WIMBLEDON. Alla quantità non è seguita la qualità. Fuori otto dei dieci azzurri in gara. Delusioni Seppi e Bolelli. Gulbis sorprende Berdych, nessun problema per i favoriti.
Ernests Gulbis ha sparato 30 ace addosso a Berdych
 
Di Riccardo Bisti – 26 giugno 2012

 
L’esaltazione per il record di presenze è stato spazzato via da una prima giornata quasi disastrosa. In attesa che il match di Paolo Lorenzi termini martedì (è stato sospeso per oscurità a fine quarto set), il bilancio dell’Italtennis nella prima giornata di Wimbledon parla di due vittorie e otto sconfitte. E’ reso ancora più pesante dal fatto che una delle due vittorie è maturata nel derby tra Camila Giorgi e Flavia Pennetta. Insomma, l’unica vittoria contro uno straniero è quella di Fabio Fognini, bravissimo a battere Michael Llodra. Per il resto solo sconfitte, ed è quasi un bene che quasi tutti i match degli italiani non fossero programmati sui campi coperti dalle TV. In Italia si è potuta vedere soltanto la sonora batosta patita da Maria Elena Camerin, battuta 6-0 6-2 da Nadia Petrova. Sconfitta netta ma che ci poteva stare, anche perché la russa è in serie positiva. E poi la Camerin era già stata brava a superare le qualificazioni. Rientrano nell’ordine delle cose le sconfitte di Potito Starace e Filippo Volandri, anche se avrebbero fatto una figura migliore se avessero portato a termine i loro impegni. Non si può imputare nessuna colpa ad Alberta Brianti, brava a strappare un set alla specialista Ekaterina Makarova. Purtroppo le prestazioni (buone) non si tramutano in risultati per la volenterosa parmense.
 
La delusione più grande arriva da Andreas Seppi. Ci si attendeva molto da lui, soprattutto dopo lo splendido Roland Garros e la finale a Eastbourne. Massimo Sartori, che lo conosce meglio di chiunque altro, aveva annusato un filo di stanchezza. Stare bene è ok, ma giocare tante partite quando non ci sei abituato può creare qualche problema. E’ successo a Seppi, battuto da Denis Istomin con il punteggio di 6-7 6-4 3-6 6-3 8-6. Il match si è giocato 48 ore dopo la finale di Eastbourne. Seppi è troppo intelligente per cercare scuse o alibi, ma se avesse avuto un giorno di riposo in più avrebbe potuto andare diversamente. Andy Roddick ha avuto la fortuna di finire nella parte bassa del tabellone e oggi si presenterà al top. Peccato, perché Seppi aveva vinto 3 volte su 3 contro l’uzbeko e soprattutto gli era stato fatto fuori John Isner, battuto in cinque set da Alejandro Falla. Il tabellone era amico, ma Seppi non lo ha saputo sfruttare. L'amarezza è doppia perchè l'azzurro è andato a servire per il match sul 5-3 al quinto. Male anche Simone Bolelli, che partiva favorito contro il polacco Jerzy Janowicz e poi sembrava chiuso da Tomas Berdych al secondo turno. Invece è successo tutto il contrario. Il “Bole” è stato sconfitto 3-6 6-3 6-3 6-3 senza colpo ferire. Un break al secondo gioco è stato l’unico di Bolelli in tutta la partita, che poi è stato impotente contro le bordate di Janowicz, quest’anno vincitore al challenger romano del Garden. Per lui 19 ace e una percentuale di prime palle intorno al 76%. L’amarezza è tanta perché al secondo turno avrebbe pescato Gulbis, battuto due settimane fa al Queen’s. Perderà i punti del 2011 e rischia di scendere ancora in classifica. Cercherà di contenerli la prossima settimana, quando andrà a giocare il ricco challenger di Braunschweig. Delude anche la sconfitta di Flavio Cipolla, che ha bruciato due set di svantaggio contro il non irresistibile Inigo Cervantes.
 
Detto che Paolo Lorenzi ha sorpreso in positivo (comunque vada, aver portato al quinto set uno specialista come Nicolas Mahut è un buon risultato), la prima giornata di Wimbledon ha fornito due sorprese, entrambe nel tabellone maschile. Il clima del campo centrale ha dato una grossa mano ad Ernests Gulbis. Il lèttone dal grande talento si è tolto lo sfizio di battere Tomas Berdych in tre tie-break. E’ un risultato clamoroso perché Berdych ha giocato una finale nel 2010 mentre Gulbis sembrava in caduta libera. Allenato da Gunter Bresnik, ennesimo coach, ha apportato qualche cambio al servizio e al dritto e per un pomeriggio è tornato ad essere la mina vagante di qualche anno fa, quando raggiunse i quarti al Roland Garros oppure battè Federer a Roma. Gulbis è stato maestoso al servizio, con 30 ace e una percentuale di prime palle del 73%. Quando gli hanno chiesto come ha fatto a chiudere il match, ha risposto con una battuta. “Sono famoso per la mia forza mentale, basta chiedere in giro”. Chissà se sarà soltanto un fuoco di paglia oppure è si può sperare in una clamorosa inversione di rotta. E’ fuori anche John Isner, nonostante 31 ace. Il colombiano Falla si è preso una piccola rivincita dopo l’exploit mancato contro Federer un paio d’anni fa. Il 6-4 6-7 3-6 7-6 7-5 lo proietta a un secondo round contro Mahut o il nostro Lorenzi. E pensare che quest’anno non aveva combinato granchè….Nessun problema per Djokovic e Federer, mentre la Sharapova ha lasciato per strada cinque giochi. Tipsarevic ha battuto Nalbandian in una partita senza escandescenze per l’argentino. “Il pubblico mi ha trattato bene, ha capito che l’episodio del Queen’s è stato brutto ma involontario” ha detto lo sconfitto, capace di trasformare solo 1 delle 9 palle break conquistate del 6-4 7-6 6-2 finale.