Siamo all’immediata vigilia della storica
finale di Fed Cup che vede l’Italia impegnata a
Charleroi contro
le padrone di casa belghe
Siamo all’immediata vigilia della storica
finale di Fed Cup che vede l’Italia impegnata a
Charleroi contro
le padrone di casa belghe. Saranno Francesca Schiavone e
Kirsten
Flipkens ad aprire il programma di domani alle ore 14 e a inaugurare la
Fed Cup Final. Sciolte le riserve di Flavia Pennetta, la
giocatrice
pugliese ci sarà e se la vedrà contro Justine
Henin, numero due
del mondo.
Dal nostro inviato a Charleroi Enzo
Anderloni
Comincia Francesca. Come voleva
lei. Subito in campo la nostra numero uno contro Kirsten Flipkens,
n° 98 del mondo, la numero due belga. Quella che si deve battere. Preferisce
Francesca questa azione immediata, quasi a togliersi un pensiero prima
di concentrarsi sulla sfida della domenica con Justine Henin, una
partita che potrebbe valere la Fed Cup, il primo titolo mondiale femminile
per l’Italia.
Poi, nel secondo match, toccherà a Flavia
Pennetta, che Corrado Barazzutti ha deciso di schierare con il polso
sinistro fasciato stretto, protezione al lavoro certosino del dottor Parra
che tratta con il suo laser portatile la nostra n° 2 da tre settimane,
da quel giorno d’avvio degli Us Open in cui un tendine cominciò a
farle
troppo male. Lei gioca con la destra, sia chiaro, ma nel rovescio bimane
quella sinistra d’appoggio è determinante e contro la Henin
servirà tutta.
Ma
la prima finale di Fed Cup della nostra storia è troppo importante
e Flavia ha rinunciato a un torneo dello Slam pur di provare a esserci
qui, sul campo in duro (tipo Flushing Meadows) dello Spiroudome di
Charleroi.
Il palazzetto che che contiene 6.200 spettatori
è stato allestito per il match su una tonalità di colore
fortissima e uniforme:
il rosa brillante, quasi fucsia che da quest’anno è simbolo della
manifestazione.
Gli sponsor della Bnp Paribas hanno realizzato un sondaggio tra le giocatrici
chiedendo loro di pronunciarsi sul colore da attribuire alla manifestazione,
quello che più secondo loro si addiceva alla Davis Femminile. Ne
è venuto
fuori un “Fed Cup Pink”, un “Rosa Fed Cup” che fa tanto
Pantera Rosa.
Però colpisce l’attenzione.
C’è da sperare che la figura dell’ispettore
Clouseau la faccia il capitano delle belghe Carl Maes, impegnato a portare
a casa la Fed Cup davanti… al pubblico di casa.
La grinta di Francesca Schiavone in allenamento
è quella dei momenti migliori, il gruppo delle nostre ragazze è
entusiasta.
Vogliono vincere e non si tirano indietro nei pronostici: 50 e 50. Col
pensiero nascosto, ma non troppo, che se si dovesse arrivare domenica sera
sul 2-2 il nostro doppio sia meglio del loro.
Da segnalare che alla cerimonia del sorteggio
della finale è seguita la compilazione dei tabelloni di Fed Cup 2007. Le
azzurre, accreditate di una delle prime due teste di serie, esordiranno
il 21/22 aprile giocando in casa con la Cina. Un match insidioso ma
affascinante.
E sicuramente abbordabile.
Alle belghe invece toccheranno gli Usa,
in America. Glieli ha pescati dalla coppa d’argento una Francesca
Schiavone
formato “dea bendata”. Giusto per far capire che non è qui
per fare sconti.
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