Il serbo è ancora in forse. La caviglia migliora e lui è ottimista, ma non può garantire al 100 per cento la sua presenza. Intanto Volandri cede a Ramos nelle qualificazioni…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzognifoto Getty Images

Fino a martedì pomeriggio non sapremo se Novak Djokovic parteciperà al Masters 1000 di Monte-Carlo. È stato proprio il serbo a dirlo nella conferenza stampa pre-torneo, a metà tra ottimismo e pessimismo. “Va meglio giorno dopo giorno – ha spiegato Nole – e qui passo gran parte del mio tempo fuori dai tornei, quindi ci tengo in modo particolare a giocare. Rispetto alla scorsa settimana la caviglia è migliorata e i medici mi hanno assicurato che non corro rischi per i prossimi appuntamenti. Ma il problema è che per giocare qui devi essere al top, questo è un torneo duro e per competere devi essere al 100 per cento. Ho ancora due giorni per capire se ci potrò arrivare. Nel frattempo ho parlato col direttore del torneo e lui ha compreso perfettamente la situazione”. L’infortunio patito nel match (poi vinto) contro Querrey ripropone il problema Davis. Manifestazione che spesso vede i migliori fuori dai giochi, perchè arriva in momenti delicati della stagione. “L’ideale – ecco la proposta di Novak – sarebbe trovare due settimane per far giocare tutte le migliori, concentrando l'evento in poco tempo ma con i migliori giocatori. In questo modo la manifestazione avrebbe certamente più attenzione da pubblico e media”.    

Capitolo qualificazioni. Ci si aspettava certamente di più da Filippo Volandri, che non è mai riuscito a entrare in partita contro lo spagnolo Albert Ramos. Le speranze di qualificazione erano legate non solo alle qualità del livornese sul rosso, ma anche alle 3 ore e passa servite all’iberico per vincere il match di primo turno contro il francese Eysseric. Purtroppo però Filippo non è riuscito ad allungare l’incontro, trovando dal’altra parte della rete un muro difensivo di altissimo livello. La prima svolta della partita è arrivata sul 2-1 Ramos nel primo set, quando Volandri ha mancato tre palle break per il 2-2 (una con uno smash fuori di poco). La seconda in avvio di secondo parziale, quando l’azzurro ha ceduto nuovamente il servizio finendo per lanciare un avversario che si è superato in salvataggi al limite in più di una occasione. Volandri non ha trovato una svolta nemmeno sul 4-1 per il rivale nel secondo parziale, quando è riuscito a ottenere un break al termine di un game infinito, durato più di un quarto d'ora. Poteva essere l’inizio di un’altra partita, ma Filippo ha ceduto ancora la battuta nel settimo gioco, prologo al 6-2 6-2 definitivo in un’ora e un quarto. Per battere uno come Ramos bisogna evitare di tenere il suo ritmo, ed è proprio quello che Volandri stavolta non è riuscito a fare.

Tra gli altri incontri, ci si aspettava molto da due match sul Centrale: Dolgopolov-Tomic e Malisse-Dimitrov. Ma entrambi hanno offerto meno spettacolo di quanto ci si attendeva. Dolgopolov ha superato Tomic per la quinta volta in sei incontri. Lo scorso anno, sempre al Country Club, erano serviti tre set all’ucraino per vincere, mentre stavolta l’incontro è andato molto più liscio fin dal principio. Dopo un primo set dominato (grazie anche agli errori gratuiti di un Tomic poco attento), Dolgopolov ha trovato un break in avvio di secondo set che ha mantenuto fino al termine. Tutto facile anche per Dimitrov, che ha approfittato di una delle (tante) giornate storte di Malisse per batterlo col punteggio di 6-3 6-2. Bene anche il tedesco Kohlschreiber, che nel primo incontro sul Centrale ha battuto Bellucci con un netto 6-4 6-2. Domani il derby Fognini-Seppi, in programma come terzo match (dalle 10.30) sul Campo dei Principi. Che è un po’ più lento del Centrale e dunque potrebbe favorire Fognini. I precedenti, però, sono sette e dicono Seppi, avanti per 5-2.