Schiavone e Pennetta vincono i singolari contro Stosur e Groth, completano l’opera Vinci ed Errani nel doppio: 4-1 e turno passato…

di Andrea Nizzero – foto Getty Images

 

Siamo in semifinale. Le nostre ragazze di Fed Cup ci sorprendono ancora una volta, battendo agli antipodi l’Australia di Samantha Stosur per 4 a 1.

Siamo sorpresi, ma non dovremmo: da Flavia, Francesca e da tutta la squadra azzurra ormai dovremmo attenderci risultati di questo tipo, diventati ormai una regola. Invece, per fortuna, non riusciamo proprio a farci l’abitudine.

Questo successo, costruito sulle vittorie della Schiavone sulla Stosur per 7-6(1) 3-6 7-5 e della Pennetta sulla Groth per 6-3 6-2, vale più di un primo turno. Affrontare sul veloce l’Australia, squadra mai battuta nei cinque precedenti, era un impegno che avrebbe impensierito qualunque formazione. In Tasmania la nostra squadra ha legittimato la prima posizione mondiale e la carica di due volte campione del mondo con una vittoria piena, e sempre più consapevole della propria forza attende ora la vincente tra Francia e Russia.

 

Una domenica trionfale, aperta dall’incontro tra Francesca Schiavone e Samantha Stosur, le numero 1 delle due formazioni e ultime finaliste del Roland Garros. Un match emozionante concluso al dodicesimo gioco del terzo set, che conferma le doti della nostra campionessa ma al contempo evidenzia i cronici problemi di gestione della pressione da parte della Stosur, ancora sconfitta al terzo set davanti al proprio pubblico.

In un primo set all’insegna dell’equilibrio, il primo scossone è arrivato sul 4 pari quando la Schiavone si è ritrovata a fronteggiare due palle break consecutive. Dopo averle salvate con gli oramai consueti coraggio e brillantezza (altre due cose a cui speriamo di non fare mai l’abitudine), nel game successivo è stata lei ad avere due palle break per chiudere il set. Questa volta è brava Sam, e il tie break a cui si arriva due giochi più tardi sembra la conclusione più adeguata. Ma l’equilibrio su cui ha vissuto il match fin lì viene spazzato via dalla Schiavo, che gioca in modo impeccabile e chiude per 7 punti a 1.

Come successo sabato, nel secondo set Francesca si infila in un passaggio a vuoto che rischia di compromettere parziale e partita. Nel quarto game regala infatti il break all’australiana, che questa volta non trema e rimette in parità l’incontro, chiudendo il secondo parziale per 6-3 dopo una breve sospensione per pioggia.

Forse memore della brutta esperienza della prima giornata, la Schiavone si aggrappa con le unghie a un match che a quel punto le stava sfuggendo di mano. Sull’1-1 riesce a salvare 5 palle break, peraltro con la grande collaborazione dell’avversaria, tesa e fallosa come spesso le accade nei punti importanti. Francesca ne trae comunque fiducia e soprattutto tranquillità, in quel momento elementi entrambi essenziali. E’ probabilmente la vera svolta non solo della partita, ma dell’intero spareggio. Le prime tre palle match, di cui due consecutive, arrivano sul 5-4, servizio Stosur. Questa volta è Sam a rifiutare la sconfitta, si salva. Non ci riuscirà due game più tardi, quando al quinto match point una solida risposta della Schiavone la costringe all’errore.

Non era difficile prevedere che la milanese sarebbe scesa in campo con il desiderio di cancellare la sconfitta di ieri. Ci riesce con l’efficacia di un colpo di spugna sulla lavagna.

 

Dopo la vittoria della sua compagna, Flavia scende in campo decisa a chiudere la pratica il prima possibile. Detto fatto: siamo in semifinale 66 minuti più tardi, quelli serviti a regolare Jarmila Groth per 6-3 6-2, in un incontro che ha dato l’impressione di poter diventare equilibrato solo quando Flavia ha smarrito il break di vantaggio, sul 4-1 nel primo set. La debuttante australiana è riuscita ad avvicinarsi fino al 4-3, dopodichè il match è tornato stabilmente nelle mani della brindisina. Undicesimo successo consecutivo nei singolari di Fed Cup per Flavia, una splendida macchina vincente che ci regala l’accesso al penultimo atto della competizione.

 

Il successo in doppio di Sara Errani e Robertina Vinci (ancora imbattuta in Fed Cup) su Rodionova-Stubbs (2-6 7-6(1) 6-4), con il piccolo brivido e l’ulteriore soddisfazione di un match point salvato, non è altro che “the icing on the cake”.

Il 16 e il 17 aprile le due volte campionesse in carica affronteranno una tra Francia e Russia. Per allora, forse, avremo realizzato che sono gli avversari a doversi preoccupare di noi. Non viceversa.

 

ITALIA B. AUSTRALIA 4-1

Groth b. Schiavone 6-7(4) 6-3 6-3

Pennetta b. Stosur 7-6(5) 6-7(5) 6-4

Schiavone b. Stosur 7-6(1) 3-6 7-5

Pennetta b. Groth 6-3 6-2

Errani/Vinci b. Rodionova/Stubbs 2-6 7-6(1) 6-4

 


 


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