Contro Peer, Francy butta via il 1°set cedendo 6-7 al “terzo”, Kim ko per un guaio alla spalla. Ana e Masha facili su Jankovic e Safina. Caro ok…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Alla prematura eliminazione di Flavia Pennetta fa seguito quella di Francesca Schiavone. Ottavi di finale fatali alla leonessa, che “inciampa” ancora una volta (la quarta in cinque incontri) nell’emergente Shahar Peer. L’israeliana, che aveva già rischiato molto con Pavlyuchenkova, vince sul filo di lana un match estremamente equilibrato in cui Francy ha molto di cui rammaricarsi.

 

Primo parziale a dir poco altalenante: dopo aver salvato quattro break-points nel game d’apertura, Francy vola 3-0 con palla per il doppio break. La reazione di Peer è un sonoro “ quasi cappotto”, che permette all’israeliana di incamerare il set 6-4. L’incontro si mette in salita per l’italiana, che concede all’israeliana l’opportunità di scappar via subito anche nel secondo set. Superato il momento di difficoltà, l’azzurra inizia a “macinare il suo tennis”: 6-3 Schiavone e tutto rimandato al terzo set.

 

Nel parziale decisivo la percentuale di prime palle dell’azzurra cala vistosamente (attestandosi ad un modesto 37%), mentre Peer continua a martellare ogni qualvolta Francesca è costretta alla “seconda”. L’italiana cede il servizio nel quarto gioco, operando però l’immediato contro-break. Agguantata l’avversaria sul 3-3 alla soglia delle due ore di gioco, il match si fa sempre più intenso e tirato con i game giocati punto a punto: il tie-break è una giusta conclusione. L’equilibrio sovrano si spezza sul 3-3, con l’israeliana brava a chiudere infilando quattro punti consecutivi.

 

Schiavone migliora il terzo turno 2010, ma perde una buona occasione – come riconosce la stessa Francesca a fine gara, soprattutto per come si era messo il primo set. Peer si conferma comunque “degna” top 10, nonché giocatrice alquanto ostica e problematica per le nostre tenniste. Sarà la belga Yannina Wickmayer (7-5 periodico alla slovacca Dominika Cibulkova), a contendere all’israeliana l’ingresso in semifinale.

 

Abbandona i sogni di un magico tris in California (e di riconquistare la leadership mondiale) anche Kim Clijsters. Opposta a Marion Bartoli, che aveva sempre battuto nei tre precedenti incroci, la belga è costretta al ritiro per un problema alla spalla. Kim, che già al termine dell’incontro vinto con Sara Errani si era detta preoccupata per la sua articolazione, abbandona a metà del secondo set. Dopo aver vinto 6-3 il primo parziale, la belga era sotto 3-1 nel “secondo”. Per Bartoli un bel “regalo”, con la possibilità di giocarsi un posto in semifinale contro Ana Ivanovic.

 

Nel primo dei due derby tra “antiche” leader mondiali a festeggiare è infatti la bella Ana. La campionessa in carica Jelena Jankovic abdica in poco meno di un’ora e mezza: 6-4 6-2 lo score. Primo parziale deciso da un break in apertura, che Ivanovic difende con le unghie. Nel secondo set Ana scappa ancora via, JJ la riagguanta per poi incassare quattro giochi consecutivi che decretano la vittoria di Ivanovic.

 

Come ammette Jankovic a fine gara, la connazionale ha semplicemente giocato meglio meritando il successo. Un solo rammarico per Jelena: non aver sfruttato le diverse occasioni avute nel primo set sul servizio dell’avversaria. Ivanovic, che in California trionfò nel 2009, raggiunge i quarti di finale per la quarta volta in sei partecipazioni.

 

Sollevata per aver conservato la vetta WTA, Caroline Wozniacki esce alla distanza contro Alisa Kleybanova. La russa, perfetta per un set abbondante, cala progressivamente mentre la danese – finalista l’anno scorso – inizia a non sbagliare più. Logica conseguenza i quattro games racimolati da Kleybanova tra secondo e terzo set.

 

Carò affronterà nei quarti di finale la sua buona amica Victoria Azarenka. Dopo aver fatto fuori Urszula Radwanska, la bielorussa concede il bis con la più quotata sorella maggiore Agnieszka. La polacca, che non trasforma ben quattro match-balls, si arrende nel tie-break del terzo set al termine di un’infinita ed appassionante lotta durata oltre tre ore.

 

Nel secondo derby di giornata tra ex leader mondiali non c’è proprio partita: Maria Sharapova infligge a Dinara Safina un pesante 6-2 6-0 in 61 primi. Determinata a non concedere niente alla sua avversaria, Masha (28 vincenti) mostra una netta superiorità. Dopo tre belle vittorie senza perdere set (con Parra Santonja, Hantuchova e Stosur) s’interrompe quindi la marcia di Dinara, che può comunque ritenersi soddisfatta per il buon torneo disputato: lunedì rientrerà tra le top 100. In attesa di una possibile “semi” con Caro, Sharapova – campionessa in California nel 2006 – se la vedrà ora con la sorprendente Shuai Peng.

 

Ottavi di finale:

[1] Caroline Wozniacki (DEN) b. [22] Alisa Kleybanova (RUS) 2-6 6-3 6-1

[8] Victoria Azarenka (BLR) b. [9] Agnieszka Radwanska (POL) 4-6 6-3 7-6(3)
[16] Maria Sharapova (RUS) b. Dinara Safina (RUS) 6-2 6-0
Peng Shuai (CHN) [18] Nadia Petrova (RUS) 6-4 5-7 6-3

[10]Shahar Peer (ISR) [5] b. Francesca Schiavone (ITA) 4-6 6-3 7-6(3)

[25] Yannina Wickmayer (BEL) b. [23] Dominika Cibulkova (SVK) 7-5 7-5

[19] Ana Ivanovic (SRB) b. [6] Jelena Jankovic (SRB) 6-4 6-2

[15] Marion Bartoli (FRA) b. [2] Kim Clijsters (BEL) 3-6 3-1 ritiro

 


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