Ampio spazio alla sconfitta interna dell'Italia di Fed Cup, adesso costretta a lottare per evitare la C. Il futuro preoccupa, al di là dei risultati in Fed Cup. Jacopo Lo Monaco non è rimasto troppo impressionato da Rebecca Sramkova. Riflessioni sui vari tornei che portano a…Omar Camporese.

L'argomento principale, ovviamente, è la sconfitta dell'Italia di Fed Cup, costretta a giocare lo spareggio per restare in Serie B in una scomoda trasferta a Taiwan. Si è imposta la Slovacchia di Rebecca Sramkova: Jacopo Lo Monaco non condivide il nostro entusiasmo: “Non mi è sembrata così forte, poi non è che abbia avuto chissà quali risultati…Una star? Non basta entrare tra le top-20 per diventare una star. Se chiuderà l'anno tra le top-50 sarà già un buon risultato”. La slovacca ha trovato in Sara Errani e Francesca Schiavone due avversarie che le hanno dato il tempo di tirare il suo dritto al fulmicotone. Per l'Italia arrivano tempi difficili: Jacopo concorda sul fatto che Tathiana Garbin sia il capitano ideale, anche se crede che il giudizio sul movimento non debba passare dai risultati in Fed Cup. “Se dovessimo andare in C…pazienza! L'importante sarà costruire giocatrici in grado di partecipare agli Slam. I risultati di Fed Cup arriveranno di conseguenza”. Il problema è che le ventenni attuali – al momento – sembrano due gradini sotto rispetto alle nostre Fab Four. “Forse la migliore potrebbe diventare la Rosatello” dice Jacopo. Nel World Group, le semifinali saranno USA-Repubblica Ceca e Bielorussia-Svizzera. “Troppe assenze – dice Jacopo – e poi il format a 8 squadre è sbagliato: la Bielorussia senza la Azarenka non sarebbe mai andata in semifinale”. Il match più interessante si è giocato a Ginevra, con la vittoria della Svizzera sulla Francia, con annesse polemiche scatenate da Kristina Mladenovic.

OMAR E QUELLA FINALE MANCATA AL FORO…
​Circuito ATP: Paolo Lorenzi perde una bella occasione per vincere il suo secondo titolo ATP, “ma Estrella a Quito è imbattibile – dice Jacopo – peccato perché Paolo si è un po' complicato la vita, in fondo non credo sia troppo difficile giocare contro il dominicano: è importante attaccarlo sul rovescio”. Nei tornei indoor sono arrivate le vittorie di Alexander Zverev e Grigor Dimitrov: entrambe importanti, per ragioni diverse. Il tedesco si è ripreso dopo la batosta in Coppa Davis ed entra tra i top-20 “ma non credo che riuscirà ad arrivare tra i primi 8 entro fine anno” dice Jacopo, mentre Dimitrov conferma lo strepitoso avvio di stagione. Tra i tornei della settimana, Rotterdam patisce le assenza di Wawrinka e Nadal, ma evoca il grande successo di Omar Camporese nel 1991. L'assist ci fa parlare del bolognese e di quella grande occasione agli Internazionali del 1989….a chiudere, il nostro scoop sull'addio di Toni Nadal alla panchina di Rafa a fine 2017, ripreso da tutto il mondo. “Per essere considerato il miglior coach del mondo, zio Toni dovrebbe ripetere con altri giocatori quello che gli è riuscito col nipote” conclude Jacopo.