Vika si sbarazza della Kerber senza problemi mentre Maria approfitta dell’infortunio della Ivanovic che, in lacrime, abbandona la semifinale…

di Giorgio Valleris – foto Ray Giubilo

 

Ancora loro due. A poche settimane dall’atto conclusivo degli Australian Open, in finale ci sono di nuovo Victoria Azarenza e Maria Sharapova che si giocheranno il titolo di Indian Wells 2012. Vika ha la possibilità di allungare il suo momento magico mentre la russa vorrà certamente ‘vendicare’ quell’umiliante 6-3, 6-0 incassato a Melbourne.

 

La numero uno del ranking ha avuto ragione in semifinale della tedesca Angelique Kerber (19 Wta) col punteggio di 6-4, 6-3; un math equilibrato che però la Azarenka ha dato la sensazione di poter controllare. Superando la mancina di Brema si è aggiudicata il 22esimo successo stagionale consecutivo. “Sono molto emozionata, è la mia prima finale qui” ha detto Vika nel dopo partita. Nel mirino della bielorussa, oltre al titolo, c’è anche il record di Martina Hingis che, nel 1997, ottenne la bellezza di 37 vittorie consecutive.

 

Pronti via la Azarenka sale sul 2-0 ma la tedesca non molla e la raggiunge prima sul 2-2 poi sul 4-4. Ma sul più bello la Kerber regala un doppio fallo pesante alla campionessa che non si fa pregare e, dopo il break, tiene il servizio aggiudicandosi così il prmio set per 6-4. L'inizio della seconda partita è una fotocopia della prima: Vika sale sul 2-0 e poi controlla l'incontro chiudendo per 6-4, 6-3.

 

Se l’incontro tra Victoria e Angelique è stato all’insegna della regolarità, di tutt’altra natura l’altra semifinale, quella tra la Sharapova (2) ed Ana Ivanovic (16). La bella serba scende in campo con una vistosa fasciatura tra la coscia e il ginocchio destri, ma sarà la schiena a tradirla. La Ivanovic tiene il servizio nel gioco d'apertura e conquista subito un break, concedendo poco ad una Sharapova che non è ancora entrata in partita.

 

Masha è particolarmente imprecisa nei primi giochi, va spesso fuori giri col dritto mentre Ana compensa l’evidente gap di potenza con colpi precisi e profondi. In particolare la serba mette un mostra un dritto diagonale che, in più di un’occasione, mette in seria difficoltà l’avversaria.

 

Di nuovo break: questa volta è la siberiana ad aggiudicarselo accorciando le distanze e portandosi sull’1-2. Scongiurata la fuga della Ivanovic, Maria pareggia i conti nel gioco successivo. Il sesto game è infinito e si protrae per più di 10 minuti e così dopo mezz’ora in campo le due tenniste sono ancora ferme sul 3-3.

 

Ma, col passare dei minuti, la numero 2 del ranking prende fiducia costringendo l’avversaria ad un paio di recuperi incredibili. Maria sale sul 4-3 e poi tiene il servizio a zero mettendo una seria ipoteca sulla prima partita. La Ivanovic non molla e sul suo turno di batttua si porta sul 4-5.

 

Purtroppo però la tennista di Belgrado sembra accusare un dolore nella zona lombare: è la svolta del match. Alla fine del nono game chiede l’intervento medico. Dopo uno stop di tre minuti torna in campo ma non riesce a strappare il servizio alla Sharapova che si aggiudica il primo set per 6-4 dopo oltre un’ora di gioco.

 

La seconda partita si apre in favore della Ivanovic che tiene il servizio nel game d’apertura anche se appare molto dolorante. Già alla fine del primo set il suo allenatore, Nigel Sears, si era complimentato con lei per l’ottimo tennis giocato e, comprendendo le difficoltà fisiche, le aveva chiesto di valture se proseguire o meno: “solo tu sai quanto è dolorso”.

 

E così nel gioco successivo c’è appena il tempo per un 15 della Sharapova perché dopo aver risposto al secondo servizio di Masha, Ana smette di guardare la pallina. Non importa che sia 30-0, la Ivanovic si dirige in lacrime verso l’arbitro confermando di non poter continuare l’incontro. Sharapova batte Ivanovic 6-4, 0-1 (ritiro).

 

E così è tutto già pronto o quasi per la rivincita: Victoria Azarenza contro Maria Sharapova. La bielorussa numero uno del ranking è in vantaggio per 4-3 negli scontri diretti ed è apparsa in ottime condizioni atletiche. Maria, che qui ha già trionfato nel 2006, non è però tipo da arrendersi facilmente e certo non vorrà ripetere la finale australiana. Chi sarà la regina di Indian Wells?

 

 


 

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