Il risultato, uno a uno, è il frutto della
vittoria di Francesca Schiavone su Kirsten Flipkens e della
sconfitta
di Flavia Pennetta, dolorante al polso sinistro, contro Justine
Henin,
numero due del mondo
Il risultato, uno a uno, è il frutto della
vittoria di Francesca Schiavone su Kirsten Flipkens e della
sconfitta
di Flavia Pennetta, dolorante al polso sinistro, contro Justine
Henin,
numero due del mondo. La Fed Cup si decide oggi con i due
singolari
al via già alle 14, se poi il risultato non dovesse schiodarsi dal
pareggio
entrerebbe in scena il doppio decisivo
Dal nostro inviato a Charleroi Enzo
Anderloni
“E’ andata come doveva andare.
Anche meglio”. Così il capitano azzurro Corrado
Barazzutti ha commentato
a fine giornata l’1-1 di apertura tra Belgio e Italia nella finalissima
di Fed Cup 2006.
In effetti se alla vigilia del match si
pensava che Francesca Schiavone e Flavia Pennetta partissero
nettamente
favorite contro Kirsten Flipkens, n°2 belga, e che invece dura la vita
sarebbe stata contro la n°2 del mondo Justine Henin, il pronostico spesso
smentito nelle gare a squadre, ha trovato stavolta conferma.
Sul duro campo in decoturf, stile Us Open
( “ma più veloce, con un rimbalzo decisamente più
basso” ha spiegato
la Schiavone), Francesca ha fatto letteralmente a pezzi la povera
Flipkens, che lo speaker dello Spiroudome di Charleroi ha mandato in campo
con un urlo di incitamento e con la grande responsabilità di portare a
casa un punto decisivo.
I
quasi 7.000 spettatori tinti di giallo, rosso e nero sono esplosi nei loro
applausi sintetici (in tribuna sono stati distribuiti migliaia di salamotti
gonfiabili che sbattuti uno contro l’altro provocano un fragore
incredibile)
e incoraggiamenti quel tanto che bastava per dare la carica giusta a
“Leonessa”
Schiavone, che ha così dimenticato eventuali apprensioni della
vigilia
e preso letteralmente a pallate l’avversaria che dopo neanche 50 minuti
era sotto 6-1 5-0. Poi Francesca ha rifiatato, Kirsten ha cercato di limitare
la figuraccia e, sempre incoraggiatissima, è risalita sino a 3-5. giusto
per dare un brivido al match e per risvegliare forse nell’azzurra un
pizzico
di tensione, legato al dovere di portare a casa l’incontro a tutti i
costi.
Un attimo dopo, ritrovata la giusta concentrazione,
il match si chiudeva 6-1 6-3. Il pugno stretto vittorioso di Francesca
sanciva un punto importantissimo e l’abbraccio commosso in tribuna
con papà Francesco e mamma Luiscita (dopo quello con tutta la squadra)
liberava la nostra numero uno da quello che poteva essere un momento delicato,
l’urgenza di rompere il ghiaccio e lanciare l’Italia verso la prima,
storica Fed Cup.
La missione è stata compiuta egregiamente
e adesso il suo obbiettivo è la Henin. Dopo questa prova di forza
della Schiavone, il match tra le numero uno, in programma alle 14.00, si
annuncia rovente.
La campionessa belga ha confermato contro
Flavia Pennetta di essere una fuoriclasse, ma questo non le ha ugualmente
consentito di giocare un match tranquillo come quello della Schiavone.
La nostra bravissima (e bellissima nel
completino azzurro di Sergio Tacchini con la scritta Italia sulla schiena)
Flavia, nonostante il polso sinistro infortunato e fasciato, ha dimostrato
di poter giocare alla pari con la belga. Nel primo set è addirittura
partita
a razzo, 3-0, prima di subire il recupero dell’avversaria e cedere la
partita 6-4. Nel secondo non si è affatto arresa, anzi ha ripreso il
comando
delle operazioni, imponendo il suo ritmo e arrivando a condurre per 5-2,
0-30 sul servizio della n° 2 del mondo.
“Justine Henin è una campionessa: nei
momenti decisivi fa sempre la cosa giusta” ha spiegato poi la nostra
giocatrice.,
rimontata e superata fino al 7-5 finale. “Io sono un po’ arrabbiata
perché
sul 5-3 ho giocato davvero un brutto game di servizio. Però se considero
che non giocavo una partita dal torneo di Montreal a metà agosto e che
ho ripreso a giocare il rovescio a due mani solo venerdì scorso, mi
considero
soddisfatta. Sento di avere giocato un buon match, di non aver sfigurato
affatto”.
A rincuorarla c’era a bordocampo Carlos
Moya, il bel fidanzato, che sconfitto ieri da Filippo Volandri nei quarti
di finale del torneo di Bucarest, è immediatamente volato a
Charleroi
a sostenere la sua Flavia. Accanto a lui in tribuna i probabili futuri
suoceri, Oronzo e Concita e il coloratissimo gruppo di tifosi del Ct Pisticci.
Soddisfatto della sua “Penna” è apparso
anche il capitano Barazzutti: nonostante l’ampia fasciatura gonfia
di ghiaccio che l’ha accompagnata in conferenza stampa, è pronta a
giocare
anche la partita importantissima contro la Flipkens. E magari persino il
successivo doppio.
Il team delle ragazze italiane è disposto
a tutto pur di portare a casa per la prima volta questa Davis al femminile
che di nome fa Fed Cup.
I risultati
Belgio Italia 1-1
Schiavone b. Flipkens 6-1 6-3
Henin b. Pennetta 6-4 7-5
I prossimi match
Ore 14.00
Henin – Schiavone
A seguire
Flipkens –Pennetta
A seguire l’eventuale doppio.
Le formazioni dovranno essere comunicate
entro 15 minuti dalla fine dell’ultimo singolare
La Fed Cup giorno per giorno
Ve
nerdì
15 settembre – la vigilia
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