Lo spagnolo rimonta un set a Steve Johnson e si prende il titolo a Vienna, il quinto di un 2015 da ricordare: solo Djokovic ha vinto più di lui. Sorride anche lo statunitense, che crolla nel finale ma festeggia comunque un grande torneo e il nuovo best ranking.Esulta David Ferrer. Esulta ancora una volta. Quinta vittoria in stagione, quella ottenuta contro Steve Johnson nella finale dell’ATP 500 di Vienna. La numero 26 in carriera. Forse non raggiungerà i sette titoli ottenuti del 2012, ma in una stagione in cui è stato fermo per settimane, causa infortunio, solo Novak Djokovic è riuscito a far meglio di lui. Si spendono tante parole e pagine, meritate, per Roger Federer e dei successi che riesce ottenere alla sua, veneranda , età. Se ne dovrebbero, forse, spendere qualcuna in più, per lo spagnolo. Passano i mesi, gli anni, e ce lo ritroviamo puntualmente in qualche finale. Con il trofeo levato al cielo al cielo al termine di una partita combattuta, intensa. L'americano Steve Johnson è alla sua prima finale nel circuito maggiore. E da lunedì toccherà il suo best ranking, con la 33ima posizione. A 26 anni. Dopo una vita passata tra i banchi universitari, Challenger e Futures. E se la prima finale non si scorda mai, pur avendo contro tutti i pronostici, puoi anche provare a giocartela. E Steve se la gioca. Alla grande. Sin dalle prime battute. Il primo set , molto bello e spettacolare, vede l'americano subito in fuga. Ci sono occasioni da ambo le parti, palle break come se piovessero. Johnson si porta avanti 4-1, dopo aver sventato ogni velleità dello spagnolo di rientrare nel set e ha la palla del 5-2. Ferrer, che non lascerebbe andar via un set nemmeno sotto 5-0, pareggia però i conti. Ci si aspetta il cadavere dell'americano lungo il fiume, invece Johnson non si demoralizza. E piazza, sul 5-4, il break decisivo, togliendo a 15 il servizio a Ferrer e portandosi a casa il primo set.
JOHNSON CROLLA SUL 5-5 AL TERZO
Il secondo parziale sembra recitare lo stesso copione: break immediato di Ferrer, controbreak da parte dell'americano. Lo spagnolo deve cambiare marcia, se vuole venirne a capo. E così avviene: David piazza un altro break e non concede più alcuna chance all'americano. Il servizio comincia a funzionare bene, il palleggio da fondocampo meglio. E dopo aver fallito un set-point sul 5-3, al quinto tentativo, sul proprio servizio, chiude i conti con un ulteriore 6-4. Ed eccoci al terzo. Johnson appare stanco. Con lo sguardo di chi è ad un passo dal patibolo. Ferrer saltella fresco come avesse appena iniziato. Ma l'americano resiste. Non crolla come chiunque si aspetterebbe. Salva quattro palle break al settimo gioco, ricorre spesso ai vantaggi per arginare lo spagnolo. Ma al momento di rifugiarsi al tie-break, sparisce dal campo. Undicesimo gioco, Steve serve sul 5-5. Farà solo un punto da qui in poi. Ferrer chiude il set decisivo per 7-5. E si inginocchia felice sul Rebounde Ace viennese. Chissà se lo vedremo ancora esultante in questo 2015. Così non fosse rimarrebbe comunque una stagione, per lui, trionfale. Poco importa che non lo sia per tutti.
ATP 500 VALENCIA – Finale
David Ferrer (ESP) b. Steve Johnson (USA) 4-6 6-4 7-5
Circa l'autore
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...