Fognini-Bolelli vincono un “vero” match di Davis e ci portano a un passo dai quarti. Bolelli il migliore, Cilic il peggiore. E contro Seppi sarà più stanco….
Simone Bolelli e Fabio Fognini ci hanno regalato un punto fondamentale
(La foto in home page è di Costantini – FIT)
Di Riccardo Bisti – 3 febbraio 2013
“A un certo punto non era più tennis, ma era soltanto casino, voglia di vincere, lotta, lotta, lotta”. Le parole di Simone Bolelli vibrano e danno ossigeno a un’Italia finalmente protagonista, e poco importa se qualche centinaio di chilometri più a nord, al Palaexpo di Ginevra, svizzeri e cechi hanno giocato il doppio più lungo nella storia della Davis. L’Italia è avanti 2-1 sulla Croazia e manca pochissimo per festeggiare un piazzamento nel quarti, risultato che manca dal 1998 (quando ci spingemmo addirittura in finale). Fognini-Bolelli hanno superato Cilic-Dodig in un match paradossale. I nostri fanno coppia fissa e i risultati sono dalla loro parte, eppure il doppio “classico” lo hanno giocato i croati, cercando di prendere sempre la rete. Agli azzurri piace anche menare da fondocampo. Quando Fognini ha giocato un pessimo turno di battuta nell’ottavo game, garantendo alla Croazia di chiudere il primo set, qualche brivido ha attraversato la schiena degli appassionati. “Vuoi vedere che si sciolgono sul più bello?”. Invece hanno ripreso da dove erano rimasti: dalla semifinale in Australia e un set strappato ai gemelli Bryan. Gli azzurri hanno dominato secondo e terzo set, e tutto faceva pensare a una facile chiusura. Ma in Davis non si può dare nulla per scontato: prima rischiamo di andare un break sotto, poi voliamo 4-2 e sembra finita. Invece Bolelli gioca il peggior game in battuta e rimette in pista i croati che – storditi – avevano pure cambiato posizione, spedendo Cilic a rispondere a sinistra. Il set arrivava al tie-break, ed era un’altalena di emozioni durata quasi 20 minuti.
Si sono alternate la speranza di quattro matchpoint sciupati e la paura di due setpoint annullati grazie ad altrettanti servizi di Bolelli, sempre molto lucido. E’ stato il migliore in campo, forse galvanizzato da maglietta e cappellino….con il logo di un teschio. Il punto decisivo l’ha firmato Fognini: dopo quattro tentativi mandati a monte, bisognava trovare la soluzione. Fabio c’è riuscito, tirando un ace che vale tantissimo. Nei match di primo turno del 2012, tutte le squadre che si sono aggiudicate il doppio hanno poi vinto la serie. Fognini si è rifiutato di dare percentuali, ammettendo l’importanza del “passettino” in doppio, allora lo facciamo noi: in questo momento, gli azzurri hanno almeno l’80% di probabilità. Seppi scenderà in campo molto più fresco di Cilic e lo ha battuto poche settimane fa in Australia. Il croato ha anche il pessimo ricordo dell’anno scorso: nella trasferta in Argentina battè David Nalbandian in cinque set, giocò un doppio massacrante e nell’ultima giornata Del Potro ne raccolse i cocci. Ok: Lorenzi non è Nalbandian e Seppi non è Del Potro, ma Cilic è lo stesso e la fatica dovrà inevitabilmente farsi sentire. Sull’eventuale 2-2 entrerebbero in ballo altri fattori, ma ad oggi – toccando ferro – lo scenario più probabile è un 3-1 per l’Italia, comprensivo di biglietto aereo per il Canada.
“Credo di aver giocato una buona partita – ha chiosato Fognini nel post-match – fisicamente sto bene anche se sono un po’ stanco. Ma c’è tutto il tempo per recuperare, sperando che Seppi chiuda la pratica. Il nostro segreto? Stiamo bene in campo e fuori. Abbiamo un’obiettivo comune, giochiamo per vincere e migliorare la classifica. L’Italia ha portato due donne in cima al ranking, possiamo fare qualcosa di buono anche noi”. Dopo aver elogiato il doppio, Barazzutti si è sbilanciato: “Credo che Seppi abbia molte chance di battere Cilic. Le partite vanno giocate, ma il croato sarà più stanco”. I croati sono delusi, con Dodig quasi in lacrime. Cilic dispensa parole di circostanza: “Questo weekend mi servirà per capire se sono in grado di giocare tre giorni di fila sulla lunga distanza. Il precedente di Melbourne contro Seppi non conterà: sarebbe stato diverso se mi avesse battuto nettamente”. Il capitano Zeljko Krajan mantiene l’ottimismo e sfodera una frase banale ma degna del personaggio: “Dobbiamo vincere due incontri anziché uno: io sono fiducioso che si possa fare”. Non potrebbe dire altrimenti.
COPPA DAVIS 2013 – WORLD GROUP
CANADA- SPAGNA 2-0
Milos Raonic b. Albert Ramos 6-7 6-4 6-4 6-4
Frank Dancevic b. Marcel Granollers 6-1 6-2 6-2
ITALIA – CROAZIA 2-1
Marin Cilic b. Paolo Lorenzi 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2
Andreas Seppi b. Ivan Dodig 6-2 6-7 6-4 6-4
Fabio Fognini-Simone Bolelli b. Ivan Dodig-Marin Cilic 3-6 6-1 6-3 7-6
BELGIO – SERBIA 0-3
Viktor Troicki b. David Goffin 1-6 3-6 7-6 6-4 6-4
Novak Djokovic b. Olivier Rochus 6-3 6-2 6-2
Viktor Troicki-Nenad Zimonjic b. Ruben Bemelmans-Steve Darcis 6-4 6-4 5-7 6-4
STATI UNITI – BRASILE 2-0
Sam Querrey b. Thomaz Bellucci 6-3 6-4 6-4
John Isner b. Thiago Alves 6-3 7-6 6-3
FRANCIA – ISRAELE 3-0
Jo Wilfried Tsonga b. Amir Weintraub 6-3 6-3 4-6 7-5
Richard Gasquet b. Dudi Sela 6-3 6-2 6-2
Julien Benneteau-Michael Llodra b. Jonathan Erlich-Dudi Sela 7-6 6-1 6-0
ARGENTINA – GERMANIA 3-0
Carlos Berlocq b. Philipp Kohlschreiber 3-6 7-5 2-6 6-4 4-5 rit.
Juan Monaco b. Florian Mayer 6-7 6-3 6-3 6-4
David Nalbandian-Horacio Zeballos b. Cristopher Kas-Tobias Kamke 6-1 6-4 5-7 6-2
KAZAKISTAN – AUSTRIA 2-1
Andrey Golubev b. Andreas Haider Maurer 7-6 6-3 7-6
Evgeny Korolev b. Jurgen Melzer 7-6 6-3 6-2
Julian Knowle-Alexander Peya b. Andrey Golubev-Yuri Schukin 7-6 6-3 7-6
SVIZZERA – REPUBBLICA CECA 1-2
Stanislas Wawrinka b. Lukas Rosol 6-4 6-3 6-4
Tomas Berdych b. Henri Laaksonen 6-3 6-2 6-7 6-1
Tomas Berdych-Lukas Rosol b. Stanislas Wawrinka-Marco Chiudinelli 6-4 5-7 6-4 6-7 24-22
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