Nel fine settimana torna la Coppa Davis, con i quarti di finale. Gli italiani spieranno la sfida di Belgrado fra Serbia e Gran Bretagna, senza Djokovic, Troicki e (probabilmente) Murray. Gli Stati Uniti attendono la Croazia, la “nuova” Francia di Noah ospite della Repubblica Ceca.

Da venerdì alle 12, ora d’inizio del primo singolare di Italia-Argentina (a proposito: si vocifera che nella prima giornata giochino Monaco e Delbonis), l’attenzione degli appassionati italiani sarà tutta sul Centrale del Tennis Club Baratoff di Pesaro, città sede per la seconda volta consecutiva degli impegni dell’Italdavis. Ma il week-end di Coppa Davis, oltre ai vari gruppi secondari, offre anche gli altri tre quarti di finale, da Trinec a Portland, passando per Belgrado.

SERBIA – GRAN BRETAGNA
Tasmajdan Stadium, Belgrado (Serbia) – Terra all’aperto
Prima di parlare di semifinale l’Italia dovrà battere l’Argentina, ma verrà comunque naturale dare uno sguardo interessato sulla terra di di Belgrado, sede del duello fra Serbia e Gran Bretagna. Una sfida che ci riguarda molto da vicino, sia perché uscirebbe l’eventuale avversaria dell’Italia, sia perché in base al nome della vincitrice si saprà se l’Italia potrà giocare la semifinale a Milano (contro la Serbia) o nel Regno Unito. Potenzialmente il duello del Tasmajdan Stadium poteva essere una sfida di quelle che in Davis non si vedono da un pezzo, col numero uno del mondo da una parte e il numero due dall’altra, invece Novak Djokovic (e pure Viktor Troicki) non ci sarà, mentre Andy Murray ha lasciato intendere che scenderà in campo molto difficilmente. Dopo il titolo a Wimbledon lo scozzese andrà comunque in Serbia coi suoi, ma come spiegato a Leon Smith deciderà di giocare solo all’ultimo, in base alle sue condizioni. Dovesse optare per il (probabile) no, gli ospiti schiereranno nei singolari Kyle Edmund e Daniel Evans, con Dominic Inglot pronto a entrare nel quartetto per giocare il doppio con Jamie Murray. “La Coppa Davis è molto importante per Andy – ha detto Smith –, ed è uno degli appuntamenti che lo motivano di più. Ama giocare per la nazionale e tutto quello che gli ruota intorno, e credo che siano elementi importanti anche in fase di decisione. Però come ha detto dipenderà solo dalle sue condizioni”. Secondo il sito della Coppa Davis, contro Lajovic, Krajinovic, Tipsarevic e Zimonjic i britannici sarebbero comunque favoriti, anche se Evans sulla terra non può garantire lo stesso rendimento che l’ha portato a un passo dai primi 70 del mondo, ed Edmund in nazionale ha ben poca esperienza. Ergo, nessuno dei quattro singolari avrebbe un vero favorito. Proprio per questo la presenza o meno di Murray potrebbe rivelarsi decisiva.

STATI UNITI – CROAZIA
Tualatin Hills Tennis Center, Portland (Oregon, Stati Uniti) – Cemento all’aperto
Marin Cilic e Borna Coric contro John Isner e Jack Sock, sul cemento di Portland, nell’Oregon. Significa che gli Stati Uniti sembrano leggermente favoriti, perché difficilmente sul cemento Coric potrà strappare un punto a uno dei due bombardieri degli States, anche se la superficie “molto simile a quella di Indian Wells” (parola del doppista Ivan Dodig) potrebbe dare una mano alla rising star del tennis croato. Ma resta difficile attendersi chissà quali sorprese. Tra le fila degli americani può sorprendere l’assenza di Sam Querrey, giustiziere di Novak Djokovic a Wimbledon, ma le due scelte di capitan Jim Courier sembrano comunque in grado di garantire maggiori sicurezze. In più, se dovesse rivelarsi importante il doppio gli Stati Uniti guadagnano ancora più valore grazie ai gemelli Bryan: a 38 anni non sembrano più imbattibili, e non a caso non vincono uno Slam da quasi due anni, ma in Davis vantano comunque un bilancio di 24-4. Curiosamente, una delle rare sconfitte è giunta proprio contro la Croazia nel 2005, anno dello storico trionfo di Ljubicic e Ancic nell’Insalatiera. Per i gemelloni probabile sfida contro gli specialisti Ivan Dodig e Marin Draganja. “Ci aspetta una sfida molto complicata” – ha detto Bob Bryan. Cilic è un grande giocatore, e potrebbe vincere i suoi due singolari. Quindi il doppio potrebbe rivelarsi fondamentale”. E i croati non hanno paura. “I Bryan non perdono spesso – ha detto Dodig –, ma non stanno dominando come in passato, e se riusciremo a giocare a un livello molto alto penso ce avremo la possibilità di batterli”.

REPUBBLICA CECA – FRANCIA
Werk Arena, Trinec (Repubblica Ceca) – Cemento indoor
Ha detto bene Lukas Rosol alla vigilia: “La Francia ha abbastanza giocatori per costruire due team competitivi, quindi per noi non sarà facile”. Sul veloce indoor della nuova Werk Arena di Trinec, dove sono attesi 5.000 spettatori, la Repubblica Ceca priva di Tomas Berdych avrà un compito particolarmente difficile, contro una Francia rimaneggiata ma comunque molto competitiva. Pur senza Richard Gasquet e Gael Monfils (che dovrebbe rientrare nel circuito a Washington), Yannick Noah può dormire sonni tranquilli grazie a Jo-Wilfried Tsonga, l’esordiente Lucas Pouille (entrambi giunti ai quarti a Wimbledon) e i freschi campioni di doppio ai Championships: Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert, anche quest’ultimo alla prima convocazione in nazionale. Il fatto che Mahut, chiamato per il doppio, abbia un ranking di singolare migliore rispetto ai due singolaristi cechi Rosol e Vesely, la dice lunga sul compito dei padroni di casa. Capitan Navratil potrebbe anche rischiare nella prima giornata la carta Stepanek, che in Davis ha vinto alcuni dei migliori match in carriera, ma difficilmente le cose cambieranno, visto che Tsonga può garantire due punti e Pouille ha le armi per fare il resto. “Il pubblico ci metterà sicuramente sotto pressione – ha detto il numero uno del team – e loro hanno grande esperienza in Coppa Davis, ma sappiamo di poter giocare bene dappertutto”. E avere in panchina uno come Noah non può che fargli bene. “È fantastico stare vicino a lui, è stato un grande campione, dà sempre ottimi consigli e conosce bene le situazioni. Sa quando il clima può essere più rilassato e quando invece è necessario essere meno permissivo”.