Di Diego NargisoNel gergo tennistico è entrato col nome di “diritto anomalo”, sostanzialmente quando la televisione ha cominciato a mostrare prima Ivan Lendl, quindi Andre Agassi e Jim Courier piazzarsi nel lato sinistro del campo e menare col loro diritto, soprattutto nella direzione da-sinistra-verso-destra, anomala appunto rispetto alle teorie classiche del gioco. Al principio l’hanno chiamato anomale, quindi “a sventaglio”, poi inside-out. In ogni caso, quel colpo ora ha un erede ben preciso che si chiama inside-in.  LA TECNICA In sostanza, un tempo quando si picchiava col diritto anomalo, si portava quasi sempre a casa il punto. Ora i giocatori sono difensori molto più abili: vuoi la crescita atletica, vuoi il rovescio bimane, vuoi i nuovi attrezzi, ma è diventato sempre più difficile sfondare col diritto a sventaglio; dunque, quando la palla torna indietro nella nostra mattonella preferita, bisogna cambiare direzione e giocare l’inside-in, un diritto lungolinea, questo sì anomalo, perché giocato sempre dalla parte sinistra del campo, dove solitamente bisognerebbe giocare di rovescio.La tecnica esecutiva non cambia rispetto ad un diritto normale, ma è la ricerca della palla che deve essere molto precisa. Il recupero avversario tenderà ad andare verso il nostro rovescio; per girare intorno alla palla e colpire di diritto, dobbiamo usare i passi laterali verso sinistra se obbligati ad uno spostamento di media distanza o addirittura il cross-over (il passo incrociato all’indietro) se lo spostamento è molto breve. Non è così semplice (soprattutto il cross-over, qualcuno rischierà perfino di inciampare) ma fondamentale per trovare i giusti appoggi e colpire di diritto lungolinea da sinistra.Un’ulteriore dettaglio: se avete creato abbastanza spazio tra il vostro corpo e la palla, potete colpire un diritto “normale”; se invece ve la trovate addosso, dovrete tirarvi fuori dall’impiccio col il diritto “alla Nadal”, quindi con la testa della racchetta che sale subito verso l’alto.  DIREZIONI E TATTICA Piazzarsi nel lato sinistro del campo e giocare il diritto anomalo ha un difetto: lascia tanto spazio libero per un rovescio lungolinea dell’avversario. Guga Kuerten ha spazzato via tanti avversari con questo colpo. Per vostra fortuna, dubito che giochiate spesso contro Guga Kuerten, per cui forzare l’avversario a tentare il colpo-base più difficile del tennis (il rovescio lungolinea, appunto) non è una cattiva opzione.Nel caso del diritto inside-in invece, se l’avversario dovesse arrivare a colpire la palla, si troverebbe ad avere tanto spazio libero ma da colpire con… un diritto incrociato, cioè il colpo-base più facile del tennis. Per questo motivo il diritto inside-in deve essere pressoché definitivo.Vi sono due soluzioni: la botta piatta, veloce, profonda; oppure un inside-in carico di top spin, che può rimbalzare anche piuttosto corto ma che, proprio per questo motivo, tiene lontano l’avversario dalla traiettoria della palla.  L’ALLENAMENTO Palleggiate ognuno nella metà campo sinistra del campo; un giocatore spingerà col diritto anomalo, l’altro si difenderà col rovescio. Quando il giocatore in offesa ,o riterrà opportuno, cambierà con il diritto inside-in  da lì vi giocherete il punto normalmente.  CONCLUSIONI Quando vi spostate nel lato sinistro del campo per colpire di diritto, vuol dire che state comandando il gioco e quindi dovete rischiare fino in fondo di trovare una soluzione winner. Insistete con uno, due diritti anomali; se l’avversario si difende bene, cambiate con l’inside-in. Decisi, senza timori, a cercare il colpo winner. 
Di Diego Nargiso

Nel gergo tennistico è entrato col nome di “diritto anomalo”, sostanzialmente quando la televisione ha cominciato a mostrare prima Ivan Lendl, quindi Andre Agassi e Jim Courier piazzarsi nel lato sinistro del campo e menare col loro diritto, soprattutto nella direzione da-sinistra-verso-destra, anomala appunto rispetto alle teorie classiche del gioco. Al principio l’hanno chiamato anomale, quindi “a sventaglio”, poi inside-out. In ogni caso, quel colpo ora ha un erede ben preciso che si chiama inside-in.
 


In sostanza, un tempo quando si picchiava col diritto anomalo, si portava quasi sempre a casa il punto. Ora i giocatori sono difensori molto più abili: vuoi la crescita atletica, vuoi il rovescio bimane, vuoi i nuovi attrezzi, ma è diventato sempre più difficile sfondare col diritto a sventaglio; dunque, quando la palla torna indietro nella nostra mattonella preferita, bisogna cambiare direzione e giocare l’inside-in, un diritto lungolinea, questo sì anomalo, perché giocato sempre dalla parte sinistra del campo, dove solitamente bisognerebbe giocare di rovescio.

La tecnica esecutiva non cambia rispetto ad un diritto normale, ma è la ricerca della palla che deve essere molto precisa. Il recupero avversario tenderà ad andare verso il nostro rovescio; per girare intorno alla palla e colpire di diritto, dobbiamo usare i passi laterali verso sinistra se obbligati ad uno spostamento di media distanza o addirittura il cross-over (il passo incrociato all’indietro) se lo spostamento è molto breve. Non è così semplice (soprattutto il cross-over, qualcuno rischierà perfino di inciampare) ma fondamentale per trovare i giusti appoggi e colpire di diritto lungolinea da sinistra.

Un’ulteriore dettaglio: se avete creato abbastanza spazio tra il vostro corpo e la palla, potete colpire un diritto “normale”; se invece ve la trovate addosso, dovrete tirarvi fuori dall’impiccio col il diritto “alla Nadal”, quindi con la testa della racchetta che sale subito verso l’alto.
 


Piazzarsi nel lato sinistro del campo e giocare il diritto anomalo ha un difetto: lascia tanto spazio libero per un rovescio lungolinea dell’avversario. Guga Kuerten ha spazzato via tanti avversari con questo colpo. Per vostra fortuna, dubito che giochiate spesso contro Guga Kuerten, per cui forzare l’avversario a tentare il colpo-base più difficile del tennis (il rovescio lungolinea, appunto) non è una cattiva opzione.

Nel caso del diritto inside-in invece, se l’avversario dovesse arrivare a colpire la palla, si troverebbe ad avere tanto spazio libero ma da colpire con… un diritto incrociato, cioè il colpo-base più facile del tennis. Per questo motivo il diritto inside-in deve essere pressoché definitivo.

Vi sono due soluzioni: la botta piatta, veloce, profonda; oppure un inside-in carico di top spin, che può rimbalzare anche piuttosto corto ma che, proprio per questo motivo, tiene lontano l’avversario dalla traiettoria della palla.
 

ALLENAMENTO
Palleggiate ognuno nella metà campo sinistra del campo; un giocatore spingerà col diritto anomalo, l’altro si difenderà col rovescio. Quando il giocatore in offesa ,o riterrà opportuno, cambierà con il diritto inside-in  da lì vi giocherete il punto normalmente.
 


Quando vi spostate nel lato sinistro del campo per colpire di diritto, vuol dire che state comandando il gioco e quindi dovete rischiare fino in fondo di trovare una soluzione winner. Insistete con uno, due diritti anomali; se l’avversario si difende bene, cambiate con l’inside-in. Decisi, senza timori, a cercare il colpo winner.