Ferrer completa il lavoro battendo in quattro set Isner, mentre l’Argentina cade priva di Del Potro. Berdych ha vita facile con Berlocq e trascina i suoi alla finale di novembre… di DANIELE ROSSI

di Daniele Rossi – foto Getty Images

Sono David Ferrer e Tomas Berdych i protagonisti di questo weekend di Coppa Davis. Nelle semifinali del World Group con due vittorie nei rispettivi singolari, sigillano la qualificazione di Spagna e Repubblica Ceca, ponendo fine alla bella cavalcata degli Usa e distruggendo i sogni dell'Argentina, che per l'ennesima volta deve dire addio alla mitica insalatiera. 

Cominciamo dal successo degli iberici che al Parque Hermanos Castro di Gijon (ovviamente sulla terra) partivano favoriti pur dovendo fare a meno di Rafa Nadal, la cui data del ritorno è ancora un mistero. Pur senza il maiorchino, la Spagna di Alex Corretja poteva contare su una squadra di tutto rispetto, con il numero 5 del mondo Ferrer e il numero 12 Almagro. Gli States invece orfani di Roddick, si sono affidati ai due spilungoni Isner e Querrey, trovando soddisfazione solo nel doppio, presidio dei gemelli Bryan.

Nel primo singolare, Ferrer ha faticato un set prima di liberarsi di Sam Querrey, mentre nel secondo match si è materializzata la classica corrida da Coppa Davis, con la vittoria di Nico Almagro su John Isner in cinque set. Di sabato i gemelli Bryan hanno fatto valere la propria legge sconfiggendo Granollers e Marc Lopez, ma è servito solo ad allungare la contesta, chiusa al primo singolare domenicale da Ferru.

Il semifinalista degli Us Open ha perso il primo set al tie-break, ma poi ha progressivamente preso il controllo del match con un Isner affievolitosi alla distanza. 3 a 1 Spagna e quarta finale negli ultimi cinque anni, l'ottava in totale. La squadra di Corretja ha talmente tanta scelta che ha potuto fare a meno di Nadal lungo tutto l'arco della competizione. Chissà se per la finale il maiorchino sarà tornato in campo. 

Ennesima beffa per l'Argentina di Martin Jaite. Nonostante l'indiavolato tifo del Parque Roca di Buenos Aires, la Repubblica Ceca ha avuto la meglio nella tre giorni di gare, trascinata da un grande Berdych e favorita dal forfait di Juan Martin Del Potro

Venerdì Palito aveva sconfitto agilmente Stepanek, ma nel secondo Berdych aveva riequilibrato la situazione con un epico match contro Juan Monaco. Tomas aveva dominato il primo set, per poi subire un crollo fisico che lo aveva portato ad un passo dalla sconfitta. Il ghiaccio che gli scorre nelle vene, ha però permesso al ceco di ignorare la bolgia di Buenos Aires, di rimontare e vincere 6-4 al quinto.

Berdych e Stepanek hanno poi vinto facilmente anche il doppio contro Berlocq e Schwank e il numero 6 del mondo ha chiuso la questione con una vittoria in tre set su un pur combattivo Carlos Berlocq, spedito in campo al posto di Del Potro, costretto alla rinuncia per il solito problema al polso. Ininfluente la vittoria di Monaco su Ivo Minar.

Terza finale per la Repubblica Ceca, dopo quella vittoriosa sull'Italia nel 1980 e quella persa proprio con la Spagna nel 2009. Questa volta però potrà giocarsela in casa, dal 16 al 18 novembre. E' probabile che l'evento si terrà all'O2 Arena di Praga, che dal 3 al 4 novembre, ospiterà anche la finale di Fed Cup, tra le padrone di casa e la Serbia.

SEMIFINALI

SPAGNA-USA 3-1 Parque Hernanos Castro, Gijon, terra, outdoor.

Ferrer b. Querrey 4-6 6-2 6-2 6-4

Almagro b. Isner 6-4 4-6 6-4 3-6 7-5

Bryan/Bryan b. Granollers/Lopez 6-3 3-6 7-5 7-5

Ferrer b. Isner 6-7(3) 6-3 6-4 6-2

ARGENTINA-REPUBBLICA CECA 2-3 Parque Roca, Buenos Aires, terra, outodoor

Del Potro b. Stepanek 6-4 6-4 6-2

Berdych b. Monaco 6-1 4-6 1-6 6-4 6-4

Berdych/Stepanek b. Berlocq/Schwank 6-3 6-4 6-3

Berdych b. Berlocq 6-3 6-3 6-4

Monaco b. Minar 6-3 7-6(3)