Il tennista britannico conclude nel migliore dei modi due settimane di alto livello e mette in bacheca il primo ‘1000’ della carriera: da domani sarà numero sette del mondo

Foto di Ray Giubilo

C’è voluto forse più tempo di quanto si poteva pensare, ma Jack Draper ha vinto il primo titolo importante della sua carriera conquistando il Masters 1000 di Indian Wells. Il tennista britannico ha spazzato via Holger Rune con il punteggio di 6-2, 6-2 in poco più di un’ora di gioco per quello che è appena il terzo titolo della sua carriera. Chi si aspettava un match equilibrato e lottato è senza dubbio rimasto deluso, merito dell’ottima qualità di gioco messa in campo dal britannico che non ha mai lasciato pensare al suo avversario di poter lottare per il titolo. Da domani Draper farà il suo esordio in top 10 alla posizione numero sette, mentre Rune dovrà ancora rimandare il ritorno tra i primi dieci giocatori del mondo rimanendo alla posizione numero dodici.

Un primo set che per certi versi ricorda quello che Draper ha disputato ieri nella semifinale contro Alcaraz, con la differenza che lo spagnolo dava la sensazione di poter avere ancora qualcosa da mostrare. Il piano tattico che per Rune aveva funzionato tanto bene contro Medvedev oggi sembra non essere efficace, complice una maggiore propensione offensiva da parte del tennista britannico che non perde troppo tempo nella fase del palleggio ma prende in mano lo scambio alla prima occasione utile. Il risultato è un rotondo 6-2 in favore di Draper in appena mezz’ora di gioco, con il parziale che poteva essere ancora più pesante se si pensa che Rune è stato costretto ad annullare anche una palla dello 0-5. Il britannico ha ottenuto tanti punti soprattutto con la prima di servizio, con il 92% di punti vinti con la prima e 7 ace per un dominio totale.

Pronti, via nel secondo set e c’è ancora un break in favore di Draper, con Rune sempre più nervoso e che sembra non fare pace con il rimbalzo esagerato delle palline. Oltre al punteggio, ciò che sorprende è vedere Rune soccombere sotto i colpi del tennista britannico, lui che fa dell’esplosività e della potenza di palla uno dei principali punti di forza del suo tennis. Nonostante il danese provi a scuotersi il più possibile, la mancanza di un canovaccio tattico non gli consente mai di prendere in mano lo scambio e il risultato è inevitabilmente un secondo break operato da Draper nel corso del settimo gioco. Andato a servire per il titolo sul 5-2, chiude al secondo match point utile dopo l’ennesimo errore non forzato di Rune che spara largo in corridoio.