Il ceco conquista la vittoria più prestigiosa della sua giovane carriera e domenica giocherà la sua prima finale Masters 1000, di fronte avrà Novak Djokovic e la sua fame per il titolo numero 100

foto Paul Zimmer

Il primo vero acuto della carriera di Jakub Mensik nel circuito maggiore arriva in quel di Miami! Nella seconda semifinale in programma il ceco supera Taylor Fritz con il punteggio di 7-6(4), 4-6, 7-6(4) e diventa il primo classe 2005 a conquistare una finale in un torneo Masters 1000: domenica sfiderà Novak Djokovic, in un ultimo atto che promette grande spettacolo. Mensik è inoltre già certo di un nuovo best ranking ed è attualmente alla posizione numero 30, potrà ritoccare ulteriormente il dato e scalare ulteriori sei posizioni in caso di successo nella finale di domenica.

La sfida con Fritz, come era lecito aspettarsi, è stata caratterizzata dal servizio, fondamentale con cui entrambi i giocatori riescono a performare. Non sorprendono quindi le statistiche che vedono sia Fritz che Mensik aver conquistato più dell’80% di punti con la prima di servizio, e anche con la seconda arrivava all’incirca un punto su due. Il ceco ha però avuto un rendimento ben più importante dal punto di vista degli ace – 25 contro i 14 scagliati da Fritz – e questo gli ha consentito di vincere punti veloci durante i propri turni di battuta. La traduzione di questi numeri nell’andamento dei parziali è un solo break realizzato nel match – da Fritz nel game inaugurale del secondo set – con i due tie-break vinti in entrambi i casi da Mensik per sette punti a quattro.

Quella ottenuta con Fritz è senza dubbio la vittoria più prestigiosa della giovane carriera di Jakub Mensik, che subito dopo il termine del match ha raccontato – in parte in maniera ironica – il segreto di questo successo. Prima dell’incontro infatti il giovane tennista ceco ha avuto modo di incontrare una leggenda dello sport come Lionel Messi, un momento che a suo dire ha segnato in maniera importante l’esito della semifinale. “Si esatto, ho stretto la mano a Messi. Mi stavo rilassando un po’ con lui, quindi prima di entrare in campo non mi sono lavato la mano. Quella è stata la chiave per oggi”.

Chissà se Mensik ripeterà il rito propiziatorio anche in vista della finale di domenica. Quella contro Novak Djokovic nei numeri potrebbe sembrare una sfida impari – 60 finali Masters 1000 contro 1, 40 titoli a 0 – ma la realtà è che nelle prestazioni che Mensik ha mostrato in quel della Florida può provare a giocare alla pari del serbo. Il ceco ha dalla sua una condizione fisica sicuramente migliore, e sarebbe strano il contrario vista la differenza d’età, e questo può dare ulteriori elementi per rendere la finale del Miami Open un grande spettacolo.