L'entusiasmo di Brindisi per questo match ha ricordato quello di quando il famoso camper irrompeva nelle città italiane. Barazzutti sceglie Errani-Giorgi (“ma posso cambiare”), Serena si carica: “Amo la terra rossa. Posso giocare 2, 3, 4 partite nel weekend”. 

BRINDISI – Un'ovazione vera e propria. Quando Stefan Fransson ha fatto il nome di Flavia Pennetta durante la presentazione, i presenti a Palazzo Nervegna (suggestiva sede del Comune di Brindisi) hanno risposto con un fragoroso applauso. Che è diventato delusione e incredulità quando lo stesso Fransson ha rivelato che le due singolariste dell'Italia saranno Sara Errani e Camila Giorgi. “Ho effettuato la scelta che ritengo più corretta per la prima giornata” ha detto Corrado Barazzutti, lasciando intendere che domenica cambierà qualcosa. Alla terza domanda sull'argomento, effettuata da giornalisti locali, non così avvezzi al tennis, la stessa Pennetta ha preso il microfono per porre fine al bombardamento. C'è una strategia, è chiaro. Nei giorni scorsi avevamo ipotizzato che sarebbe stato sensato evitare Serena Williams alla Errani. Il capitano azzurro ha effettuato il ragionamento opposto: l'impressione è che voglia far giocare Errani e Pennetta contro la numero 2 americana, Lauren Davis, “sacrificando” la Errani contro Serena in avvio di seconda giornata. Ovviamente non l'ha detto e soltanto domenica mattina sapremo. Di certo fa un po' sensazione vedere Flavia fuori dalle “titolari” nella sua Brindisi, nel circolo dove è cresciuta, per un evento di cui è stata il traino promozionale, forse ancor più di Serena Williams. Ma chi vive il tennis sa che un weekend è lungo e possono succedere tante cose. E non è affatto escluso che la brindisina possa dire la sua, peraltro in modo decisivo. Quando si affronta un “One Woman Team” come quello americano bisogna fare delle scelte. Su questo, Barazzutti è stato più esplicito: “Sono tutti punti difficili, ma dobbiamo focalizzarci sulla numero 2 americana. E l'assenza di Venus Williams è un bene, soprattutto per il doppio”. Contro Lauren Davis, scelta a sorpresa (ma non troppo) di Mary Joe Fernandez, vuole mandare in campo le giocatrici che offrono più garanzie (Errani e Pennetta, appunto), provando il jolly impazzito Camila Giorgi nella prima giornata. Sarà proprio la Giorgi, opposta a Serena, a inaugurare il programma (si parte alle 13, diretta su Rai Sport 1).


L'ENTUSIASMO DI BRINDISI

“Come si batte Serena Williams? Non so. Io proverò a fare il mio gioco, poi si vedrà” ha sintetizzato la Giorgi, prima che dal pubblico si alzasse una voce “Devi farla muovere”. E' stato l'ultimo atto della cerimonia-sorteggio che ha mostrato – più di quanto si vedrà sul campo – la desuetudine di Brindisi ad accogliere eventi di questa portata. E' venuta in mente la vecchia trasmissione Mediaset “Stranamore”, condotta prima ad Alberto Castagna e poi da Emanuela Folliero. La ricordate? Quando il pullman girava per le città del nord era pressochè ignorato, mentre nel meridione si scatenava un entusiasmo collettivo. E fuori da Palazzo Nervegna c'erano pattuglie della Polizia Municipale e dei Carabinieri, oltre a tanti curiosi che volevano vedere Serena Williams. Lei è parsa tranquilla, sorridente e rilassata. Non aveva molta voglia di parlare con i giornalisti: lo si capisce quando dà risposte che sanno di presa in giro. Quando il cronista di Associated Press, unico angolofono presente, le ha chiesto le sensazioni sulla terra battuta, ha detto che “adora” giocarci ed è sempre felice quando arriva la stagione sul rosso. Una mezza verità, giacchè è la superficie dove ha vinto meno. E dove è certamente più vulnerabile. Più che la superficie, tuttavia, potrebbe essere danneggiata dallo scarso allenamento. Dopo il successo a Miami si è dedicata a tutt'altro: prima si è recata in Virginia per inaugurare il Centro Tennis nel Golf Club di proprietà del suo amico Donald Trump, poi ha organizzato il consueto “Williams Invitational”. Nessuna traccia di allenamenti sul rosso, almeno nella vetrina onnivora di Twitter.


SERENA SHOW

Serena è arrivata a Brindisi soltanto giovedì. L'Aeroporto del Salento, piccolo ma accogliente, è andato in subbuglio. C'erano due macchine ad aspettarla, con bagagliaio già aperto. In una è salita lei, l'altra le ha fatto da scorta. Manco fosse un politico. Serena si è pesentata con un paio di fuseaux azzurri, un paio di collaboratori e il suo adorato cagnolino, munito addirittura di cravatta. I fotografi l'hanno presa d'assalto, ma lei c'è troppo abituata per scomporsi. Si pensava che dall'aeroporto fosse andata a riposarsi presso la Tenuta Moreno, lussuosa sede dove alloggia il team americano, invece si è recata direttamente al Circolo Tennis Brindisi per saggiare il terreno di gioco. Allenamento leggero, prima in singolare e poi per il doppio. Perchè c'è la diffusa sensazione che questa partita – salvo cataclismi – arriverà sul 2-2. Serena ha condiviso il campo con Christina McHale, mentre dall'altra parte c'erano Lauren Davis ed Alison Riske. Una buona indicazione in vista dell'eventuale match decisivo. Uscita dal campo, ha schivato i bambini e le loro palline giganti in cerca di autografi. “Subito dopo Miami ho iniziato a lavorare su terra perchè la stagione sta per iniziare. Così mi sono allenata e sono pronta per questo evento. La terra è la mia migliore superficie perchè non devo fare le cose di fretta, c'è un po' più di tempo per colpire la palla. Giocare tre partite? Nessun problema. Sono pronta a giocarne due, tre, anche quattro”. L'impressione è che dipenderà tutto da lei. Non è un bella sensazione, ma per un paio di giorni dovremo conviverci.

FED CUP – PLAY-OFF WORLD GROUP I
ITALIA – USA

Camila Giorgi (ITA) vs. Serena Williams (USA)
Sara Errani (ITA) vs. Lauren Davis (USA)