da Cagliari, Guido Monaco – foto Ray Giubilo
Una pioggia torrenziale ha accolto il mio arrivo a Cagliari. In effetti solo la pioggia sembra poter, se non altro ritardare, quello che sarebbe il quarto titolo delle ragazze italiane in Fed Cup. Una vittoria annunciata, che rischia di guastare l'atmosfera da grande evento che si respira in città e nel circolo del presidente federale Binaghi.
L'ITF, organizzatrice dell'evento e la WTA ce l'hanno messa tutta per creare questa assurda situazione,che dall'anno prossimo non si ripetera'. La concomitanza con il ricco (di soldi e punti) Master "B" di Sofia, ha tolto di mezzo le 3 giocatrici russe che avrebbero dovuto comporre l'ossatura della squadra avversaria. Con Kirilenko, Vesnina e Pavlyuchenkova assenti, Sharapova e Makarova infortunate o quasi, a Kuznetsova non è piaciuta l'idea di fare da ruota di scorta.Dunque il padre-padrone del tennis russo Tarpishev ha dovuto ripiegare su una formazione improvvisata che, almeno sulla carta, non sembra in grado di creare problemi seri all'Italia.
Italia al completo, forte, esperta e consapevole. Con il vantaggio ulteriore di giocare in casa sull'amata terra. Si inizia domani alle 12,30 con Vinci opposta a Panova, giocatrice numero 12 di Russia e 136 del mondo, esordiente in Fed Cup. Un buon 2012 l'aveva proiettata nella top 100 grazie a risultati significativi in particolare sulla terra, vedi le 2 vittorie su Karin Knapp. A seguire Sara Errani sarà opposta alla giovanissima (classe '95) Irina Khromacheva. Un passato da junior di tutto rispetto l'ha portata in cima al ranking ITF a soli 16 anni. Poi un promettente esordio l'anno scorso nel circuito maggiore,non confermato però quest'anno. "Rimbalzata" indietro,oltre la 200esima posizione, la talentuosa mancina ha già mostrato buone attidudini anche in doppio.
Basterà? Non credo, ma se domani per miracolo dovesse finire 1 a 1 forse sarebbe meglio per tutti. Si arriverebbe a Domenica con un po' di pathos e magari potremmo vedere le sfortunate Kleybanova e Knapp buttate nella mischia a giocarsi qualcosa di grande. Solo così,questa finale potrà forse non essere vissuta e ricordata con l'ombra delle assenze illustri. Se lo meriterebbe il nostro tennis e le nostre straordinarie ragazze. In attesa di vivere una finale in Italia, contro gli Usa di Serena Williams o una Russia vera, accontentiamoci e prepariamoci a festeggiare, pioggia permettendo…