Incredibile ma vero: anche il mitico BNP Paribas Open di Indian Wells ha i suoi problemi. Il torneo sembrava immune da polemiche e diatribe, invece la conferenza stampa di Raymond Moore, direttore esecutivo, ha evidenziato quel po' di fastidio nel dover pagare la stessa cifra a uomini e donne. E poi c'è un'altra faccenda, non toccata in conferenza stampa ma che la trasparenza del torneo ci consente di analizzare: per la prima volta da quando Larry Ellison ha preso in mano il torneo, e più in generale da 10 anni, il numero di spettatori è in calo. L'anno scorso si era raggiunta la cifra record di 456.672, nettamente la migliore tra i vari Masters 1000. Si pensava che il colosso Indian Wells potesse arrivare al mezzo milione…e invece, prima della finale, i biglietti staccati erano 421.063. Detto che difficilmente si raggiungeranno le 20.000 unità nell'ultima giornata (il dato non è ancora stato pubblicato), è certo che il torneo farà registrare un piccolo calo rispetto al record di 12 mesi fa. Tuttavia, grazie al potere del denaro, si stanno già muovendo per effettuare ulteriori migliorie, annunciate da Moore ma passate in sordina per le frasi sul (presunto) minor valore del tennis femminile. Vediamole.
UN CENTRALE ANCORA PIU' BELLO
Nel 2017 ci sarà un notevole restyling dello Stadium 1, secondo stadio del tennis più grande del mondo (alle spalle dell'Arthur Ashe Stadium di New York). Saranno aggiunte nuove suite nel secondo anello, inoltre saranno migliorate le attuali con tavoli e sedie all'ombra, garantendo una visione ottimale anche con il caldo torrido. Grande attenzione al dettaglio, con la sostituzione dei servizi igienici nel primo anello e la costruzione di nuovi nel secondo (il loro design sarà identico a quello dell'ultramoderno Stadium 2). Le suite avranno addirittura il bagno privato. “Continuiamo a impegnarci per migliorare l'esperienza complessiva presso l'Indian Wells Tennis Garden – ha detto Moore – cibo e servizi igienici sono aspetti fondamentali, da cui dipende una parte del giudizio complessivo del pubblico. Per questa ragione, abbiamo deciso di migliorarle nel campo centrale in modo da renderle straordinarie”.
UN NUOVO EDIFICIO PER I GIOCATORI
I soci dell'Indian Wells Tennis Garden avranno accesso a una nuova sede privata, con uno spazio esterno ombreggiato con vista sui campi di allenamento: aspetto fondamentale sia durante il torneo che nel resto dell'anno, quando impazza la febbre da torneo sociale. Tale zona avrà uno spazio dedicato ai giocatori. A proposito di Djokovic e compagni, sarà costruito ex-novo un edificio destinato ai servizi per i tennisti. Uno spazio a due piani con accesso diretto sia agli spogliatoi che alla Players Lounge, e comprenderà tutti gli aspetti “nascosti” di un torneo come ufficio accrediti, incordatore, transportation e servizio lavanderia. Tutti gli addetti ai lavori che si sono recati in loco hanno lasciato opinioni entusiastiche, ma Indian Wells ha pensato anche a loro: saranno migliorate le cabine di commento e ne saranno aggiunte di nuove sul lato est.
HOTEL, TERZO STADIO E MUSEO ENTRO 5 ANNI
Per migliorare l'afflusso del pubblico c'è poi una grande novità, che però fa parte di un piano quinquennale: la costruzione di un hotel in loco. Molti spettatori, infatti, hanno riscontrato problemi nel trovare una stanza d'hotel. “Molti vorrebbero venire a seguire il torneo da Los Angeles o San Diego: vedono che il torneo è in crescita, il clima è buono, ci sono grandi match…ma non trovano una camera d'albergo. Noi facciamo tutto il possibile per facilitare il pubblico, ma se ne avessimo di più sarebbe meglio”. E' ancora prematuro parlare di tempistiche, per quanto a Indian Wells abbiano fatto costruzioni a tempo di record. “L'hotel farà parte di uno sviluppo di cinque anni, ma non so dire se sarà pronto il terzo o il quinto”. L'hotel sarebbe di pertinenza di giocatori e staff, “liberando” le stanze attualmente utilizzate. Fa parte del medesimo progetto a medio termine la costruzione di uno Stadium 3, con un museo al suo interno.
IL SOGNO DEI MASTERS 2000
Quando gli hanno fatto notare il leggero calo di pubblico, Moore ha detto che non gli piace pensarla in questi termini. Ha preferito sottolineare che il torneo ha fatto registrare la seconda miglior affluenza in 41 anni di storia. A suo dire, la ragione principale del leggero calo è stata l'assenza di due giocatori con grande appeal come Roger Federer e Maria Sharapova. Inoltre le cattive condizioni meteorologiche del primo lunedì hanno generato un calo di 5.000 unità rispetto allo stesso giorno del 2015. Forte dei suoi numeri, Moore ha ribadito che l'attuale format dei Masters 1000 andrebbe modificato. Motivo? Ci sono troppe differenze all'interno della medesima categoria. Il suo auspicio è creare una nuova categoria di super tornei, una specie di Masters 2000. A suo dire, in questo momento c'è una “chiara differenza” tra tornei come Indian Wells e Miami e gli altri Masters 1000. Come abbiamo segnalato qualche giorno fa, è già stata effettuata una richiesta all'ATP ma non ci saranno novità almeno fino al 2019. “In questo momento abbiamo nove tornei nella stessa categoria, ma non sono tutti uguali. Non sono nemmeno vicini ad essere uguali – ha ribadito Moore – ad esempio, Parigi Bercy ha 48 giocatori e un unico campo. Il nostro prize money è triplo rispetto al loro, che dura sette giorni eppure offre i nostri stessi punti. Io penso che tra gli attuali Masters 1000 ci sia una divisione naturale e credo che Miami e Madrid debbano essere nello stesso livello: offriamo più soldi ed eventi di 10,11,12 giorni…per questo ho detto: 'Perché non possiamo avere un Masters 2000?' Siamo disposti a pagare una tassa maggiore per farne parte, il che significherebbe aumentare il montepremi. Noi siamo pronti a farlo, non so che idee hanno a Miami e Madrid, ma spero che farebbero lo stesso”.