ROLAND GARROS. Una domenica eterna impedisce che si concludano Del Potro-Berdych e Tsonga-Wawrinka. Tutto rinviato a lunedì. Donne: Stosur nei quarti.
Di Cosimo Mongelli – 4 giugno 2012
C’è il piombo nel cielo domenicale di Parigi. Spunta qualche timido raggio di sole quando comincia l’ultimo incontro sul Suzanne Lenglen. Ma i due contendenti, Tomas Berdych e Juan Martin Del Potro, fanno riporre poche speranze che la partita possa essere portata a termine prima del tramonto. Fare un pronostico su chi ne possa uscirne vincitore è pressoché impossibile e si prospetta una lunghissima e divertente esibizione, tra scambi interminabili e saette agli incroci delle righe. Occasioni per schiodarsi dalla parità, nel primo set, se ne hanno giusto nel quarto game con sei palle break non concretizzate dal ceco e nel settimo game quando ad avere le occasioni , tre, è l’argentino. Ovviamente non sfruttate. La conclusione, nemmeno quotata dai bookmakers, è il tiebreak. Tiebreak che è un continuo susseguirsi di minibreak, da una parte e dall’altra. Il primo set point , sul 6 a 5, ce l’ha Del Potro su servizio Berdych, annullato con bravura dal ceco. Che i due punti successivi però ne combina di ogni donando gentilmente il tiebreak e quindi il set a Delpo.
Inizia il secondo set e Berdych sembra aver accusato il colpo; sullo 0 a 1 deve annullare tre palle break per evitare che Del Potro vada in fuga. Ma un game non fa primavera: nel successivo, infatti, il break lo conquista lui (a zero) e da lì in poi non c’è più storia. Juan sparisce completamente dal campo e Tomas spolvera gli incroci delle righe ad ogni pallata. Da uno i break diventano due, come tutti sappiamo non c’è due senza tre e il ceco, in una mezz'oretta, si aggiudica il secondo set per 6 a 1. Nel terzo set i ruoli si invertono come per magia: Juan torna in vita e Tomas diventa mera comparsa: sono davvero troppe, questa volta, le occasioni concesse dal ceco perché l’argentino le possa sprecare tutte. Ogni turno di battuta di Berdych è un florilegio di palle break e Del Potro per ben tre volte strappa il servizio all’avversario. L’argentino si esalta ed esalta il pubblico, si rivedono i grandi colpi dei tempi che furono ed è tutto molto bello. Si permette il lusso persino di perderlo lui il servizio, Juan, quando serve per il set sul 5 a 2. Salvo rifarsi immediatamente dopo con il terzo, decisivo, break e il pubblico in visibilio. Visibilio che dura davvero pochissimo: l’annuncio della sospensione del match per incombente oscurità è accolto, dal sempre educato e composto pubblico francese, da una gragnola di fischi e ululati. Era già tutto previsto.
Un altro match in programma oggi è stato sospeso per oscurità. La battaglia tra Jo Wilfried Tsonga e Stanislas Wawrinka è stata interrotta sul 4-2 al quinto set per il francese. Se era prevedibile che Del Potro e Berdych giocassero un match combattuto, era altrettanto per lo svizzero ed il francese. Nonostante qualche problema muscolare, Wawrinka ha saputo riprendere due set di svantaggio (proprio come l’anno scorso…), ma era in svantaggio quando le ombre si sono fatte troppo scure. La lunghezza del programma ha fatto si che il match tra Samantha Stosur e Sloane Stephens venisse spostato sul Campo 1. Senza colpo ferire, l’americana e l’australiana sono scese in campo giusto in tempo per siglare il 7-5 6-4 che conduce la Stosur nei quarti. Adesso “Sammy” se la vedrà con Dominika Cibulkova. La sensazione è che la favorita della parte alta sia proprio lei.
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