Per il secondo anno di fila Elina Svitolina batte in finale Simona Halep, e conquista il titolo degli Internazionali d'Italia. La 23enne ucraina la spunta in un match senza storia: parte fortissimo e poi controlla, fino a raccogliere senza difficoltà il terzo titolo stagionale. Il suo tennis continua a migliorare: è giunta l'ora di un grande risultato in uno Slam?Datele una finale ed Elina Svitolina la trasformerà in un titolo. Sempre, comunque, ovunque, su qualsiasi superficie e contro qualsiasi avversaria. Compresa la numero uno del mondo Simona Halep, battuta per il secondo anno di fila nella finale degli Internazionali d’Italia. Ma se dodici mesi fa era stata una sorpresa, con una buona dose di fortuna ad aiutare l’ucraina che senza l’infortunio dell’avversaria ce l’avrebbe fatta molto difficilmente, stavolta la 23enne di Odessa ha sfoderato dal cilindro uno dei suoi migliori match della stagione, chiudendo 6-0 6-4 in appena 67 minuti e mostrando una superiorità se possibile ancora maggiore di quanto dica il punteggio. Perché non c’è stato un solo secondo in cui non ha dato l’impressione di avere tutto sotto controllo, da quando ha aperto il match con un break a zero e chiuso il primo set in appena 19 minuti, a quando la Halep ha iniziato almeno a vincere qualche game, trovando quel pizzico di brillantezza che le era completamente mancata in un primo set terribile. Ma la (piccola) reazione le è servita solamente per superare l’ora di gioco, e regalare qualche minuto di tennis in più alle persone che hanno speso fior fior di quattrini per occupare uno dei 10.500 posti del Centrale, pieno per metà. Perché in realtà anche il secondo set ha preso ben presto la direzione della campionessa in carica, capace di allungare già fra terzo e quarto game, e mettere fra lei e Simona quei due game di distacco che la regina della classifica non ha più recuperato. Cosa è andato storto? Tutto, compresa qualche noia alla schiena che a metà del secondo set ha obbligato la rumena a lasciare il campo per un medical time out. In conferenza stampa ha detto che la palla piatta della Sharapova la obbliga sempre a piegarsi tantissimo, e ne ha risentito oggi, ma non può essere una giustificazione: anche se la sua semifinale è durata oltre un’ora in più rispetto a Svitolina-Kontaveit, per arrivarci era stata in campo giusto un paio d’ore. A CACCIA DI UN GRAN RISULTATO A PARIGI
Dopo il laborioso successo contro la Sharapova, Simona aveva detto – scherzando – di sperare di non infortunarsi un’altra volta, come a dire che senza la distorsione alla caviglia non avrebbe perso nemmeno lo scorso anno. Ma la nuova finale le ha dato clamorosamente torto, ribadendo se mai la superiorità mostrata dalla Svitolina in quattro delle ultime cinque sfide. Proprio come nella semifinale di sabato la tennista ucraina è riuscita sin dall’inizio a essere molto aggressiva ma senza sbagliare troppo, e una Halep fallosissima le ha spianato la strada, dandole una carica e un’energia che l’hanno resa difficile da contrastare. “È stato un match davvero incredibile – ha detto la vincitrice dopo il successo –, nel quale ha funzionato tutto alla perfezione. Sentivo bene la palla, mi muovevo bene e ho provato a dare tutto ciò che avevo”. Ne è venuto fuori un incontro perfetto, che le consegna il dodicesimo titolo in carriera (otto nelle ultime otto finali) e il terzo del 2018. Il mio segreto? Provo a non pensare troppo alla fine da giocare, così da non sprecare energie mentali. Prima di una finale mi concentro solo per recuperare a dovere fisicamente e presentarmi al massimo: penso di aver trovato il modo per rendere al meglio”. Elina si conferma la regina dei Premier Five, con quattro titoli nell’arco di quindici mesi, e diventa la decima giocatrice nella lunga storia degli Internazionali a conquistare il titolo per almeno due anni consecutivi, dopo Margaret Court, Lesley Turner, Chris Evert, Gabriela Sabatini, Conchita Martinez, Amelie Mauresmo, Jelena Jankovic, Maria Sharapova e Serena Williams. Confermato il titolo romano, ora la Svitolina deve provare a mostrare lo stesso livello anche al Roland Garros, per ottenere finalmente un risultato di spessore in un torneo del Grande Slam. Per una come lei i quarti di finale non bastano più.

INTERNAZIONALI D’ITALIA – Finale femminile
Elina Svitolina (UKR) b. Simona Halep (ROU) 6-0 6-4