Grazie alle cure di Francesco Aldi, Filippo Baldi sembra tornato ufficialmente un nome su cui puntare per il futuro. Se ne sono accorti i primi spettatori del Foro Italico: giovedì il lombardo si giocherà un posto nel main draw contro Lorenzo Sonego. Caruso e Caruana già sicuri delle qualificazioni. Nel femminile, Rosatello sorprende Chiesa.Solo un anno fa Filippo Baldi non era mai entrato fra i primi 700 del mondo, e a 21 anni compiuti si interrogava sulle ragioni dell’enorme differenza fra gli splendidi risultati ottenuti da juniores e quelli (pochi e deludenti) raggiunti da “pro”. Poi, grazie alla saggia scelta di trasferirsi a Palermo sotto la guida di Francesco Aldi, la sua carriera sembra aver finalmente trovato un punto di svolta, e oggi il 22enne di Vigevano, da numero 368 della classifica ATP, è a una sola vittoria dal tabellone principale degli Internazionali d’Italia. È lui la piacevole novità di un torneo di pre-qualificazione che – malgrado qualche assenza importante (su tutti Gianluigi Quinzi) – si è trasformato in una sorta di campionato nazionale under-23, con poche sorprese e tante conferme, e nella giornata di domani emetterà tutti i verdetti. In corsa per l’unica wild card per il main draw sono rimasti Baldi, che ha spedito Salvatore Caruso nelle qualificazioni spuntandola per 6-1 6-4, e il numero uno del tabellone Lorenzo Sonego, che si conquistò una wild card anche nel 2016. Il 22enne torinese era il più atteso dell’intera pattuglia di nomi selezionati dal Settore Tecnico FIT, sia in virtù dei suoi trascorsi romani, sia grazie al quarto di finale raggiunto a Budapest un paio di settimane fa. In Ungheria aveva mostrato un’ottima condizione, superando anche un avversario dello spessore di Richard Gasquet, e l’ha confermato all’ombra dei pini del Foro Italico, prendendosi quattro vittorie in due set e garantendosi un posto agli Internazionali veri e propri. Resta da decidere se per il tabellone principale (in caso di vittoria) o per le qualificazioni (in caso di sconfitta).
BALDI-SONEGO PER IL MAIN DRAW
L’antipasto al Masters 1000 romano sembra la conferma del fatto che l’Italia possa tornare di nuovo a puntare sull’ex gemello di Gianluigi Quinzi, capace di arrivare fra i primi 5 al mondo da under 18, ma poi sparito dai radar per tre-quattro stagioni, con pochissime comparsate anche a livello Challenger. L’aiuto di una figura giovane e preparata come Aldi gli ha restituito la serenità, sono arrivati i primi titoli Futures e il progetto è ripartito con nuovi obiettivi. “Con Aldi mi trovo divinamente – diceva qualche giorno fa Filippo al sito FIT – perché so quanto lui creda in me e allo stesso tempo lui è consapevole della fiducia che ripongo nei suoi riguardi. Abbiamo un ottimo rapporto e questo mi aiuta a rimanere tranquillo sia dentro sia fuori dal campo. Devo lavorare tanto e migliorare giorno dopo giorno. Francesco spesso insiste molto sull’atteggiamento: devo essere aggressivo, muovere il gioco ed essere padrone del campo”. Una filosofia che gli servirà per non lasciare sempre il pallino del gioco in mano a Sonego, che quando inizia a martellare col diritto può essere difficile da contrastare. Il vincitore passerà direttamente nel main draw, mentre lo sconfitto sarà in gara nelle qualificazioni insieme a Salvatore Caruso, il romano del Texas Liam Caruana (sconfitto da Sonego nella “semifinale”) e il vincitore del mini-torneo di consolazione fra gli sconfitti ai quarti di finale. A giocarsi l’ultima wild card, giovedì, saranno Stefano Napolitano e Andrea Pellegrino, già capaci di conquistarsi un posto nella passata stagione.
SORPRESA ROSATELLO, CHIESA KO
Se nel maschile Sonego non ha deluso le attese, fra le donne ha mancato l’appuntamento col main draw Deborah Chiesa, numero uno delle pre-qualificazioni. Gli Internazionali d’Italia dello scorso anno rappresentarono un’autentica svolta nella carriera della trentina, che si prese a sorpresa la wild card e poi iniziò una scalata che l’ha portata fino alla nazionale di Fed Cup. Stavolta, invece, dovrà accontentarsi delle qualificazioni, perché a scipparle il posto nel match decisivo per l’accesso al tabellone principale è stata Camilla Rosatello, al termine di un match veramente intenso sul Campo 4, chiuso con il punteggio di 1-6 7-6 7-5. Nel frattempo, sul Pietrangeli Martina Trevisan emergeva alla distanza contro Anastasya Grymalska, scatenando la gioia in tribuna del capitano di Fed Cup Tathiana Garbin. È vero che tra la Garbin e la Trevisan esiste una collaborazione che va oltre il ruolo di selezionatrice dell’ex numero 22 del mondo, ma la reazione di “Tax” è parsa un tantino esagerata, dato che l’avversaria era pur sempre un’italiana, quindi convocabilissima in nazionale. Per la Grymalska ci sarà la consolazione delle qualificazioni (già disputate ben quattro volte, la prima nel 2010), insieme alla Chiesa, alla sconfitta di Trevisan-Rosatello e a una fra Federica Di Sarra e Martina Caregaro, sconfitte ieri nei quarti di finale. Oggi, la prima si è portata a un passo dalla wild card per le “quali” battendo Lucia Bronzetti (che lunedì aveva liberato gli organizzatori dall’incubo di una wild card all’argentina Paula Ormaechea), mentre la seconda ha approfittato del forfait di Jessica Pieri. Sempre giovedì verranno decise anche le due wild card per il doppio.