L’argentino Juan Martin Jalif da una parte, la maltese Helene Pellicano dall’altra. L’undicesima edizione del torneo internazionale under 16 ‘Città di Crema’ ha incoronato due giocatori stranieri, bravi a fermare in finale i sogni degli azzurri Mattia Frinzi ed Enola Chiesa. Il 15enne veneto è stato il grande protagonista del torneo maschile, battendo la prima testa di serie, l'argentino Baez, e il cileno Pereira, altro pezzo da 90, lungo il percorso. Ma all’ultimo atto gli è mancato quel passo in più che avrebbe potuto fare la differenza. Così la festa è stata tutta per Jalif, classe 1999 e reduce dai quarti di finale al Torneo Avvenire, grazie ai quali ha sfondato il muro dei primi 100 della classifica di categoria. A Milano si era arreso al futuro vincitore Piros (Ungheria), mentre a Crema non ha fatto sconti a nessuno, chiudendo il torneo senza cedere un set. Frinzi è stato l'avversario che ha impegnato di più il vincitore, ma l'azzurro non è riuscito ad andare oltre il 6-4 7-5 finale, maturato al termine di un match molto equilibrato anche se il nostro non è mai riuscito a dare l’impressione di poterlo girare a proprio favore. Troppo solido l’argentino, al quale ora spetta il compito più difficile: provare a seguire le orme del connazionale Guido Pella, uno dei tanti nomi illustri passati dall’appuntamento lombardo. Dopo il successo del 2006 a Crema, il venticinquenne di Bahia Blanca si è costruito una carriera ‘pro’ di tutto rispetto, vincendo una quindicina di tornei internazionali e arrivando fino alla posizione numero 75 della classifica mondiale. La strada per imitarlo è ancora lunga, ma le qualità per riuscirci ci sono eccome.
Stesso discorso per Helene Pellicano, 13enne maltese che non ha una connazionale illustre nell’albo d’oro, ma per quanto mostrato pare destinata a un avvenire molto interessante. Basti pensare che sui campi di via Del Fante ha giocato il suo primo torneo under 16 di sempre e l’ha pure vinto a mani basse. Lo ha fatto senza cedere nemmeno un set in 5 incontri. L’ultima a cadere di fronte al suo tennis d’anticipo, in stile Agassi in gonnella e forgiato con coach Fabio Lavazza all’accademia di Bob Brett a Sanremo (dove vive e si allena), è stata Enola Chiesa, piacevole sorpresa della settimana cremasca, sconfitta con il punteggio di 6-1 6-4. A pesare sulla prestazione della giovane tennista di Voghera, ottava testa di serie, c’è la dura battaglia spalmata fra venerdì sera e sabato mattina per avere la meglio sulla campionessa uscente Simona Waltert (Svizzera), domata per 1-6 7-6 7-6 con tanto di tre match-point cancellati. Uno scalpo che ha impreziosito il torneo dell’azzurra ma si è fatto sentire all’ultimo atto, malgrado un ottimo secondo set. Nonostante la doppia sconfitta degli italiani in finale, il bilancio della manifestazione rimane più che positivo, insieme alla sensazione di aver incoronato due talenti destinati a far parlare di sé. “Un’altra grande edizione – ha detto il direttore del torneo Dino Aliprandi -, con la ciliegina sulla torta dei complimenti ricevuti da giocatori e coach. Ripetono che da noi si sentono ‘come a casa’, siamo felici che i nostri sforzi per garantire un’organizzazione impeccabile siano apprezzati. Ora guardiamo avanti: le potenzialità per salire nella categoria 1 (al momento l’appuntamento cremasco è un Grado 2, ndr) ci sono eccome. Credo – chiude Aliprandi – che il salto si possa fare”.
RISULTATI – Singolare maschile. Finale: Jalif (Arg) b. Frinzi (Ita) 6-4 7-5. Singolare femminile. Finale: Pellicano (Mlt) b. Chiesa (Ita) 6-1 6-4. Doppio maschile. Finale: Baez/Pereira (Arg/Chi) b. Baglietto/Marson (Ita) 6-1 6-3.
Ufficio Stampa Tennis Club Crema