GENOVA – Le vittorie normalizzano. E' l'impressione che si avverte alla vigilia di Italia-Francia, primo turno della Fed Cup 2015. C'è l'ovvia tensione prima di una sfida importante, ma al 105 Stadium di Genova non c'è frenesia. Con i suoi quattro titoli negli ultimi otto anni, l'Italia non ha nulla da dimostrare. Tutto è filato via tranquillo, senza intoppi, con Corrado Barazzutti che ha informato le ragazze delle sue scelte “Tra mercoledì e giovedì”, come ha informato in conferenza stampa. Il capitano azzurro ha smentito che la scelta della seconda singolarista, unico dubbio sugli schieramenti, sia stata più complicata che in altre circostanze. Giocherà Camila Giorgi, che in questi giorni ha prestato grande attenzione al servizio, croce e delizia del suo tennis bum-bum. L'italoargentina è stata preferita a Roberta Vinci e Karin Knapp, che pure avevano le giuste credenziali per sperare. La Vinci per l'esperienza, la Knapp perchè conosce bene la terra battuta ed è l'unica ad aver già giocato su questo campo, anche se in condizioni ben diverse, nelle finali di Serie A1. Roberta sembrava un po' corrucciata, anche se non ha pronunciato una sola parola fuori posto. Quando hanno stimolato sia lei che la Knapp su un possibile dualismo per un posto in singolare, ha tagliato corto. “Quando mi alleno non penso a fare meglio delle mie compagne, a 'superarle' o cose del genere. Io sono qui a disposizione del capitano. Ha scelto la Giorgi ed è giusto così”. L'esperienza gioca a suo favore, ma lo stato di forma ed anche la classifica WTA fanno preferire Camila Giorgi, parsa un filino più sciolta e a suo agio rispetto a qualche tempo fa. La Giorgi giocherà nel secondo singolare contro Alize Cornet, contro cui ha sostenuto tre battaglie nel 2014. Ha vinto l'unico su terra battuta (Strasburgo), ma non conta granchè. Così come non contano i due successi della francese a Melbourne e Katowice. “Lei è una giocatrice normale, ma io penso solo a me. Ciò che conta sarà il mio rendimento”. Fedele e coerente al suo modo di intendere il tennis.
TRADIZIONE E FUTURO
Pochi accenni anche al doping, argomento tirato in ballo un paio di giorni fa da Sergio Giorgi in un intervista con Claudio Paglieri per il Secolo XIX, il più importante quotidiano della zona. A una domanda sui controlli antidoping, il suo virgolettato diceva: «Sono ridicoli, inutili. L’unica soluzione è lasciare il doping libero, la gente deve essere libera di drogarsi, se vuole. Io non permetterei mai che Camila lo facesse perché il doping ti distrugge, e nella vita non c’è solo il tennis, è importante stare bene dopo» Frasi che hanno avuto risonanza anche nella stampa internazionale. L'argomento è stato proposto al team azzurro, e l'unica a rispondere è stata la Errani. “Fosse per me, nessuna legalizzazione. Sanzionerei con la squalifica a vita chi risulta positivo. E' l'unico modo per debellare il problema”. E' finita lì, anche perchè non è questa la sede per parlarne. Ci sono le francesi da affrontare ed è sempre una sfida sentita, di tradizione. Vuoi perchè le abbiamo battute tre volte negli ultimi anni, e per loro sono sempre state batoste, vuoi perchè ci sarà una bella cornice di pubblico e diversi spettatori francesi, non soltanto i parenti della Cornet. (“Verranno da Nizza, è qui vicina, ci sarà tutta la mia famiglia”), ma anche i tifosi organizzati. Amelie Mauresmo, abituata a pressioni ben maggiori, sia da giocatrice che da coach, non si è sbilanciata. Semmai le piace pensare al futuro, perchè sta nascendo un gruppo interessante. Dietro a Cornet, Garcia e Mladenovic spinge la giovane Oceane Dodin, molto positiva a Melbourne e in odor di convocazione fino all'ultimo (anche se poi ha scelto l'esperta Pauline Parmentier). “Il nostro obiettivo è arrivare a sollevare la coppa, prima o poi – ha detto Amelie – però in Fed Cup, con questa formula, gli equilibri sono molto sottili. Una singola partita può essere lo spartiacque tra l'inferno e il paradiso”.
LA FRANCIA SPERA NELLA BAGARRE
L'impressione è che molto si deciderà nella prima giornata. Italiane favorite, certo, ma i precedenti sono favorevoli alle transalpine. Appigli importanti, almeno sul piano mentale. La Garcia ha vinto due volte su due contro la Errani, la Cornet ha vinto due delle tre battaglie contro la Giorgi. Dovessimo azzeccare il 2-0, la strada sarebbe in discesa. In caso contrario potrebbe esserci bagarre, ed è quello a cui aspirano le francesi. A parole non lo ammette, ma una soluzione sul 2-2 non dispiacerebbe alla Mauresmo. Certo, Errani-Vinci sono favorite contro chiunque, però Mladenovic-Garcia non sono una brutta coppia. “Speriamo che non ci sia bisogno di arrivare al doppio” ha detto la Vinci, come a certificare uno status di favoriti che trapela nell'aria ma che deve essere preso per quello che è: niente. Mai come in questa occasione è valido un vecchio detto: a tennis si gioca ovunque, tranne che sulla carta. Di sicuro sarà coinvolgente la cerimonia inaugurale, secondo i parametri previsti dalla federazione internazionale. Nel pomeriggio di venerdì, Sergio Palmieri ha diretto i preparativi tra bandiere, sfilate e tracce mp3 con le musiche ufficiali e gli inni nazionali che risuoneranno e saranno cantati a squarciagola. Par condicio assoluta anche nelle musiche: entrambi gli inni dureranno un minuto e 37 secondi. Un equilibrio che sarà spezzato soltanto dalle racchette.
FED CUP 2015 – WORLD GROUP I, Primo Turno
ITALIA – FRANCIA (Genova, 105 Stadium, terra battuta indoor)
Sara Errani (ITA) vs. Caroline Garcia (FRA)
Camila Giorgi (ITA) vs. Alize Cornet (FRA)
Sara Errani (ITA) vs. Alize Cornet (FRA) *
Camila Giorgi (ITA) vs. Caroline Garcia (FRA) *
Vinci – Knapp (ITA) vs. Parmentier – Mladenovic (FRA) *
* Gli schieramenti per la seconda giornata possono essere cambiati fino a un'ora prima.
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