Le semifinali degli Australian Open 2010 hanno visto una belga dominante e una Serena concreta. Fallisce l’attacco cinese…

di Viviana Rinaldi – foto Ray Giubilo

 

Sarà Serena Williams contro Justine Henin la finale degli Australian Open femminili targati 2010. Una finale annunciata già da qualche mese soprattutto per la Henin, tornata al tennis giocato dopo un anno di stop, con l’obiettivo di dimostrare che anche lei, dopo l’exploit di Kim Clijsters agli ultimi Us Open a due mesi dal suo rientro nel circuito, sarebbe potuta tornare al top conquistando il primo Slam in cui figurava in tabellone. Detto fatto dunque per la giocatrice belga che in finale si ritroverà la Number One del tennis “rosa”, l’ostacolo più grande di questo torneo. In realtà sul suo cammino verso la finale Justine si è ritrovata delle avversarie davvero ostiche. Prima Elena Dementieva, n.4 del draw e giocatrice di grande esperienza, poi Alisa Kleybanova, nuova conferma del tennis russo che le ha strappato un set, infine la giovane e talentuosa connazionale Yanina Wickmayer e la possanza di Nadia Petrova. Meno difficoltosa la strada di Serena invece che ha lottato giusto nei quarti contro Victoria Azarenka, unica giocatrice a cui ha concesso un set.

Ma veniamo alle due semifinali. Molto equilibrata la prima sfida tra la minore delle Williams, n.1 del mondo e del tabellone, e Na Li n. 17 che piazzandosi per la prima volta in semifinale in uno Slam otterrà lunedì il suo ingresso nella top-ten del ranking Wta.

 

In un Melbourne Park finalmente assolato le due tenniste, rivali per la quinta volta con un parziale di 3 vittorie ad uno per la Williams, hanno sudato per poco più di due ore, giocando un match di pari livello risoltosi alla fine con due tie-break. Serena, in campo con una vistosa fasciatura alla coscia destra ed una più piccola appena sotto il ginocchio sinistro, ha trovato nella cinese un ostacolo molto solido. Ma la sicurezza delle statunitense, soprattutto nei punti decisivi della partita, e alcuni errori gratuiti della giocatrice asiatica, le hanno permesso di conquistare quel pizzico di vantaggio in più per assicurasi il match ed un posto nella sua quinta finale dello Slam australiano.

Sotto gli occhi di Venus che dalla tribuna spera nel riscatto della sorella minore per la sua sconfitta nei quarti contro la cinese, il primo set vola liscio fino al tie-break, dove Serena in vantaggio per 4 punti a 1 si fa riprendere dall’asiatica per poi incamerare il primo round per 7 a 4.

 

Nel secondo l’equilibrio tra le parti è molto marcato. La Li, piedi velocissimi e ottime soluzioni sia di diritto che di rovescio, tiene testa a Serena che, nonostante la grinta, il servizio – 12 ace – e i vincenti, sembra stanca soprattutto di gambe. La partita va avanti in crescendo senza break fino al 5/4 in favore di Little Sister che si procura 3 match point sul servizio della Li. Si alza l’intensità degli scambi, e il volume degli urli sulla palla di Serena. La giocatrice asiatica annulla i tre punti partita e riaggancia sul 5 pari la statunitense che nel game successivo tiene il servizio a zero. Neanche il quarto match point va a buon fine e la n.1 del tennis femminile si affida al tie-break per chiudere l’incontro. Per sua fortuna la Li commette una serie di errori gratuiti che portano Serena sul 6 a 1 e battuta. Basta un ace e un urlo di liberazione per far capire a Serena che la prima finalista degli Australian Open 2010 sarà lei, alla ricerca del suo dodicesimo successo in uno Slam per uguagliare il record di Billie Jean King.

 

Meno esaltante la semifinale tra Justine Henin e Jie Zheng. Le due tenniste di erano incontrare solo una volta, nel 2006 a Toronto e aveva avuto la meglio la belga senza grandi difficoltà. E anche questa volta la cinese, n.35 Wta ma sicuramente tra le prime venti la prossima settimana,  non riesce ad impensierire per niente l’ex-numero uno del mondo. La Henin esordisce subito con un ace per poi mettere in campo una serie di colpi angolati e precisi da ogni lato del campo che non danno modo alla cinesina di entrare in partita. La belga è perfetta: “Mi sentivo molto bene oggi e ha funzionato tutto”, ha detto rivolta al pubblico della Rod Laver Arena. In 51 minuti Justine quindi conquista la sua finale, la prima contro Serena, rifilando alla povera Zheng un 6/1 6/0 davvero pesante.

 

 

La finale femminile è in programma per sabato 30 gennaio ore 19.30 australiane (9.30 del mattino in Italia).

 

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