Prestazione altisonante dell’azzurro che è stato bravo a non disunirsi dopo un secondo set piuttosto complicato che vale la terza semifinale Slam dell’anno

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner conquista la semifinale agli US Open 2024! Il numero uno al mondo ha la meglio su Daniil Medvedev con il punteggio di 6-2, 1-6, 6-1, 6-4 in poco più di due ore e mezza di gioco, sfiderà Jack Draper nella giornata di venerdì per provare a centrare la seconda finale dell’anno. Match di difficile lettura con i due giocatori che nei primi tre set si alternano al comando delle operazioni, complice anche un servizio che per entrambi rende a fasi alterne. Per Sinner è la quarta semifinale Slam della carriera – la terza dell’anno e la prima a Flushing Meadows, eguagliando il risultato raggiunto da Corrado Barazzutti quando nel 1977 perse da Jimmy Connors al penultimo atto del torneo.

Un inizio incredibilmente falloso per Medvedev al servizio, con tre doppi falli nei primi due turni battuta. La naturale conseguenza è il break in favore di Sinner nel terzo gioco, arrivato al termine di un lungo scambio sulla diagonale di rovescio. Il parziale subisce una sostanziale accelerazione quando il punteggio era 3-2, 15-40: l’altoatesino prima annulla due palle break al russo, e poi realizza un secondo break a zero – parziale di sette punti consecutivi – per salire 5-2 e con la possibilità di servire per il set. Sinner riesce a muovere bene l’avversario soprattutto con il dritto, che gli consente spesso di uscire dallo scambio sulla diagonale di rovescio e fare il punto. Il primo set viene vinto dal numero uno al mondo per 6-3 in 35 minuti di gioco, con la prima di servizio che entra meno di una volta su due (44%) ma con una percentuale di conversione pari al 91%.

Nel secondo set a partire forte è Medvedev, che nel secondo gioco realizza il break grazie a un passante chirurgico che sorprende Sinner sulla seconda palla break del game. Seppure con ancora qualche difficoltà al servizio – con due occasioni di break in altrettanti turni di battuta – il russo consolida il vantaggio ottenuto e sale 3-0. Il turning point di questo secondo parziale è certamente il quarto gioco: quattordici punti disputati, due palle game mancate da Sinner e alla seconda palla break Medvedev vince un lungo scambio e strappa ancora il servizio. La differenza rispetto al primo parziale la fa sicuramente una gestione delle palle corte non ottimale da parte dell’azzurro, che soprattutto quando giocate sul rovescio del russo spesso e volentieri portano a perdere il punto. Il secondo set va in archivio dopo quaranta minuti di gioco – a fronte di appena sette game disputati – con il punteggio che torna in perfetta parità, 6-1 Medvedev e un set pari.

Con l’andamento del match che ricorda le migliori montagne russe, l’inizio del terzo set torna a essere favorevole a Sinner. Come nel parziale precedente il break – stavolta a favore dell’azzurro – arriva nel corso del secondo game, consolidato nel successivo turno di battuta grazie a una percentuale di servizio nettamente superiore in questo avvio (78% di prime che vale l’86% di punti). Da registrare un rendimento piuttosto negativo di Medvedev con la seconda – 2 punti su 8 dopo due turni di battuta – che permette a Sinner di realizzare il doppio break e salire 4-0, in maniera speculare a quanto accaduto al russo nel set precedente. Il russo fa in tempo ad annullare tre set point consecutivi nel corso del sesto gioco prima di veder sfilare via anche il terzo set dopo un’ora e quarantacinque di gioco, 6-1 Sinner e due set a uno.

In un match quanto mai incerto e imprevedibile, fa notizia l’avvio del quarto set che non vede neanche una palla break nei primi cinque giochi. Il primo a dover fronteggiare palle break è ancora Sinner nel corso del sesto gioco, bravo in entrambi i casi a salvarsi grazie a un buon dritto che lo fa salire 3-3. Il momento è propizio per l’azzurro che forte del vantaggio di un set gioca in maniera più offensiva e nel game successivo strappa il servizio a Medvedev alla terza palla break, al termine di un altro scambio piuttosto lungo che vede l’errore in lunghezza del russo. L’occasione di chiudere la partita per l’altoatesino arriva nel corso del nono game con il primo match point, annullato però dal russo che chiude poi con un ace e lascia tutta la pressione all’avversario di servire per il match. La gestione dei momenti più delicati è però forse la migliore qualità di Sinner, che pur perdendo il primo punto del game realizza quattro punti consecutivi e vola in semifinale. Game, set, match Sinner, 6-4 in 2 ore 39 minuti di gioco.