di Fabio Bagatella – foto Getty Images
California dolce-amara per i colori italiani: Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Alberta Brianti lottano gagliardamente, ma alla fine è solo il numero uno azzurro a superare lo scoglio del primo turno.
Il “17” non porta sfortuna ad Andreas Seppi (ATP 46). Opposto ad Olivier Rochus (ATP 49), Andy mette a segno ben 17 aces, piegando in rimonta la resistenza del belga. Tradizionale partenza al rallentatore dell'azzurro, che cede il primo gioco dell'incontro. Il break si rivela fondamentale per l'esito del parziale, dal momento che Rochus non concede la minima opportunità sul proprio servizio. Perso il set (6-4), Seppi corre il rischio di subire un nuovo break d'entrata. Scampato il pericolo, l'azzurro strappa il servizio all'avversario e – difendendo senza troppi problemi la battuta – pareggia i conti (6-3). La partita sembra indirizzarsi verso l'azzurro: Seppi sale 2-0, ma fallisce la possibilità del doppio break.
In un batter di ciglio dal possibile 3-0 pesante, l'italiano si ritrova sotto 2-3. Con una percentuali di prime di servizio sotto il 30%, Andreas “facilita” senza dubbio il ritorno in partita del belga. Seppi non si perde d'animo e con un parziale di 3-0 mette le mani sull'incontro. L'ultimo ostacolo è il break-ball annullato sul 4-3. Con il punteggio di 4-6 6-3 6-4 in 2h e 6' Seppi si “regala” il secondo turno contro il numero uno di casa, Mardy Fish (tds 8). Il numero uno azzurro e lo statunitense, che nel 2012 ha piazzato come solo acuto la vittoria di Davis contro Wawrinka, non hanno mai incrociato le loro racchette.
Corsa finita invece per Paolo Lorenzi (ATP 97). L'azzurro, reduce da due belle vittorie nelle qualificazioni, cede il passo al cospetto di Robby Ginepri (ATP 211) il cui gioco meglio si adatta ai veloci campi californiani. Primo set in cui Paolino fatica solo all'inizio, quando deve annullare due break-balls all'avversario ed alla fine, quando ne deve cancellare un terzo, prima di intascare il set 6-1. La reazione della wild-card locale, che in California riuscì anche a raggiungere i quarti (2003), non tarda ad arrivare.
Alla settima occasione complessiva utile, la quarta del game, Ginepri breakka l'azzurro salendo 2-0 e servizio. Lo yankee vola sino al 5-1, ma chiude solo 6-3 dopo aver cancellato all'italiano una palla del 5-4. L'avvio di terza frazione è una vera battaglia: i break-balls fioccano da una parte e dall'altra. Paolino scappa 2-0, ma Ginepri non molla (2-2). Il famigerato settimo gioco è fatale all'azzurro: Ginepri piazza il break e, dopo aver fallito un match-ball sul 5-3, conclude 1-6 6-3 6-4 in 2h e 9'. Lo statunitense se la vedrà con lo svizzero Stanislas Wawrinka (tds 23).
Nel tabellone femminile non ci sarà al secondo turno il derby Vinci-Brianti. Albertina paga dazio contro Silvia Soler-Espinosa. Dopo due set pressochè a senso unico, il primo dominato dall'iberica , il secondo dall'azzurra, il terzo set si snoda sul filo dell'equilibrio perfetto. Logica conseguenza il tie-break, dove Brianti parte forte (3-0), ma è la spagnola ad uscire alla distanza lasciando all'italiana un solo punticino. 6-3 1-6 7-6(4) in 2h e 9' lo score conclusivo per Soler-Espinosa, che affronterà dunque Roberta Vinci (tds 21) per un posto nei sedicesimi di finale. Nei tre precedenti (tutti sulla terra, l'ultimo dei quali settimana scorsa ad Acapulco), Robertina si è sempre imposta in due parziali.
Dopo Flavia Pennetta (tds 27), che già ieri aveva conosciuto la sua avversaria di primo turno (l'iberica Carla Suarez Navarro, WTA 69: 2-1 per l'azzurra nei precedenti), anche Francesca Schiavone (tds 10) sa il nome di chi le contenderà l'accesso ai sedicesimi. Trattasi di quella Lesya Tsurenko (WTA 116), che ha recentemente surclassato la Leonessa in Fed Cup a Biella. L'ucraina – proveniente dalle “quali” – doma infatti 4-6 6-3 7-5 Shahar Peer (WTA 40). Male l'israeliana, incapace di chiudere sul 5-4 e servizio della terza frazione.
©2102 Il Tennis Italiano
