E’ stato annunciato dall’Atp, dalla Wta e dalla USTA che l’instant replay è ora una realtà
E’ stato annunciato dall’Atp, dalla Wta e dalla USTA che l’instant replay è ora una realtà. Il via assoluto a Miami mentre per il primo slam si dovranno aspettare i prossimi US Open

La USTA (la federazione americana), l’ATP e il circuito WTA hanno annunciato che sarà introdotta una nuova tecnologia, in tutto il Nord America, per dissipare ogni dubbio sulle palle contestate. Gli Open degli stati uniti del 2006 saranno il primo tra gli eventi del Grand Slam ad introdurre l’instant replay e di conseguenza il concetto di “player challenge”. Chi avesse un po’ di familiarità con il football americano capisce subito di cosa si sta parlando, è comunque semplicissimo: un giocatore che dubita della decisione iniziale degli arbitri potrà chiedere che la palla sia rivista in televisione per ribaltare appunto la decisione. Il primo torneo assoluto che adotterà tale tecnologia sarà il NASDAQ-100 Open che avrà inizio il 22 marzo a Miami. Spieghiamo meglio di cosa si tratta: ogni giocatore ha diritto a due challenge per ogni set, ovvero, come abbiamo detto prima, due possibilità di contestare la decisione arbitrale. Nel caso in cui il challenge dovesse avere esito positivo il numero dei challenge rimane invariato se invece la richiesta si dimostrerà errata ne verrà sottratto uno. In più c’è da dire che durante i tie-break di ogni set i giocatori avranno diritto ad un altro challenge extra. Chiaramente però non si potranno sommare da un set all’altro, tanto per intenderci, se nella prima partita un giocatore non usa challenge non è che poi ne avrà quattro nella seconda.  
Una volta fatta richiesta di visione del colpo “incriminato” il giudice di sedia potrà visionare il replay. In più le stesse identiche immagini a sua disposizione saranno viste anche in diretta televisiva e sui maxi-schermi degli stadi e dei palazzetti.
Uguale nel concetto ma diverso nelle modalità l’utilizzo dell’insatnt replay ai prossimi US Open visto che si sta già studiando uno sviluppo tecnologico che verrà presentato solo in un secondo momento.  "Con le velocità raggiunte negli ultimi anni dal nostro sport è venuto il momento di aiutare gli arbitri con un supporto tecnologico – ha detto Arlen Kantarian, Chief Executive della USTA. "Questa sorta di rivoluzione – ha proseguito – forse la più grossa dai tempi del tie-break, migliorerà notevolmente le chiamate arbitrali diminuendo gli errori ma non solo; si aumenterà anche il livello di souspance tra  pubblico, presente allo stadio o davanti alla televisione”.
In effetti è una decisione molto ben accetta non solo dai protagonisti del mondo della racchetta ma anche dai responsabili Tv, come per esempio il vice presidente esecutivo della CBS, il network che negli Stati Uniti possiede i diritti dell’Open di Flushing Meadows. "L’Instant replay è una grande iniziativa che apporta un valore aggiunto anche alla copertura televisiva del tennis” ha commentato Tony Petitti, il quale parla con cognizione di causa visto che la sua rete possiede anche i diritti di molte partite della National Football League, fulgido e riuscitissimo esempio di quella che da noi si chiamerebbe moviola in campo. “Gli spettatori del football hanno molto apprezzato perché vedono in diretta e in qualche modo possono farsi le proprie idee sulla decisione arbitrale”.

di Gabriele Riva