L’americano esalta a Indian Wells e sogna di sfidare Federer: due mesi fa il fratello ha rischiato di morire a causa di una brutta infezione. “Ho messo le cose nella giusta prospettiva”. E pensare che poche settimane prima si era operato a Philadelphia, città dell’amore fraterno…
Il ritorno di Serena Williams ha monopolizzato l’interesse degli americani, eppure Indian Wells ha un'altra storia di cui nutrirsi. Una storia di cuore e buoni sentimenti, di quelle che piacciono agli americani. Jack Sock ha colto una bella vittoria contro Gilles Muller, ma sogna di battere anche Roberto Bautista Agut e godersi una passerella contro Roger Federer. Sarebbe il compimento a un periodo nero, in cui il fratello Eric è stato a un passo dalla morte. Un paio di mesi fa, un banale mal di gola ha rischiato di ucciderlo. Eric ha contratto la Sindrome di Lemierre, malattia molto rara in cui un’infezione batterica parte dal mal di gola e arriva fino ai polmoni. E può essere fatale. Sock, reduce da un infortunio all’anca, avrebbe dovuto riprendere con i tornei di Memphis e Delray Beach, ma la vicenda del fratello gli ha cambiato i piani. “E’ stato a un giorno di distanza dalla morte” ha detto Sock, che si è preso cura di lui per una settimana. Le cose sono andate benissimo e Jack è tornato in campo cogliendo due belle vittorie, entrambe al fotofinish, contro Yen Hsun Lu e Gilles Muller. “Appena è stato dimesso dall’ospedale ho scritto ‘For You, Eric’ sulle scarpe. E’ un buon modo per ricordarmi che questa è la mia vita, ma quanto successo mi ha regalato una prospettiva diversa. Quando sei frustrato per aver sbagliato una palla, puoi pensare a quello che è successo a lui, passato da una situazione quasi compromessa a una guarigione miracolosa. Vedi le cose nel modo corretto e giochi anche più libero”. Lo ha detto durante una conferenza stampa in cui c’era anche il fratello, che sta rapidamente recuperando le forze. “Adesso sta bene, è stato un guerriero. Può tornare a fare quello che gli piace, come giocare a tennis o magari a golf. Siamo all’inizio, perchè tre settimane di terapia intensiva e una attaccato a un respiratore rendono tutto molto complicato".
TUTTO ACCADE PER UNA RAGIONE
A confronto, sembra facile anche il recupero a cui si è sottoposto Sock, costretto all’operazione per uno strappo muscolare. Curiosamente, l’intervento si è tenuto a Philadelphia, la città dell’amore fraterno. “Ero molto arrabbiato perchè in autunno avevo giocato un buon tennis e pensavo che stessero per arrivare ottimi momenti”. Invece ha dovuto fare delle rinunce. “Ho imparato che tutto accade per una ragione”. E così ha avuto il tempo per prendersi cura di Eric. Doveva essere un problema di routine. Inizialmente, i dottori hanno parlato di un mal di gola che sarebbe smaltito col tempo, ma Eric si è sentito sempre peggio fino a un ulteriore ricovero. C’è stato bisogno di un altro giorno per diagnosticare la Sindrome di Lemierre. “Mi hanno detto che se fosse passato un altro giorno non ci sarebbe stato nulla da fare – ha raccontato Eric Sock – appena mi hanno ricoverato mi hanno somministrato una serie di medicinali e mi sono svegliato dieci giorni dopo. Non ho idea di cosa sia successo”. In quel momento, il fratello stava preparando la stagione a Kansas City. E si è subito reso disponibile per dare una mano. “Se mi fossi trovato a Melbourne, non so in quali condizioni sarei sceso in campo. Alla fine sono contento di aver potuto dare una mano alla mia famiglia”.
FEDERER PER CHIUDERE L'INCUBO?
Eric Sock sta ancora prendendo anticoagulanti, ma gli hanno dato l’ok per tornare in campo. Fa il maestro di tennis a Kansas City, tuttavia vuole fare le cose con calma. “La cosa più importante sarà stare bene di nuovo. Si tratta di un processo che mi porterà a un completo recupero”. Per adesso fa il coach aggiunto a Indian Wells e farà altrettanto a Miami. “Tenendo conto di quello che è successo, apprezzo molto quello che sto vivendo. E’ come un sogno” ha concluso Eric. A giudicare dai risultati, e dalla gestione dei punti delicati, pare che il suo stop abbia fatto bene anche a Jack. Se gli riuscirà l’impresa contro Bautista Agut, il mondo del tennis potrebbe guardarlo con occhi diversi in una passerella contro Roger Federer. Vien quasi da augurarglielo.
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