Il Masters 1000 canadese non sconvolge la top 10 Race, anche se Nole Djokovic riallunga su Andy Murray. Sale Kei Nishikori, il primo azzurro è sempre Paolo Lorenzi, il miglior under 21 Alexander Zverev. La discesa di Andreas Seppi fa scendere l’Italia in fondo alla top 10 della classifica per nazioni.LE QUOTE UNIBET DELLA SETTIMANAIl tennis è indubbiamente uno sport democratico perché (quasi) ogni settimana un computer stila una classifica che, inevitabilmente, mette tutti d’accordo, bloccando di fatto ogni possibile discorso da bar. All’interno del ranking ufficiale tuttavia, si possono estrarre altri numeri che offrono spunti interessanti.
Ecco la nostra analisi settimanale che serve per conoscere meglio l’andamento della stagione, dare un valore statistico a certe considerazioni e, perché no?, aiutare anche chi (come tanti nostri lettori) amano andare su un sito come Unibet.it e provare a divertirsi maggiormente osservando un match (magari anche non di primissimo piano) dopo averci scommesso quale euro sopra, per dimostrare la propria competenza.

ATP RACE 2016
E’ la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2016, quindi quella che effettivamente offre uno spaccato della stagione, ora poi che si sono disputate tre prove dello Slam e sei Masters 1000 su nove. Con la vittoria a Toronto, Novak Djokovic ha nuovamente allungato il suo vantaggio su Andy Murray (quasi tremila punti di differenza!), con Milos Raonic che chiude il podio e Kei Nishikori che sale al quarto posto e Gael Monfils al settimo. Senza Federer fuori tutta la stagione, sarà bagarre per gli ultimi due-tre posti al Masters finale (con David Goffin che entra nella top 10).



CASA ITALIA
Dopo la grande settimana scorsa con due vittorie ATP, sono arrivati due successi Challenger: in particolare, la vittoria di Federico gaio al ricco challenger di Biella lo ha inserito nella top 5 di Casa Italia. Paolo Lorenzi resta il numero uno, mentre Andreas Seppi è sceso al n.85.



NEXT GENERATION
Per il ranking della Next Generation teniamo valida la classifica ATP ufficiale e il n.1 resta saldamente nelle mani di Alexander Zverev, nonostante le due posizioni perse (e la spiacevolezza che alla sua età abbia rinunciato all’esperienza olimpica). Altri quattro giocatori che ancora non hanno raggiunto i 21 anni di età sono tra i top 100: Borna Coric (n.52), Taylor Fritz (n.59), Karen Khachanov (n.95) e Yoshihito Nishioka (n.98). Ma, visto il Masters 1000 di Toronto, fra poco potremmo ritrovarci anche il nuovo fenomeno canadese di 17 anni, Denis Shapovalov, vincitore di Wimbledon juniores, che ha sconfitto Nick Kyrgios e ora è già n.291 ATP.
Gianluigi Quinzi si conferma il numero uno italiano di categoria, ma il 29esimo al mondo e, in generale, il numero 336 ATP. Teniamo d’occhio il giovane Andrea Pellegrino, 19 anni, che ha vinto due Futures (ha fatto un balzo di 75 posizioni, avvicinando il n.500) e ora dovrebbe ricevere qualche wild card nei tornei Challenger.



CLASSIFICA PER NAZIONI
La nostra classifica per nazioni tiene conto della somma dei tre migliori giocatori di ciascun paese, un numero che riteniamo sufficiente per giudicare lo status di una nazione a livello tennistico. Continua a comandare la Spagna che però si vede avvicinare ancor di più dalla Francia e il sorpasso sembra imminente. Saldamente al terzo posto gli Stati Uniti (anche se molto distanti. Causa lo scivolone di Andreas Seppi, l’Italia scende al numero 10, incalzata dalla Gran Bretagna: se Kyle Edmund e Daniel Evans continueranno a progredire, c’è il rischio di finire fuori dalle prime dieci nazioni del mondo.



CAREER BEST RANKING
Sette giocatori tra i top 100 hanno conquistato questa settimana il loro best ranking nella classifica ufficiale ATP: incredibilmente, Nick Kyrgios (n.17 ATP) causa di alcuni aggiustamenti del ranking non certo dei suoi buoni risultati, Stephane Robert (n.57), Taylor Fritz (n.59), Gastao Elias (n.60), Illya Marchenko (n.63), Gerald Melzer (n.89) e Thiago Monteiro (n.100).



Ora è tempo di Olimpiadi (che non offriranno punti ATP), quindi il Masters 1000 di Cincinnati e soprattutto lo US Open che offriranno un’indicazione reale in vista dello sprint di fine stagione.