Brutto episodio con protagonista James Blake: l'ex numero 4 ATP è stato maltrattato dalla polizia dopo essere stato erroneamente arrestato a New York. La notizia arriva dal New York Daily News, secondo cui Blake è stato scaraventato a terra e ammanettato da cinque agenti, i quali gli avrebbero procurato una ferita al gomito e una contusione a una gamba. Blake è stato vittima di uno scambio di identità mentre si recava a Flushing Meadows. "Non so se c'erano motivazioni razziste – ha detto – mi è sembrata un'inutile manifestazione di forza a prescindere dalla razza. Ci ho pensato, ma non ci sono ragioni per fare qualcosa del genere, nei confronti di nessuno. Pensavo che a un certo punto avrebbero smesso, invece non si sono fermati". L'ex tennista ha raccontato che gli agenti erano in borghese, senza distintivi, poi è stato affiancato da altri poliziotti che gli hanno spiegato le ragioni dell'arresto. "Potevano approcciarmi in altro modo, non stavo certo correndo". Lo hanno rilasciato dopo 15 minuti e un poliziotto gli ha chiesto scusa. "Ne parlo perché vorrei sollevare l'attenzione sugli abusi delle forze dell'ordine. Ho la possibilità di andare a fondo, uso la mia voce perché è un problema essere aggrediti senza motivo". L'ex giocatore ha poi chiesto scuse ufficiali e azioni disciplinari contro gli agenti coinvolti. : l'ex numero 4 ATP è stato maltrattato dalla polizia dopo essere stato erroneamente arrestato a New York. La notizia arriva dal New York Daily News, secondo cui Blake è stato scaraventato a terra e ammanettato da cinque agenti, i quali gli avrebbero procurato una ferita al gomito e una contusione a una gamba. Blake è stato vittima di uno scambio di identità mentre si recava a Flushing Meadows. "Non so se c'erano motivazioni razziste – ha detto – mi è sembrata un'inutile manifestazione di forza a prescindere dalla razza. Ci ho pensato, ma non ci sono ragioni per fare qualcosa del genere, nei confronti di nessuno. Pensavo che a un certo punto avrebbero smesso, invece non si sono fermati". L'ex tennista ha raccontato che gli agenti erano in borghese, senza distintivi, poi è stato affiancato da altri poliziotti che gli hanno spiegato le ragioni dell'arresto. "Potevano approcciarmi in altro modo, non stavo certo correndo". Lo hanno rilasciato dopo 15 minuti e un poliziotto gli ha chiesto scusa. "Ne parlo perché vorrei sollevare l'attenzione sugli abusi delle forze dell'ordine. Ho la possibilità di andare a fondo, uso la mia voce perché è un problema essere aggrediti senza motivo". L'ex giocatore ha poi chiesto scuse ufficiali e azioni disciplinari contro gli agenti coinvolti.