…ma lo svizzero non cade e Potito, autore comunque di una grande partita, deve cedere in due set a Roger. Fuori anche Galvani che ha perso da Rusedski. E in sessione serale Volandri proverà a giocarsela con NadalHa detto bene Daniele Bracciali, per l’occasione trasformato in cronista televisivo, per far perdere uno come Federer bisognerebbe dargli dei punti di handicap, un paio almeno. Da quest’anno anche sulla terra. E’ stata questa la prima impressione quando Re Roger in un
…ma lo svizzero non cade e Potito, autore comunque di una grande partita, deve cedere in due set a Roger. Fuori anche Galvani che ha perso da Rusedski. E in sessione serale Volandri proverà a giocarsela con Nadal

Ha detto bene Daniele Bracciali, per l’occasione trasformato in cronista televisivo, per far perdere uno come Federer bisognerebbe dargli dei punti di handicap, un paio almeno. Da quest’anno anche sulla terra. E’ stata questa la prima impressione quando Re Roger in un batter di ciglia si era portato avanti per 4 a 0 nei confronti del nostro Starace. Il ragazzo di Cervinara però ha saputo raccogliere i timori reverenziali e la tensione di un centrale finalmente pieno e trasformarli in carica positiva che ha utilizzato per fare match alla pari per tutto il secondo set dopo che nel primo era stato distanziato di due break. E’ stato però necessario il tie-break del secondo per piegare la resistenza del nostro portacolori che, come avevamo preventivato, ha utilizzato l’unica arma possibile per arginare la strapotenza di Federer, ovvero quel dritto in sventaglio che cade proprio sul rovescio del numero uno del mondo, che certo su una superficie lenta non apprezza. Alla fine però, nel tie-break decisivo, la maggior classe del basilese ha fatto la differenza. Fuori anche l’altro italiano in campo oggi, nella sessione giornaliera. Stefano Galvani ha sprecato molto e ha concesso a Greg Rusedski di realizzare il suo miglior risultato stagionale, mai nel 2006 infatti era riuscito a vincere due partite nello stesso torneo, ce l’ha fatta proprio sul rosso, superificie a lui solitamente ostile per caratteristiche, del Foro Italico. Bella vittoria per Andy Roddick che nonostante il rompicapo delle palle corte di Baghdatis, a un certo punto divenute quasi umilianti per A-Rod, ha trovato il bandolo della matassa in un match ricco di break e mai del tutto a senso unico a dispetto del risultato degli ultimi due set. Lo statunitense si è trovato di fronte un Baghdatis che come al suo solito non lesina colpi spettacolari tirando fuori dal cilindro, quando meno te lo aspetti, il proverbiale coniglio. Ora la testa di serie numero cinque affronterà al terzo turno proprio Greg Rusedski. Attenzione a un possibile outsider che potrebbe infastidire anche i due intoccabili del momento, si tratta di quello che oggi è forse il più caldo sulla terra, Rafa a parte ovviamente. Si tratta di un altro spagnolo, Nicolas Almagro che ha battuto in tre set l’argentino Josè Acasuso. Nel match che vedeva di fronte due giustizieri di altrettanti azzurri in tabellone, Alberto Martin, che ha battuto Sanguinetti, e Nicolas Kiefer, mattatore di Bracciali, l’ha spuntata lo spagnolo ben più avvezzo alla superficie, e al sacrificio in campo, rispetto al tedesco. Per Marat Safin nessuna partita è normale né banale, e non può essere altrimenti. Nel suo secondo turno contro Ramirez-Hidalgo ha portato a casa in soli 24 minuti il primo set per poi prolungare inverosimilmente il match che nel secondo set ha visto il tie-break finire nelle mani del suo avversario. Nella terza e decisiva partita, andata anch’essa molto per le lunghe, l’ha spuntata lo spagnolo che ha salvato nel secondo set tre match point. Il numero 89 del mondo ha superato queste tre ore abbondanti di gioco per incontrare poi negli ottavi il croato Mario Ancic. Nel match forse più atteso di giornata, quello giocato in sessione serale tra Filippo Volandri e Rafael Nadal non c’è stata partita; ma non per particolari colpe del livornese ma per l’ingiocabilità che ormai ha raggiunto il fenomeno iberico sulla sua superficie preferita. Un’ora e dieci che non ha lasciato nemmeno un dubbio, il più forte oggi sul rosso è lui. Bella scoperta, direte voi. E così fenomeni sì, fenomeni no, dei novi italiani ai nastri di partenza nel main draw romano non n’è rimasto più nemmeno uno. Se invece vogliamo, a metà settimana, tirare una sorta di bilancio generale di quello che sta succedendo, potremmo riassumere più o meno così: se si impegnano quei due sono imbattibili, salvo sorprese strane, potremmo goderci la rivincita della finale di Monte Carlo. Gli unici che oltre alla volontà di romper loro le uova nel poniere possono mettere in gioco le qualità fisiche e tecniche sono Nalbandian (comodo su Mathieu in due set) e Almagro, outsider in gran condizione.

I RISULTATI
Il secondo turno
Nalbandian b. Mathieu 6-2 6-4
Rusedski b. Galvani 7-6 6-4
Santoro b. Hrbaty 7-6 6-3
Martin b. Kiefer 6-3 7-6
Berdych b. Malisse 6-2 6-1
Roddick b. Baghdatis 3-6 6-1 6-2
Monfils b. Ginepri 61 4-6 6-4
Almagro b. Acasuso 6-4 2-6 6-4
Federer b. Starace 6-3 7-6
Ancic b. Serra 3-6 7-6 6-0
Gonzalez b. Youznhy 6-4 5-7 6-3
Stepanek b. Nieminen 6-4 7-6
Ramirez-Hidalgo b. Safin 0-6 7-6 7-6
Henman b. Johansson 7-6 6-1
Davydenko b. Verdasco 6-1 3-6 6-0

Sessione serale
Nadal b. Volandri 6-1 6-2

Il tabellone principale in formato Pdf della 63esima edizione degli Internazionali d’Italia

di Gabriele Riva