Andreas Seppi risolve con grande facilità il match contro la wild card Brydan Klein, e sfiderà il baby terribile Borna Coric al secondo turno. Eliminato invece Luca Vanni. All’esordio a Wimbledon, l’aretino strappa il primo set a James Ward, ma non basta.Doveva essere una formalità e così è stato. Andreas Seppi è troppo esperto per lasciarsi sorprendere da favorito al primo turno di uno Slam, ancor di più sull’erba, dove ha dimostrato di poter giocare il suo miglior tennis. Una rapida sintesi del 6-3 6-2 6-2 rifilato alla wild card britannica Brydan Klein, ex baby prodigio che vinse gli Australian Open juniores, ma fra i ‘pro’ non è mai riuscito a raggiungere i primi 100 del mondo. A 25 anni, dopo essersi lasciato alle spalle una squalifica di sei mesi per insulti razziali nei confronti del sudafricano Raaven Klaasen, e aver abbandonato da un paio di stagioni la nazionalità australiana, ci sta provando con la sua nuova bandiera, anche se sembra ancora acerbo. Si è meritato la wild card nell’anno più difficile, quello in cui è stato introdotto proprio il comportamento nei criteri per l’eleggibilità, ma all’esordio ai Championships non è parso all’altezza della situazione. In pratica, c’è stata partita solo fino al 3-3 del primo set, poi Seppi ha cambiato passo e non si è mai lasciato avvicinare, giocando sempre col piede sull’acceleratore. Va detto che la situazione l’ha aiutato, ma le premesse sono buonissime: sull’erba l’azzurro deve provare a spingere quando può e stare molto attento a non regalare, esattamente quello che ha fatto. Dicono tutto le statistiche: appena 11 errori in tre set e solo due game di servizio in cui l’avversario è arrivato a 30. Insomma, tanto Seppi e poco Klein, che ha provato un po’ di tutto, pure il serve&volley, ma semplicemente ne aveva molto meno dell’azzurro. Interessante anche la durata: 1 ora e 22 minuti. Poco, pochissimo in relazione alle 3 ore e 55 minuti che sono servite a Borna Coric per avere la meglio su Sergiy Stakhovsky nella maratona di giornata, chiusa 9-7 al quinto dal giovane talento croato. A 18 anni certe fatiche si accusano meno, ma per Seppi sarà indubbiamente un vantaggio.
 
VANNI ILLUDE, MA VINCE WARD
Per una wild card britannica che perde, ce n’è una che vince, James Ward, purtroppo a spese di un giocatore italiano. A cadere è stato Luca Vanni, che all’esordio a Wimbledon ha disputato un buon primo set e illuso di potercela fare, ma all’inizio del secondo è andato sotto e non è più riuscito a far partita pari. Il punteggio dice 6-7 6-2 6-4 6-3 e riassume bene il match. Primo set tirato, con pochi scambi e senza palle-break, favorevole al giocatore che si è fatto trovare pronto nel tie-break. Vanni l’ha aperto scappando 3-0 e poi ha difeso il vantaggio con tanto servizio e un’attenzione esemplare, al cospetto di un avversario che, malgrado la classifica non lo evidenzi, ha molta più esperienza di lui, in generale e soprattutto sull’erba. Ward la conosce come i muri di casa sua, ‘Lucone’ invece le sue prime scarpe da erba le ha indossate solo tre settimane fa. Nel primo game del secondo set è successo quello che non doveva succedere: Ward ha siglato il primo break e preso in mano le redini dell’incontro, facendo un passo avanti e iniziando a far valere la legge del più forte, o forse del più motivato. Alla vigilia stava piangendo un sorteggio durissimo contro David Ferrer, invece gli è piovuta dal cielo la chance di sfidare un giocatore alla ‘prima’ all’All England Club, e non se l’è lasciata sfuggire prendendosi un pizzico di gloria nello Slam di casa, dove solo una volta aveva superato il primo round. Nel terzo e nel quarto gli è bastato un break per set, difeso salvando complessivamente cinque palle-break per chiudere l’incontro col servizio immacolato, quando due doppi falli e un diritto a metà rete di Vanni gli hanno levato il problema emotivo di dover servire per guadagnarsi il secondo turno. Rimane comunque una delle esperienze più importanti nella carriera di Vanni, che nel 2014 di questi giorni faceva la spola fra il Futures di Busto Arsizio e un Open nazionale a un’ottantina di chilometri di distanza, giusto per racimolare qualche soldo in più. Stavolta, quando dopo la sconfitta è rientrato negli spogliatoi, sulla porta ci ha trovato lo stemma del più importante torneo del mondo. Come prima volta può anche bastare così.
 
WIMBLEDON – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Brydan Klein (GBR) 6-3 6-2 6-2
James Ward (GBR) b. Luca Vanni (ITA) 6-7 6-2 6-4 6-3