Alla ricerca di un coach, l’ex numero uno del mondo Lleyton Hewitt ha diverse possibilità di scelta. Tra le più suggestive l’amicone Scott Draper, oggi nel mondo del golf o addirittura il grande John McEnroe che sembrerebbe accantonare per il momento la carriera di commentatore televisivo. Ecco tutte le possibilità
Il 90% delle chance le ha lui, Scott Draper. O almeno le aveva. Al momento questa percentuale sembra calare vertiginosamente come la classifica degli ultimi anni di Lleyton Hewitt, il quale da quando aveva conquistato la vetta del ranking mondiale (il 19 novembre 2001) ha cominciato a perdere posizioni e punti fino a giungere agli attuali 1315 che gli valgono la diciannovesima piazza. Colpa degli infortuni che non l’hanno lasciato in pace, colpa dei problemi di cuore con Kim Clijsters (poi brillantemente risolti con Rebecca), colpa, anzi merito, della paternità che quest’ultima gli ha regalato. Vive di Slam oggi il caro vecchio Rusty. E’ difficile che il canguro di Adelaide fallisca una tappa dei major, è la classica mina-vagante che i big preferirebbero evitare.
Un altro candidato alla "panchina" di Rusty, è niente popo di meno che… John McEnroe. In ogni caso sembra che Channel 7, il network americano che trasmette gli Australian Open negli States, farà a meno del commento tecnico, e non solo, di MacGenius. Al suo posto probabilemente Jim Courier, ma tutto questo esula. Tornando a noi, Johnny Mac sembrerebbe molto ben pubblicizzato al diretto interessato proprio da elementi di spicco del suo entourage. Se volete il proverbiale secondo indizio per fare la prova, eccovelo: McEnroe aveva lavorato già con Mark Philippoussis, già compagno di Davis del Nostro.
Altra possibilità, altra storia. E che storia. In lizza ci sarebbe anche Gavin Hopper che di esperienza nel circuito, anzi nei circuiti, ne ha da vendere avendo già lavorato con gente come Monica Seles, Tommy Haas, Amanda Coetzer e lo stesso Philippoussis. Hopper è tornato recentemente in circolazione! Ed è proprio il caso di dirlo visto che in ottobre è stato scarcerato dopo 27 mesi (!) di reclusione scontati dietro le sbarre per ripagare alla giustizia un debito accumulato per reati a sfondo sessuale.
Questi i papabili e i più probabili, ma non è finita qui. Nell’urna c’è anche il fogliettino con il nome di Wally Masur, inglese di nascita ma australiano d’adozione che nel 1993, in ottobre, fu anche numero 15 del ranking Atp. Insomma staremo a vedere ma per far tornare Hewitt ai fasti del passato più che un grande coach servirebbe un grande mago, perché nel tennis di oggi, con i protagonisti di oggi, papà Lleyton potrà giocare il ruolo della comparsa d’eccezione, non certo del protagonista. A lui e al suo carattere il tentativo di smentirci.
di Gabriele Riva