Presentato al Foro Italico il circuito di tornei ITF del resort sardo. Binaghi: “Vogliamo coniugare tennis e turismo, dando ai nostri giovani la possibilità di giocare tornei di prima fascia”. 
Uno scorcio del paradiso terrestre del Forte Village Resort
(La foto in home page è di Monique Filippella)


Da Roma, Riccardo Bisti – 16 maggio 2013
 

C’era anche Angelo Binaghi alla conferenza stampa di presentazione del mini-circuito di tornei ITF organizzati dal Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, uno dei luoghi più belli d’Italia e del mondo. Non è un caso che abbia vinto per 15 volte il premio come miglior resort del pianeta. Il complesso punta forte sul tennis anche per un discorso strategico. Il primo a parlare è stato proprio il presidente FIT, che ha spiegato la filosofia del progetto. “Tutto nasce dalla passione di Giannuzzi, che anzi ho dovuto contenere perché voleva partire con qualcosa di ancor più grande. E non so se in futuro riuscirò a contenerlo. L’idea è mischiare sport e turismo, prendendo spunto da quello che viene fatto in altri paesi, tra cui la Turchia”. In effetti, alcuni resort di Antalya organizzano tornei ITF praticamente ogni settimana. Un modo efficace per iniziare al professionismo, senza troppe spese, i ragazzi del posto. E alimentare il turismo. “Siamo molto coinvolti nel progetto Forte Village – ha detto Binaghi – e vorremmo he l’idea fosse replicata in altre regioni”. Lorenzo Giannuzzi, direttore generale del Resort, ha descritto la parte tennis della struttura. “Abbiamo 12 campi da tennis, di cui otto in terra battuta, e tutte le superfici possibili. Siamo uno dei pochi club in Italia ad avere un campo in erba naturale. Il tennis consente di ‘destagionalizzare’ l’attrattiva del nostro Resort e renderlo appetibile anche in bassa stagione. In fondo siamo uno dei pochi posti dove si può giocare all’aperto per 12 mesi l’anno. I primi due tornei hanno avuto un successo straordinario. A settembre contiamo di fare ancora meglio”. Su questo punto, ha preso la parola Binaghi. “Vogliamo che questi tornei siano il trampolino di lancio per i nostri migliori giovani. Il settore tecnico mi ha detto che a settembre sarà più facile coinvolgerli perché non ci sarà grossa concorrenza di altri tornei, che a maggio è spietata”.
 
Alla conferenza stampa era presente anche Nicola Pietrangeli, il quale ha sottolineato la bellezza del luogo, che conosce da oltre 25 anni. “La mia prima visita risale al 1988”. Il Forte Village ha un bel vantaggio rispetto ai club tradizionali: "Non tutti i circoli possono offrire servizi come la SPA o la palestra iper-accessoriata -spiega Giannuzzi – è stato bello vedere l’albergo pieno e tanto pubblico venire da fuori”. Il campo con tribune più grandi è quello in erba, ma per i futures sono state approntate tribune tubulari sul campo più importante, in grado di ospitare fino a 300 spettatori. “Ci stiamo facendo le ossa, non mi sarebbe dispiaciuto partire con qualcosa di più importante”. Su questo punto è intervenuto Binaghi, dicendo che il Forte Village si era addirittura proposto per la finale di Fed Cup. “Ma l’ITF ci ha detto di no perché si deve giocare in una Major City, con determinati requisiti. Questo non esclude che in futuro si possa organizzare qualche turno preliminare, come fatto qualche anno fa con Castellaneta Marina” (a proposito di Fed Cup, ci sono novità sull’assegnazione della finale contro la Russia: di questo argomento parleremo altrove nel sito, ndr).
 
Roberto Mazzarolo, direttore del torneo, ci aveva detto che l'evento – nonostante l’ovvia inesperienza – non aveva avuto problemi organizzativi anche grazie al supporto e alla collaborazione della FIT. Per questa ragione, abbiamo chiesto in cosa consiste la collaborazione tra il resort e la federtennis. “Noi siamo una struttura di accoglienza-turismo, e su questo aspetto abbiamo un bagaglio importante – dice Giannuzzi – abbiamo avuto a disposizione una preziosa assistenza tecnica. Ci hanno preso per mano e svezzato. Dalla prossima volta cercheremo di camminare da soli”. “Abbiamo cercato di farli sbagliare il meno possibile – è intervenuto Binaghi – il rischio era che volessero esagerare, per cui il nostro compito era dare un indirizzo e aiutarli in caso di emergenze. Inoltre ci eravamo prefissati di dare una mano in termini di comunicazione. Un altro obiettivo è quello di indirizzare i giocatori osservati dal Settore Tecnico – i cui contributi sono aumentati del 30% – per giocare questi tornei, affinchè diventino un punto chiave del calendario nazionale. Quando loro saranno in grado di camminare da soli, si sganceremo e faremo decollare questa iniziativa”. Oltre ai tornei futures (in questa settimana si stanno giocando il terzo e il quarto, poi si ripartirà a settembre), il Forte Village organizza diverse clinic con alcuni campioni del passato: nel 2013 sono previsti Jonas Bjorkman, Carl Uwe Steeb, Mark Woodforde, Paul Haarhuis, Pat Cash e Younes El Aynaoui.



A margine della conferenza stampa, Giannuzzi ha sottolineato l’importanza del tennis in ambito Forte Village.

Quanto conta il tennis nel vostro Resort?
“Per noi è super-importante. E’ molto praticato in alcuni paesi emergenti come la Russia e l’est europeo in generale. E' un mercato molto strategico per noi: offrendo grande tennis, possiamo attrarre tanti visitatori da quei paesi. Più in generale, il tennis può essere uno strumento di sviluppo perché consente di destagionalizzare e ottenere tante visite anche in bassa stagione.
 
Come mai tanti piccoli tornei, e non uno solo ma più grande?
Ci volevamo fare le ossa. Inoltre, i tornei possono essere un corollario per l’intera struttura. Capita che ci siano momenti senza una grossa affluenza, invece il tennis ci consente di generare grande entusiasmo. Inoltre noi abbiamo un flusso di servizi che ci consente di recuperare qualcosa anche in termini economici. Comunque vogliamo crescere, e non è detto che dall’anno prossimo non si possano combinare i futures con un torneo di maggior spessore.