di Cristian Sonzogni
foto Ray GiubiloLondra, Gran Bretagna
Wimbledon
Non
è andato bene, quest’ultimo Wimbledon, per i colori azzurri
di Cristian Sonzogni
foto Ray Giubilo
Londra, Gran Bretagna
Wimbledon

Non
è andato bene, quest’ultimo Wimbledon, per i colori azzurri. Lo
sapevamo,
ma non per questo la vicenda è meno amara. Partiamo dai ragazzi. Erano
in cinque al via, nessuno con delle vere chance di andare avanti, lo si
era capito dalla compilazione dei tabelloni e il campo non ha smentito
le attese. Il guaio vero è che non si può dire che i nostri
abbiano davvero
deluso, semplicemente hanno perso da avversari che sui campi in erba sono
più forti di loro.
Bolelli, in fondo, può essere
considerato il
migliore, perché ha vinto lottando il match che doveva vincere con Garcia
Lopez. Poi con Hewitt non c’è stata storia, vuoi per
l’infortunio agli
addominali non ancora guarito, vuoi per la consistenza dell’avversario
sui prati, vuoi per l’emozione del primo grande match nel Tempio.
Seppi
ha demolito uno Hrbaty che ultimamente non ne imbrocca molte, poi ha ceduto
a Verdasco che sul rapido ha più armi di lui e gli dà pure
fastidio con
le rotazioni mancine.
Sanguinetti ha lottato con il giovane Del
Potro ma si è arreso, e comunque come si può criticare un
“giovanotto”
di quasi 35 anni che ancora gira il mondo e si impegna per onorare al massimo
questo finale di carriera? Semplice, non si può.
Volandri e l’erba
non hanno un gran feeling e del resto basta vedere qualche colpo del nostro
per rendersene conto: Kiefer era al rientro ma si è dimostrato troppo in
salute per il livornese. Così come in salute e troppo più forte
tecnicamente
si è dimostrato Djokovic per
Starace, anche se Potito nel terzo
set qualche cosa di buono l’ha fatta vedere.

Le
donne come al solito negli Slam vanno meglio. Mentre aspettiamo di vedere
se Mara
Santangelo riuscirà a ripetere l’exploit del Roland
Garros
in doppio in coppia con Alicia Molik, parliamo dei singolari. Proprio Mara
è stata la migliore ma all’ennesima sfida con la Mauresmo (era la
terza
volta che si incrociavano) ha lasciato via libera troppo rapidamente alla
francese. Da Mara ci aspettiamo quel salto di qualità che le possa
consentire
di entrare tra le prime 20, di lottare almeno qualche volta con le migliori.
Invece nonostante i progressi siano evidenti, questo salto ancora non è
avvenuto, anche se stavolta bisogna mettere in conto un problema al piede
che le ha dato fastidio. Peccato. Ha deluso l’erbivora
Vinci, che
è riuscita a far giocare bene la Schnyder, la quale proprio non digerisce
l’erba. Roberta aveva dichiarato che l’obiettivo minimo era il terzo
turno, dunque anche lei potrà concordare che questo Wimbledon non ha
rispettato
le attese. Meglio del previsto, a tratti, Francesca
Schiavone, la
quale però poteva e forse doveva portare a casa il match con la Rezai.
Pennetta invece ancora in crisi, e la solida Bartoli non le ha concesso
proprio nulla per rientrare in un match nato male e finito peggio. Hanno
fatto quello che hanno potuto le altre,
Brianti,
Knapp,
Camerin
e
Garbin, ma quella che è piaciuta di più ancora una volta
è stata
Karin Knapp, capace di impensierire per un set e qualche game la ceca Vaidisova.
Come a Parigi, sono insomma i giovani a darci qualche speranza.
