La rabbia di Francesca Schiavone
Di Riccardo Bisti – 21 aprile 2012
Le speranze di vincere in Repubblica Ceca passavano dal match tra Francesca Schiavone e Lucie Safarova. E’ vero che l’azzurra non ci aveva mai vinto lontano dalla terra battuta, ma era pur sempre la numero 1 d’Italia contro la numero 2 ceca, giocatrice talentuosa ma dai precisi limiti caratteriali. Niente da fare: sin dai primi scambi si è capito che non era aria. Subito avanti di un break, la Safarova è arrivata fino al 5-4 e servizio. A quel punto ha avuto l’unico passaggio a vuoto, consentendo alla Schiavone di rimettere in piedi il set e addirittura di avere tre setpoint. “Dal 3-5 al 6-5 ho espresso un grande tennis, in certi momenti mi sono sentita di nuovo competitiva” ha detto la Schiavone. Sul più bello, tuttavia, non è riuscita a chiudere: ha avuto tre setpoint sul 6-5 (due consecutivi), ma lì è stata brava la Safarova, spinta dai 5.000 della CEZ Arena, impianto sempre più maledetto per il nostro tennis. Il tie-break è stato un monologo, così come il secondo set che ha fissato il punteggio sul 7-6 6-1. Nel secondo set, la “Schiavo” ha anche avuto un problema alla schiena. “Ma non è niente di serio, abbiamo subito risolto”. Con il match già in salita, e sotto gli occhi del presidente Angelo Binaghi, presente in prima fila, sono scese in campo Sara Errani e Petra Kvitova. Si sperava che la lungagnona ceca fosse ancora in convalescenza, o comunque lontana dalla forma migliore, ma la superficie veloce di Ostrava l’ha aiutata parecchio. “Sarita” ha fatto la sua partita, con grinta e coraggio, ma oltre a essere inferiore è stata penalizzata da un campo rapidissimo che trasformava in vincenti quasi tutti i lungolinea della Kvitova. Eppure ha avuto le sue chance: sul 4-4 nel primo set ha avuto un paio di palle break che l’avrebbero mandata a servire sul 5-4. Nel secondo è partita bene, strappando il servizio alla Kvitova in apertura. Ha resistito fino al 3-1, poi la strabordanza della ceca è venuta fuori, con cinque giochi consecutivi che hanno sigillato il 6-4 6-3 finale. E’ stata una partita molto simile a quella dell’Australian Open: anche allora la Errani aveva un break di vantaggio nel secondo salvo poi perdere gli ultimi cinque giochi.
Il match è compromesso. Si sta sviluppando come Russia-Italia dell’anno scorso, con le nostre incapaci di impensierire le avversarie. Allora avevamo l’alibi delle assenze di Schiavone e Pennetta, mentre stavolta ci siamo presentati con la migliore formazione. Su un campo così veloce la Kvitova è inavvicinabile, mentre la Safarova eleva parecchio il suo rendimento. Per vincere un incontro del genere avremmo avuto bisogno di una Schiavone e una Pennetta al 100%. Non è andata così, ed anche la collocazione in calendario non ci ha dato una mano. Giocare indoor nel pieno della stagione sulla terra battuta non è facile, soprattutto per chi chiede tanto a questo periodo. E’ proprio il caso delle italiane, le cui chance di andare in finale di Fed Cup sono ridotte al lumicino. Corrado Barazzutti dice che lotteremo fino all’ultima palla e difende la prestazione delle sue giocatrici: “I punteggi sono stati piuttosto netti, ma se andiamo a vedere l’andamento c’è stato abbastanza equilibrio”. Può anche avere ragione, ma i fatti dicono che la Repubblica Ceca è avanti 2-0 e non si vede come l’Italia possa sovvertire il pronostico. Intanto vedremo se nel primo singolare di domenica continuerà a dare fiducia alla Schiavone oppure punterà su una tra Vinci e Pennetta (quest’ultima ha seguito i match dalla panchina con la tuta del Circolo Canottieri Aniene). Potrebbe essere un’idea, con una Schiavone così in difficoltà.
FED CUP 2012, SEMIFINALI
REPUBBLICA CECA – ITALIA (Ostrava, sintetico indoor) 2-0
Lucie Safarova b. Francesca Schiavone 7-6 6-1
Petra Kvitova b. Sara Errani 6-4 6-3
Petra Kvitova vs. Francesca Schiavone
Lucie Safarova vs. Sara Errani
Hradecka / Hlavackova vs. Vinci / Errani
RUSSIA – SERBIA (Mosca, terra indoor) 1-1
Jelena Jankovic b. Anastasia Pavlyuchenkova 6-4 6-3
Svetlana Kuznetsova b. Ana Ivanovic 6-2 2-6 6-4
Anastasia Pavlyuchenkova vs. Ana Ivanovic
Svetlana Kuznetsova vs. Jelena Jankovic
Kirilenko / Vesnina vs. Jovanovski / Krunic
Italia, niente da fare
Safarova e Kvitova non lasciano nemmeno un set a Schiavone ed Errani, portando la Rep. Ceca sul 2-0. Rimpianti solo per il primo set della Schiavone. DI RICCARDO BISTI