LA STORIA – La giovane Jovana Jaksic vince a Surprise cancellando 14 matchpoint all’avversaria. E’ il record femminile di tutti i tempi. Le resiste solo Giorgio De Stefani… 
Jovana Jaksic, n. 146 WTA, è la quinta miglior giocatrice serba

Di Riccardo Bisti – 26 febbraio 2014

 
Certe partite sono uno spot per il tennis. Alcune per la bellezza dei gesti tecnici, altre per l’importanza della posta in palio o la portata storica. Altre ancora perchè ci fanno capire che il nostro sport è una splendida metafora di vita. Puoi essere ad un passo dalla sconfitta, con entrambi i piedi nel burrone. Ma se ci credi, non è mai finita. "It ain't over 'til it's over", diceva il mitico giocatore di baseball Yogi Berra. Lo ha preso in parola Jovana Jaksic, bella ragazza serba che la scorsa settimana si è imposta al torneo ITF di Surprise, in Arizona, a due passi da Phoenix. Nella finale contro contro Tamira Paszek, la Jaksic si è imposta con il punteggio di 4-6 7-6(13) 7-5 dopo aver annullato la bellezza di 14 matchpoint. A quanto pare, il 14 è il suo numero fortunato, poichè quello di Surprise è il 14esimo titolo ITF della sua giovane carriera. “Non posso ancora crederci – ha raccontato – non ho idea di come abbia fatto. Ogni volta che dovevo fronteggiare un matchpoint, giocavo un gran punto. La maggior parte li ho cancellati con un colpo vincente. E pensavo: ‘Se ne ho cancellato uno, posso fare altrettanto con il secondo, e poi con il terzo’. Però ho smesso di contarli dopo il sesto. Alla fine non ricordavo neanche il punteggio del tie-break: ero soltanto impegnata a lottare”. Potrebbe essere il classico torneo che svolta una carriera. Di certo ne aveva bisogno, dopo che un paio di settimane fa aveva giocato in Fed Cup a causa dei forfait di Ana Ivanovic e Jelena Jankovic. E le cose, in Canada, non erano andate troppo bene. A Surprise ha battuto due giocatrici “vere” come Tamira Paszek e Sofia Arvidsson. “Questa settimana mi ha insegnato che non bisogna mollare mai, perchè nella vita tutto è possibile”.
 
La Jaksic ha 20 anni ed ha il tennis nel sangue: è nipote di Petar Popovic, storico allenatore di Andrea Petkovic (si sono separati di recente, adesso si dedica esclusivamente a Ivo Karlovic). Ama il gioco sin da piccola, ma i genitori le dissero che avrebbe dovuto aspettare qualche anno prima di iniziare. “Poi, quando ho avuto otto anni, ho continuato a insistere. Non mi hanno preso sul serio, allora mi sono messa a piangere. E così mi hanno dovuta accontentare”. Nemmeno la Jaksic smentisce la teoria secondo cui ogni atleta nasce da circostanze favorevoli: il padre è stato un pugile ed è cintura nera di karate, mentre la madre Danijela è un’ex doppista di buon livello, oltre che sua allenatrice da quattro anni. La Jaksic è la quinta giocatrice del suo paese (oltre a Jankovic e Ivanovic, le stanno davanti Bojana Jovanovski e Vesna Dolonc), ma ha già fatto parlare di sè: intanto è una bella ragazza, tanto da essersi già concessa qualche photoshooting. Personaggi come lei fanno gola alla WTA, bisognosa di giocatrici “vendibili” anche sul piano mediatico. Basti pensare al forte battage pubblicitario attorno a Eugenie Bouchard. E poi, dovesse diventare forte, entrerà nell’eterno dibattito sul grunting. Qualcuno, infatti, si è accorto che Jovana strilla a tutta forza su ogni colpo. Sarà che suo padre si è dedicato alle arti marziali, ma ogni suo colpo è accompagnato da un terrificante Hi-YAH!!” che sembra perfetto per una mossa di karate. Probabilmente, Jovana è sfuggita alla ragnatela della WTA, che per constrastare il fenomeno del grunting ha deciso di “educare” le nuove leve sin da piccol. Sentirla strillare ad ogni colpo accende il contrasto con la giovanissima Belinda Bencic, talento molto "silenzioso". Di queste faccende non si preoccupano Fila e Wilson, che la sponsorizzano, e nemmeno l’azienda farmaceutca Pharmanova, che l'ha scelta come volto per il nuovo brand Magnesium 300 Direkt, integratore alimentare per prevenire crampi e dolori muscolari.
 
