Con la tripletta Monte-Carlo, Barcellona e Madrid, Rafael Nadal supera Roger Federer e balza al comando nell’ATP Race 2017. Zverev comanda la Race To Milan, Francia e Spagna il ranking per nazioni, e nove dei primi dieci italiani sono in crescita rispetto all'inizio della stagione.Il tennis è indubbiamente uno sport democratico perché (quasi) ogni settimana un computer stila una classifica che, inevitabilmente, mette tutti d’accordo, bloccando di fatto ogni discorso da bar possibile. All’interno del ranking ufficiale tuttavia, si possono estrarre altri numeri che offrono spunti interessanti. Ecco la nostra analisi settimanale che serve per conoscere meglio l’andamento della stagione e dare un valore statistico a certe considerazioni.ATP RACE 2017
La terra rossa ha restituito lo scettro a Rafael Nadal, almeno per quanto riguarda la classifica basata sui risultati del 2017. L’assenza di Roger Federer che ha deciso di andare all-in su Wimbledon e la crisi di Novak Djokovic e Andy Murray hanno certamente favorito Nadal, ma non è colpa sua. Anzi, è stato bravo a ricacciare indietro le velleità di Dominic Thiem che, per quanto si è visto fino adesso, potrebbe essere il suo avversario più pericoloso a Roland Garros. Nel frattempo, Nadal sta allungando non poco sugli avversari e si è ora trasformato nel naturale favorito per chiudere la stagione al numero uno. Sul gradino più basso del podio, proprio Dominic Thiem (che a inizio anno aveva come obiettivo la qualificazione al Masters ed è sulla buona strada), inseguito da David Goffin e Stan Wawrinka. Sorprese nella top 10? Beh, Carreno Busta al numero 7, Ramos Vinolas al numero 9, Jack Sock al numero 10, in attesa che l’accoppiata Parigi-Londra dia un bello scossone. Da notare che sono fuori dalla top 10 Andy Murray (n.10) e Novak Djokovic (n.16).
ITALIA vs. ITALIA
L’exploit di Fognini a Miami e i vari successi nei tornei ATP Challenger, hanno permesso a tanti italiani di crescere in classifica, rispetto all’inizio della stagione. Fabio ha migliorato di 20 posizioni il suo ranking, tornando nella top 30 mondiale e assicurandosi una testa di serie negli Slam, se non avrà scivoloni. I Challenger invece hanno permesso a Fabbiano, Cecchinato e Giannessi di avvicinare la top 100 per la quale manca ancora un passettino: ma l’obiettivo, già raggiunto per i primi due in passato, è quello di rimanerci a lungo, non solo per qualche settimana. Per riuscirci, i Challenger non basteranno più. In grande crescita anche Stefano Travaglia, dotato di un ottimo tennis e fermato solo dalla sfortuna. Stesso discorso per gli altri: a livello Challenger sta andando forte ma non ci sono riferimenti a livello ATP perché nei tornei maggiori non l’abbiamo ancora potuto giudicare. Tra i giovani, perde qualche posizione Stefano Napolitano (ma cresce il gioco, e questo è ciò che conta) ma soprattutto Matteo Donati, troppo spesso infortunato e finito oltre la posizione numero 200. Chi dovrebbe a breve varcare quella soglia sono Matteo Berrettini e Gianluigi Quinzi.
RACE TO MILAN
La classifica ATP under 21 che qualificherà i primi sette (più una wild card che verrà decisa da un altro torneo di pre-qualificazione tra gli otto migliori under 21 italiani) alle ATP NextGen Finals che si disputeranno a Milano nel prossimo mese di novembre. Come ampiamente prevedibile, Alexander Zverev sta facendo il vuoto, davanti a Borna Coric che, dopo un 2016 non proprio semplice, sta crescendo di livello (e a Madrid ha sconfitto Andy Murray). Al terzo posto, cresce il 19enne americano di colore Frances Tiafoe che si è distinto nei tornei challenger anche sulla (per lui) sconosciuta terra battuta europea. Ha vinto ad Aix-en-Provence battendo un tipo tosto come Chardy: non ha uno tecnica esecutiva molto classica, ma Tiafoe ha indubbie qualità fisiche e di potenza, con margini di miglioramento molto ampi. Comunque, da Tiafoe a scendere, è (e sarà) grande bagarre perché ogni settimana ci sono continue alternanze tra i possibili qualificati alle Finals: Hyeon Chung e Karen Khachanov sono quelli che, a nostro parere, hanno maggiori chance. Più indietro, ma ancora in corsa per una qualificazione, Denis Shapovalov (18 anni), mentre è molto probabile che gli italiani debbano transitare dalle pre-qualificazioni: Matteo Berrettini è 23esimo, Gianluigi Quinzi 28esimo, entrambi con meno della metà dei punti del settimo classificato.
CLASSIFICA PER NAZIONI
Sempre testa-a-testa tra Francia e Spagna, prime a pari punti, con la Spagna che si lascia preferire perché ha un giocatore che si stacca sugli altri (chi sarà mai?). Ben distanti, gli Stati Uniti e la Germania, con la Serbia che è la sesta nazione la cui somma della classifica dei primi tre giocatori resta sotto quota 100. Da notare la crisi di una scuola che ha sempre sfornato grandi campioni a getto continuo come la Repubblica Ceca, solo 13 esima, mentre l’Italia rientra nella top 10, non lontana dall’Argentina. In quattro mesi, la top 3 italiana ha guadagnato 21 posizioni. Peccato che Fognini, Lorenzi e Seppi non siano più ragazzini. Una top 10 che rischiamo di perdere soprattutto a causa della Russi, ora ferma a quota 199, ma con grandi possibilità di crescita viste le tante giovani promesse (Khachanov, Medvedev, Rublev, Bublik…)
CAREER BEST RANKING
Marius Copil: per la prima volta ha abbattuto il muro dei top 100, il primo obiettivo di un giocatore professionista. Attualmente è numero 90, a 26 anni.