Il numero uno al mondo trionfa nel quarto e ultimo Slam della stagione, superando in tre set su Taylor Fritz e conquistando il secondo Major della carriera all’età di 23 anni

Foto Ray Giubilo

224 giorni dopo il successo arrivato in Australia, Jannik Sinner si ripete e conquista il suo secondo Slam in carriera trionfando anche agli US Open. Sconfitto Taylor Fritz con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5 in poco più di due ore e un quarto di gioco, in un match che ha visto l’altoatesino avanti fin dal primo quindici. Con il successo odierno Sinner diventa il primo italiano a conquistare due titoli Slam, il più giovane di sempre a vincere Australian Open e US Open all’interno della stessa stagione e il primo da Guilermo Vilas nel 1977 a vincere i primi due Slam della carriera nello stesso anno solare. Numeri e record da assoluti numeri uno, come certifica anche il ranking ATP che lo vede al comando con 11.180 punti e con 4105 punti di distanza da Zverev

Il servizio è certamente una delle variabili più importanti nel tennis di Fritz, ed è per questo che in fase di sorteggio Sinner decide di ricevere. La scelta risulta vincente perché il break in suo favore arriva nel game inaugurale del match – un comodo smash a rete che finisce in corridoio – gettando così una buona dose di pressione sull’americano fin dai primi minuti di gioco. Pressione che viene però gestita da Fritz nel migliore dei modi infilando una serie di tre giochi consecutivi: prima il contro break nel quarto gioco dopo uno schiaffo al volo dell’altoatesino che finisce in rete, poi il game tenuto al servizio salvando una palla break al termine di uno scambio da 23 colpi. Fritz è consapevole che per provare a vincere il match deve far giocare male il proprio avversario, costringendolo a giocare palle scomode e prendendo il comando delle operazioni negli scambi da fondo. L’americano però non sfrutta il momento positivo e l’inerzia del set gira ancora a favore dell’azzurro, che sotto 2-3 infila un parziale di 16 punti a 6 che vale due ulteriori break: una palla corta ben giocata nel settimo gioco, poi l’errore in lunghezza dell’americano che decide il parziale. Le statistiche raccontano di un Fritz piuttosto in difficoltà al servizio, con solamente il 38% di prime palle in campo e il 44% di punti vinti con la seconda (8/18), numeri troppi bassi per poter contrastare la pressione a cui lo costringe il numero uno al mondo negli scambi da fondo, 6-3 Sinner e un set a zero.

Il secondo set si gioca su ritmi completamente differenti, con turni di battuta tenuti piuttosto agevolmente da entrambi e con appena quattro punti vinti dal giocatore in risposta nei primi sei game del parziale. Probabilmente Fritz aveva immaginato di giocare questo tipo di partita fin dall’inizio, ma i tanti problemi al servizio hanno complicato i suoi piani e il set di svantaggio non gli permette di essere troppo aggressivo in risposta, anche complice l’ottima resa di Sinner con la prima in campo (100% di punti vinti nel secondo set, 14/14). Andato a servire per rimanere nel set sotto 4-5, Fritz concede le prime palle break del set e alla seconda occasione utile Sinner gioca un incredibile cambio in lungo linea di rovescio che lascia fermo l’avversario, 6-4 Sinner e due set a zero.

L’occasione per rientrare nel match per Fritz si presenta subito in avvio di terzo set, con tre palle break consecutive. Aggrappato alla prima di servizio e con l’ace numero cinque della partita Sinner riesce a risalire la corrente e tenere il proprio turno di servizio, mantenendo così il vantaggio di servire per primo che può risultare decisivo nelle fasi finali del parziale. Le prime palle break arrivano anche per Sinner nel sesto gioco quando Fritz è sotto 15-40, ma anche in questo caso il giocatore che è al servizio riesce a salvarsi e il set prosegue in perfetta parità tanto nel punteggio quanto nelle occasioni avute. In questo continuo sali e scendi chi riesce ad emergere – in maniera sorprendente rispetto a quanto visto in precedenza – è proprio l’americano, che sul punteggio di 3-3 gioca un game ai limiti della perfezione con due ottime volee e realizza il break. Come nel set precedente è però ancora il decimo gioco ad essere fatale all’americano, che andato a servire stavolta per trascinare il match al quarto set cede ancora una volta il servizio, con la volee che stavolta lo tradisce e riporta tutto in parità, 5-5. Sinner tiene agilmente il suo turno di servizio e scarica tutta la pressione su Fritz, che andato a servire per rimanere nel match va sotto 15-40 e scaraventa il dritto in rete che vale a Sinner il secondo titolo Slam dell’anno, 7-5 e vittoria Sinner.