Una carriera segnata dagli infortuni, che hanno rallentato il percorso di crescita di uno dei profili più interessanti degli ultimi anni. Oggi Draper è pronto a prendersi i palcoscenici che merita, non dimenticando però da dove è partito

Foto di Ray Giubilo

Di Jack Draper se n’è parlato sempre un gran bene, e in molti hanno scommesso su di lui fin dai primordi della sua carriera. La sensazione però è sempre stata quella che mancasse qualcosa per spiccare il volo, e molto spesso questo qualcosa era una forma fisica che potesse reggere il peso di tutto il suo potenziale. Questa sera il tennista britannico si appresta a giocare la semifinale a Indian Wells contro Carlos Alcaraz, la seconda più importante della carriera – dopo quella agli US Open 2024 – e la prima a livello ‘1000’. In palio per Draper non c’è solamente il pass per la finale di domani, ma anche e soprattutto si vedrebbe proiettato per la prima volta tra i primi dieci giocatori del mondo. Un traguardo ambito, sognato e che potrebbe diventare realtà in caso di vittoria sullo spagnolo, che dal canto suo però sembra lanciatissimo verso il terzo titolo nel paradiso del tennis.

Proprio per le tante difficoltà patite negli anni, Draper è voluto tornare sul percorso che lo ha portato dove si trova adesso, raccontando come non sia facile arrivare in alto. “Superare i tornei Futures e i Challenger è davvero difficile, quasi brutale. Non è Wimbledon, non è Indian Wells, non si va in posti come questi dove è tutto fantastico. Si tratta di andare in posti lontani e stare per tre, quattro settimane, e spesso sei da solo”. Nonostante le tante difficoltà che ha incontrato sul suo cammino, ora Draper vuole vivere a pieno tutto ciò che potrà venire, consapevole che dovrà impegnarsi a fondo come ha sempre fatto per provare a spingersi ancora oltre. “Ho intenzione di prendere gli alti e bassi così come vengono. Voglio guardare avanti ed essere positivo, negli ultimi mesi ho fatto cose davvero buone e mi sento davvero bene. Non vedo l’ora di vedere cosa mi aspetta”.

Rispetto alla semifinale di questa sera, Alcaraz guida 3-1 nei precedenti. L’unica vittoria di Draper è arrivata lo scorso anno sui campi del Queen’s, mentre lo spagnolo ha fatto registrare un successo in tutti e tre i precedenti sul cemento. La sensazione però è che il tennis espresso da Draper fino a questo momento possa quanto meno mettere in difficoltà Alcaraz, per una semifinale che si preannuncia interessante.