Per adesso, la nuova “JJ” del tennis serbo (anche se lei si sente più vicina alla Ivanovic che alla Jankovic) è ancora una scommessa. Ma intanto è entrata nella storia. La finale di Surprise si inserisce in un contesto di leggende, in cui c’è tanta Italia. Il record assoluto di matchpoint annullati risale al 1930, in Coppa Davis, quando l’americano Wilmer Allison ne cancellò addirittura 18 al nostro Giorgio De Stefani. La maratona terminò col punteggio di 4-6 7-9 6-4 8-6 10-8. Fu un match folle, in cui Allison cancellò due matchpoint nel quarto set (dove era stato in svantaggio per 5-2) e ben sedici nel quinto, dove rimontò da 1-5. L’impresa della Jaksic si colloca al secondo posto di tutti i tempi, ed è (probabilmente) il match femminile con più matchpoint annullati. Nemmeno la WTA ha una classifica ufficiale, ma fino alla scorsa settimana il record era di 11 matchpoint ed apparteneva a tre match: il primo turno di Wimbledon 1966 tra Helga Holz Schultze e Janine Lieffrig, dove la tedesca si impose per 4-6 11-9 12-10. Fecero qualcosa del genere anche Svetlana Kuznetsova e l’ungherese Zsofia Gubacsi. Tuttavia, gli 11 matchpoint annullati più famosi della storia risalgono al 1976, quando Adriano Panatta si salvò per miracolo contro Kim Warwick al Foro Italico. Da quel match prese il via la strepitosa stagione del romano. Ancora oggi, è il record maschile assoluto dell’Era Open. Lo scorso anno, Isner avrebbe potuto batterlo quando cancellò 12 palle match a Tommy Haas, ma la 13esima fu quella buona. E il record di Panatta resta intatto. Forse Jovana non lo sa ancora, ma quel che ha fatto è già nei libri di storia.
 
GLI INCONTRI CON PIU’ MATCHPOINT ANNULLATI

18 – Coppa Davis 1930 – Wilmer Allison b. Giorgio De Stefani 4-6 7-9 64 8-6 10-8
14 – Surprise 2014 – Jovana Jaksic b. Tamira Paszek 4-6 7-6 7-5
11 – Roma 1976 – Adriano Panatta b. Kim Warwick 3-6 64 7-6
11 – Wimbledon 1966 – Helga Hosl Schultze  d. Janine Lieffrig 4-6 11-9 12-10
11  – Madrid 2001 – Svetlana Kuznetsova b. Virginia Ruano Pascual 4-6 7-6 6-4
11 – Roland Garros 2001 – Zsofia Gubacsi b. Tamarine Tanasugarn 4-6 7-5 7-5
9 (o 10) – Us Open 1972 – Wendy Overton b. Carole Caldwell Graebner 7-6 3-6 7-6
9 – Roland Garros 1982 – Cristophe Roger Vasselin b. Marcos Hocevar 6-7 3-6 7-6 7-6 6-0
9 – Coppa Davis 1995 – Andrei Chesnokov b. Michael Stich 6-4 1-6 1-6 6-3 14-12
9 – Roland Garros 2004 – Vincent Spadea b. Florent Serra 7-5 1-6 4-6 7-6 9-7
9 – Us Championships 1967 – Mimi Arnold b. Vicky Berner 4-6 8-6 6-2
9 – Auckland 2004 – Kristina Brandi b. Amy Frazier 2-6 7-6 7-6
9 – Roland Garros 1995 – Chanda Rubin b. Jana Novotna 7-6 4-6 8-6

Jovana Jaksic posa per Magnesium 300 Direkt