E’ il capitano a confermare quello che tutti un po’ temevano. A meno di improbabili ripensamenti Andreas rinuncerà ai restanti match del 2010…

da Castellaneta, Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Faremo tutto il possibile per creare un gruppo che vuole provarci fino alla fine. Soprattutto con i giocatori che hanno voglia di provarci”. E’ così che Corrado Barazzutti presenta il prossimo match che ci vedrà opposti all’Olanda. Il riferimento, neanche troppo velato, è all’assenza del nostro numero 1, Andreas Seppi, costretto a recarsi a Canossa…di Puglia, per ottenere l’esenzione richiesta alla vigilia. Alla vigilia un po’ tutti si chiedevano se Andreas da “non-idoneo”, potesse diventare “rivedibile”…in Olanda.

Capisco che ci possano essere delle situazioni che causano uno stato di insofferenza per qualcuno. Con quelli che ci saranno dovremo fare la squadra”.

 

Già. Chi ci sarà?

Andreas ha detto che non giocherà per tutto il 2010. Se non cambia idea…”. La volontà dell’altoatesino di non rendersi disponibile per tutto l’anno, sarebbe quindi stata accettata in toto dal nostro capitano che, subito dopo il famigerato faccia a faccia di inizio settimana aveva detto: “Preso atto di ciò e dell’inutilità di tutti i miei tentativi di recuperare la situazione per questo incontro, ho ritenuto Seppi non idoneo a far parte della squadra di Coppa Davis”.

Difficile pensare che dopo queste parole, Seppi possa recedere dai suoi propositi. Il disagio comportato dall’impegno contro la Bielorussia sarebbe stato nettamente inferiore a quello derivante da un’eventuale convocazione contro l’Olanda. Nel bel mezzo della stagione sulla terra, il numero 1 azzurro sarebbe costretto a sacrificare 2 settimane abbastanza importanti della sua stagione, in cui peraltro è chiamato a difendere la semifinale del torneo di Belgrado e il terzo turno del Master1000 di Madrid: 180 punti che costerebbero una ventina di posizioni alla già non esaltante classifica del nostro Andreas.

 

Per quanto riguarda la superficie per cui opterà la squadra dei Paesi Bassi, secondo Barazzutti non è così scontato che si debba giocare sul veloce. “Le ultime partite che hanno giocate in casa, le hanno sempre giocate sulla terra” irrompe il nostro capitano. “Forse potrebbe essere dipeso anche dagli avversari”. Effettivamente Corea e Francia, le ultime avversarie dei tulipani, potevano schierare dei giocatori più specialisti del veloce rispetto alla terra battuta. Contro i nostri, sarebbe masochistico per Jan Siemerink, capitano degli olandesi, optare per la superficie su cui, storicamente, cogliamo i nostri migliori risultati. Inoltre, tutti i nostri giocatori giungeranno all’appuntamento del 7-9 maggio, dopo aver disputato il Master1000 di casa. Come è ovvio, nessuno rinuncerà a Roma. “Anche se si giocasse sul duro– dice Potito – non cambierà nulla nella nostra preparazione. Giocheremo a Roma di sicuro”. Amen

 


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