Manca sempre meno all’Italy Premium Padel Major, uno dei quattro tornei più importanti del circuito, che quest’anno vedrà numerose e importanti novità. IN campo sono attesi tutti i protagonisti di questo sport, e i biglietti venduti hanno già superato le aspettative.

ROMA – Comunque vada, sarà un successo. La seconda edizione dell’Italy Premium Padel Major (uno dei quattro maggiori tornei del mondo, con Doha, Parigi, e Monterrey), che si giocherà a Roma, sui campi del Foro Italico, dall’8 al 16 luglio, sembra destinata ad entrare nella storia di questo giovane sport, dopo il risultato già molto positivo di un anno fa. La prima novità, la più importante, è che il torneo sarà “combined”, nel senso che – mai successo finora in un Major – giocheranno nella stessa area uomini e donne, cosa che tra l’altro ha fatto infuriare (capiremo più avanti con quali effetti sulla manifestazione) l’altro circuito, il WPT (World Padel Tour). Il prize money segnerà un nuovo record, con i suoi 875.000 dollari di montepremi, BNL sarà il “title sponsor” e infine si giocherà quest’anno anche sul campo Centrale del Foro – nel 2022 la finale fu ospitata dalla Next Gen Arena – per un totale di sei campi a destinazione (più due per gli allenamenti) che ospiteranno le 154 partite in programma.

Il campo dei partecipanti prevede la presenza di tutti i più forti, a partire da Galan e Lebron (quest’ultimo, reduce da un infortunio, tornerà in campo proprio a Roma), vincitori nel maggio del 2022, e poi gli argentini Stupaczuk e Di Nenno, trionfatori a Doha, e ancora le coppie Coello-Tapia e Belasteguin-Yanguas. In campo femminile l’entry list è guidato dalle fortissime Sanchez-Josemaria, Triay-Ortega e Brea-Gonzalez. Tra gli azzurri, molto attesi i medagliati ai recenti Europei di Cracovia: Marco Cassetti farà coppia con Simone Cremona, Giulia Sussarello con Emily Stellato, Chiara Pappacena – presente alla conferenza stampa – con Giorgia Marchetti, medaglia d’oro in Polonia con Carolina Orsi, che da parte sua farà coppia con la spagnola Patricia Llaguno.

La prevendita conferma l’attesa che circonda questo evento, con diecimila biglietti già venduti (+70% di prevendita rispetto al 2022), per un obiettivo finale situato a quota 30.000. «Il padel è diventato una realtà importante – ha chiarito Binaghi, presidente della Fipt, alla presentazione del torneo – conta già 1.200.000 praticanti, un buon numero rispetto ai 3.100.000 del tennis. Ma noi stiamo pensando anche al futuro azzurro di questo sport. Abbiamo coinvolto 20.000 studenti delle scuole medie e superiori, abbiamo 405 nuove scuole certificate dove si insegna questo sport e 15 centri tecnici periferici dove vengono seguiti più di mille giovani, con l’aiuto di 35 tecnici che collaborano con la Federazione. E stiamo pensando di finanziare con contributi e prestiti d’onore l’attività dei nostri giocatori più meritevoli, come nel tennis è successo in tempi recenti per Berrettini e Sinner».

«Il circuito Premium – ha detto Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale Padel – è seguito dalle televisioni di 187 paesi (il torneo romano noi lo vedremo su Sky, ndr), un chiaro segnale che questo sport sta allargando sempre più velocemente i propri confini. Presto si vedranno risultati importanti anche negli Stati Uniti e in India, e a Cracovia per la prima volta il nostro sport ha fatto parte di un evento organizzato nell’ambito olimpico, con grande successo di pubblico. Tutti dicono che l’Italia è il Paese in cui il padel cresce di più, ma io vorrei aggiungere che è anche il Paese dove cresce meglio, grazie a strutture e progetti».

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Vito Cozzoli, presidente e A.D di Sport e Salute («dall’intuizione di voler allestire, tre anni fa, contro il volere di tanti, due campi da padel al Foro Italico è nato un sogno che finalmente possiamo dire realizzato»), l’assessore comunale Alessandro Onorato («non è più padel-mania, ora è padel-certezza, questo torneo è fondamentale per l’economia della città») e l’assessore regionale Elena Palazzo («545 strutture, circa 1800 campi. Questo è il boom del Lazio»).