Non c’è stata mai realmente partita, con Sinner che parte bene fin dai primi minuti e risolve la pratica Giron in appena due ore di gioco
Seconda settimana raggiunta senza troppe difficoltà per il campione in carica Jannik Sinner, che travolge anche Marcus Giron con il punteggio di 6-3, 6-4, 6-2 in due ore di gioco! Si tratta del quindicesimo ottavo di finale raggiunto dall’altoatesino a livello Slam, che si porta così soltanto a una lunghezza di distanza dal record di Nicola Pietrangeli fermo a quota sedici. Per Sinner al prossimo turno ci sarà ora il vincitore della sfida tra Miomir Kecmanovic e Holger Rune, e in caso di vittoria del danese si preannuncia un incontro elettrico sulla Rod Laver Arena.
Si capisce fin dai primi scambi che la musica odierna è ben diversa da quella dell’altro ieri contro Schoolkate, con un avversario che seppur maggiormente esperto non possiede l’imprevedibilità e la propositività dell’australiano. Pronti via arriva infatti il break in favore di Sinner nel secondo gioco, con il rovescio di Giron che si stampa sulla rete e che porta velocemente l’azzurro sul 3-0 nel successivo turno di battuta. Prima di chiudere 6-3 il parziale d’apertura in suo favore, Sinner concede anche una palla break all’americano che viene però annullata prontamente con una seconda di servizio su cui Giron non riesce a rispondere. L’altoatesino ha messo in campo il 71% di prime con cui realizza l’81% dei punti (17/20), con soli sei punti persi al servizio di cui quattro concentrati nell’ultimo game.
La pressione da sostenere è sempre maggiore per Giron, che per quanto possibile cerca di tenere gli scambi da fondo ma è in ultimo costretto ad alzare bandiera bianca. Il secondo set vive le sue fasi più calde tra il quinto e il sesto gioco: prima arriva il break in favore di Sinner su un dritto smanacciato da Giron, mentre nel successivo turno di battuta l’azzurro annulla con un ace al centro l’unica palla break concessa in tutto il parziale. Senza ulteriori emozioni anche il secondo set è portato a casa dal numero uno al mondo, che chiude con il parziale di sei giochi a quattro e dimostra di essere in totale controllo del match.
Il break arrivato all’inizio del terzo set sembrava essere il preludio di quanto già visto nei due set precedenti, ma ecco che improvvisamente nel quarto gioco arriva il primo turno di servizio ceduto dall’altoatesino: ancora una volta – come capitato di tanto in tanto anche nei turni precedenti – il dritto non è perfettamente registrato e termina lungo per il 2-2. Non passa molto però prima di vedere tornare il numero uno al mondo avanti nel punteggio, con Giron che nella prima delle due palle break concesse non riesce neanche a mettere la racchetta sul dritto incrociato dell’azzurro.