La cosa che più dà fastidio del fatto che
Wimbledon sia rimasta senza azzurri, è che scorrendo i due tabelloni si
vedono in gara ancora tante nazioni. In campo maschile comanda la
Francia
con 4 elementi, seguita da Germania, Spagna, Serbia, Russia, Argentina,
Australia, Svezia con 2, e ancora da Svizzera, Stati Uniti, Cipro, Repubblica
Ceca, Korea e Finlandia con 1. In campo femminile abbiamo la
Russia
con 4, Francia e Stati Uniti con 3, Repubblica Ceca e Serbia con 2, Belgio,
Svizzera, Olanda, Spagna, Bielorussa, Polonia, Austria, Giappone con una
giocatrice. In totale a Londra giocano ancora, nei singolari, tennisti
e tenniste di 21 paesi.
Torino, Italia
Si torna (già) sul rosso
Il tennis italiano torna sulla terra, e
dunque si spera torni ai risultati pre-Wimbledon. Il circuito dei tornei
di casa nostra riprende da Torino, con un Challenger da 100 mila dollari
che presenta un cast di tutto rispetto. A partire dal numero 1 del tabellone
Filippo Volandri, proseguendo poi con Zabaleta, Berlocq, Ramirez Hidalgo
e Seppi. Ma in totale gli azzurri presenti sono 10, senza contare possibili
qualificati. C’è un derby già all’esordio,
Lorenzi-Cipolla, e ce n’è
un altro che si potrebbe concretizzare al secondo turno: Volandri-Fognini
sarebbe una sfida inedita che rappresenta presente e futuro del tennis
tricolore.
GLI ITALIANI NEL RANKING
ATP
Aggiornata al 25 giugno
Pos. | Giocatore | Rank Atp | Punti |
1 | Volandri, Filippo | 27 | 987 |
2 | Starace, Potito | 47 | 716 |
3 | Bolelli, Simone | 65 | 565 |
4 | Sanguinetti, Davide | 105 | 382 |
5 | Bracciali, Daniele | 111 | 372 |
6 | Seppi, Andreas | 112 | 372 |
7 | Luzzi, Federico | 115 | 369 |
8 | Di Mauro, Alessio | 123 | 345 |
9 | Galvani, Stefano | 140 | 307 |
10 | Fognini, Fabio | 147 | 291 |
11 | Lorenzi, Paolo | 188 | 229 |
12 | Vagnozzi, Simone | 201 | 205 |
13 | Cipolla, Flavio | 219 | 181 |
14 | Stoppini, Andrea | 252 | 150 |
15 | Vico, Uros | 268 | 141 |
16 | Crugnola, Marco | 277 | 136 |
17 | Azzaro, Leonardo | 305 | 118 |
18 | Petrazzuolo, Gianc. | 308 | 116 |
19 | Ianni, Stefano | 309 | 116 |
20 | Brizzi, Alberto | 313 | 114 |
LE ITALIANE NEL RANKING
WTA
Aggiornata al 25 giugno
Pos. | Giocatore | Rank Wta | Punti |
1 | Garbin, Tathiana | 23 | 987 |
2 | Santangelo, Mara | 29 | 830 |
3 | Schiavone, Francesca | 30 | 746 |
4 | Vinci, Roberta | 49 | 494 |
5 | Pennetta, Flavia | 63 | 438 |
6 | Knapp, Karin | 65 | 427 |
7 | Camerin, M. Elena | 70 | 410 |
8 | Brianti, Alberta | 101 | 304 |
9 | Oprandi, Romina | 122 | 264 |
10 | Errani, Sara | 124 | 256 |
11 | Vierin, Nathalie | 188 | 158 |
12 | Gabba, Giulia | 191 | 154 |
13 | Floris, Anna | 309 | 78 |
14 | Sassi, Valentina | 314 | 73 |
15 | Menna, Stella | 354 | 61 |
16 | Disderi, Silvia | 356 | 61 |
17 | Serra Zanetti, Ant. | 362 | 59 |
18 | Canepa, Alice | 377 | 55 |
19 | Quercia, Federica | 418 | 45 |
20 | Chieppa, Stefania | 433 | 42 |