza rispetto a quanto fatto vedere nei primi turni, Paolini parte subito in spinta e mettendo pressione a Cirstea. L’azzurra è infatti la prima a strappare il servizio nel corso del quarto gioco, un rovescio lungo linea d’attacco che finisce dentro per pochi millimetri. Consolidato il break nel successivo turno di battuta, Paolini chiude il primo parziale in quaranta minuti di gioco con un dritto in diagonale giocato d’anticipo in risposta che ha lasciato ferma la giocatrice rumena. La prestazione della numero uno d’Italia passa da una buona solidità al servizio – con il 71% di punti vinti con la prima di servizio – e dalla capacità di trovare la profondità su ogni colpo.

Consapevole delle difficoltà di giornata, nel secondo set Cirstea inizia sempre più ad accorciare gli scambi, con colpi definitivi che però spesso finiscono larghi. Non appena lo scambio si allunga è la Paolini ad avere la meglio in ogni situazione, capace di coprire ogni zona del campo. A partire dal quarto gioco del secondo parziale arriva inizia la girandola di emozioni con una serie di quattro break consecutivi che fissano il punteggio sul 4-4 e servizio per la giocatrice azzurra: Cirstea ha sfruttato il piccolo passaggio a vuoto della sua avversaria per provare a tornare in partita, con qualche rimpianto da parte di Paolini per il secondo break ceduto in un game in cui era avanti 40-15 e che poteva portarla sul 5-2. La giocatrice rumena ha iniziato a giocare una partita differente, cercando di rimanere nello scambio, e dopo aver annullato un match point nel corso del decimo gioco arriva a strappare il servizio nel successivo turno in risposta. A completamento di un set per cuori forti arriva il dodicesimo gioco in cui ci sono un totale di cinque set point per Cirstea e quattro palle break, l’ultima è quella utile per Paolini che si trascina al tie-break.

Il tie-break non può essere da meno, e dopo il punto conquistato in apertura dalla tennista azzurra arrivano otto mini-break consecutivi che porta al punteggio di 5-5, con Cirstea che ha il sesto point annullato però da Paolini con un dritto in cross che ha fatto la differenza nel corso di tutta la partita. Dopo il cambio di campo sul 6-6 arriva il secondo match point per l’azzurra in risposta che chiude otto punti a sei dopo il rovescio della rumena che finisce largo in corridoio.